domenica 29 aprile 2007

Karim Libero !!!

Perché i media tacciono sul caso di Karim, il blogger egiziano che ha osato criticare il presidente Mubarak, chiedere il diritto di voto alle donne, denunciare l'estremismo e il terrorismo di una università? Forse perchè non è accusato di terrorismo? O perchè non è coinvolta una famosa organizzazione umanitaria? Intanto Karim probabilmente si beccherà 4 anni di carcere,
per aver espresso delle normalissime opinioni. Sacrosante opinioni. Le autorità hanno dichiarato che le proteste internazionali non li preoccupano, non si curano nemmeno per le critiche giunte dai governi, come quello USA che ha ufficialmente espresso "preoccupazione" sulla vicenda.
Ovviamente quello italiano tace...

Prima di essere arrestato Karim ha dichiarato:
«Io dichiaro, in modo franco e netto, che rifiuto e rigetto ogni legge, ogni legislazione, ogni regime che non rispetti i diritti dell'individuo e la libertà personale, e che non riconosca l'assoluta libertà delle persone di esprimere le proprie opinioni, quali esse siano, fintanto che queste opinioni siano solo parole e non siano accompagnate da azioni tali da danneggiare gli altri. (...) Dichiaro inoltre che non riconosco la legittimità delle indagini in corso su quanto ho scritto, che rientrano nell'ambito della libertà personale di esprimere le mie opinioni. Questa libertà è sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che l'Egitto ha sottoscritto. Ma, lasciando stare la Dichiarazione, e anche se non esistesse, e anche se l'Egitto non l'avesse sottoscritta, i diritti umani esistono in quanto tali e non hanno bisogno di una legislazione o di leggi per regolarli o per definirne l'esistenza».

Karim LIBERO

venerdì 27 aprile 2007

Film sulla Stasi nella DDR: La vita degli altri

Repubblica Democratica Tedesca, 1984.
Data scelta non ha caso per richiamare all'attenzione il magnifico romanzo di Orwell che descrive la vita nel più totalitario e oppressivo dei mondi possibili.
Forse.
Leggendo il libro di Orwell si rimane sconvolti dal grado di oppressione, la vita privata che non esiste più, chiunque può essere una spia, microfono in casa.
Ma la fantasia scritta dalla scrittore inglese è stata realtà per milioni di persone fino al crollo del comunismo. No, non è vero.
E' realtà ancora adesso, è bene ricordarlo. Cina, Corea del nord e Cuba. E chissà quanti altri Stati, pur non comunisti applicano gli stessi metodi.

(Attenzione viene rilevata la trama del film. Se vuoi vederlo non leggere, ti rovinerai la visione, fidati.)

Il capitano della Stasi Gerd Wiesler, il servizio segreto delle repubblica democratica, ha il compito di scoprire coloro che attentano al socialismo. e' un agente spietato, tiene lezioni all'università su come interrogare i sospetti. Se dopo 24 ore di interrogatorio urlano sono innocenti , se piangono e ripetono sempre la stessa cosa sono colpevoli, quando uno studente chiede se questo non è inumano Wiesler mette una croce sul suo nome, inadatto a diventare un agente della Stasi.
Wiesler viene incaricato di spiare Georg Dreyman, scrittore di teatro famoso e fedele al regime.
Spiando giorno e notte la vita privata dell'artista entra in crisi la sua fedeltà al regime comunista.

Quando in ascensore un bambino con un pallone gli chiede se è un agente della Stasi, lui chiede perchè, il bambino risponde che suo padre dice che gli agenti sono cattivi, Wiesler gli chiede come si chiama, ma ha un esitazione e domanda come si chiama il pallone del bambino.
Scena buffa, ma significativa.
Da li in poi scopre che l'autore di teatro sta tramando qualcosa, ma nei rapporti non scrive niente. Dreyman sta scrivendo un reportage sull'impressionante numero di suicidi nella DDR che vuole spedire nella repubblica Federale.
Per "testare" se la casa di Dreyman è priva di microfoni fa una sceneggiata dove fa rilevare ad uno che passerà il confine con una persona nel bagagliaio. Il capitano della Stasi non se la sente di denunciarlo, successivamente, quando scopre che Dreyman sta scrivendo il reportage, corre dal suo superiore, ma dopo aver sentito cosa aspetta alla tipologia caratteriale n°2 dell'ambiente artistico,secondo la quale è classificato Dreyman.

L'articolo viene pubblicato su "Der Spiegel" e questo fa imbestialire gli alti papaveri della Stasi che vogliono cercare assolutamente i responsabili. Grazie ad un informatore vengono in possesso del manoscritto originale ed individuata il tipo unico di macchina da scrivere dal quale proviene. La compagna di Dreyman viene interrogata. L’appartamento di Dreyman viene subito ispezionato ma la macchina da scrivere non si trova. L'aveva nascosta Wiesler.
Per incapacità Wiesler viene degradato.

Dopo qualche anno, in seguito alla riunificazione, Dreyman legge perplesso i documenti dello Stasi relativi alla sua persona dove scopre che l’agente dello Stasi "HGW XX/7" lo ha coperto. Due anni dopo Wiesler vede per caso il manifesto del romanzo “Die Sonate vom guten Menschen” (sonata per gli uomini buoni), scritto da Dreyman. L’intestazione reca la scritta "a HGW XX/7, in riconoscenza", il nome in codice di Wiesler presso lo Stasi. Wiesler compra il libro. Alla domanda del negoziante, se gli debba fare un pacchetto regalo, Wiesler risponde: "No, è per me".

Uno dei pochi film sulla DDR dopo "Goodbye Lenin", l'unico che dia l'idea dello stato di polizia durante il regime. Tra spie e collaboratori, quasi 200.000 persone lavoravano per la Stasi, un tedesco orientale su 100.

giovedì 26 aprile 2007

Libertà di stampa a Cuba

fonte: www.freedomhouse.org
rapporto 2006

Cuba continua ad avere le leggi più restrittive sulla libertà di stampa e di parola del mondo. La costituzione proibisce la proprietà privata dei media e permette la libertà di stampa e di parola soltanto se “sono conformi agli obiettivi di una società socialista". Le strutture legali ed istituzionali di Cuba sono saldamente sotto il controllo del governo. Il codice penale del paese fornisce la base giuridica per la repressione del dissenso e con la scusa della sicurezza e della protezione ci sono leggi che limitano la libertà di parola e che puniscono “la propaganda nemica e la diffusione “delle notizie non autorizzate". L' "offesa alla dignità dello Stato e dei suoi rappresentanti" portano a pene da tre mesi a un anno di carcere, oppure fino a tre anni se è oggetto della critica il presidente, i membri del Consiglio di Stato o l'Assemblea nazionale .

C'è una legge della "dignità nazionale", che prevede 3 - 10 anni di prigione per “chiunque che, in una forma diretta o indiretta, collabora con i mezzi di informazione del nemico" e colpisce le agenzie di notizie indipendenti che trasmettono il loro materiale all'estero. I pochi giornalisti che lavorano per le agenzie di notizie indipendenti, scrivono articoli per siti web stranieri, o pubblicano i bollettini clandestini, sono controllati e ordinariamente terrorizzati, arrestati, interrogati o imprigionati. Nel migliore dei casi sono accusati di denigrare la rivoluzione Cubana. Nel peggiore di collaborare come controrivoluzionari per il governo degli Stati Uniti o i cubani in esilio. La maggior parte dei 28 giornalisti arrestati nel marzo 2003 facenti parte di un gruppo di 75 dissidenti erano accusati di collaborazione con gli USA.

Attualmente rimangono detenuti e molti di loro soffrono dalle malattie croniche dovute all'alimentazione in prigione. Uno di loro, Mario Enrique Mayo Hernandez, che si è ferito ed ha intrapreso uno sciopero della fame per richiamare l'attenzione sulla sua condizione è stato liberato su consiglio del medico in dicembre.

Le autorità inoltre hanno incarcerato ed espulso cinque giornalisti stranieri che a Cuba avevano partecipato ad una riunione di 200 attivisti e oppositori del governo . Il partito comunista controlla tutti i media nazionali, compresa tutta la stampa. I cubani non hanno accesso ai media stranieri, anche se alcuni giornali internazionali sono venduti negli hotel. Il governo continua a disturbare le trasmissioni radio dagli Stati Uniti.

Anche se migliaia di studenti ricevono l' insegnamento delle nuove tecnologie e il ministro delle telecomunicazioni, Ignacio Gonzalez Planas ha dichiarato ripetutamente che Internet è essenziale per lo sviluppo del paese, il governo fa di tutto per limitare l'accesso a Internet.
La vendita del materiale informatico è controllata rigorosamente, l'accesso del Internet e le E-mail sono controllate molto attentamente per quel 1,3 % della popolazione con accesso ad internet nel 1995.

Che bel paradiso, mandiamoci Diliberto

mercoledì 25 aprile 2007

25 aprile a Milano, odio e antisemitismo

Milano 25 aprile, un ottima giornata per andare a manifestare con la bandiera USA.
passeggio fra la folla con la bandiera in vita, da Palestro, in cerca della "Brigata Ebraica" una brigata di sionisti che combattè per nel fronte Italiano a fianco degli Alleati.

scena n°1
"Ti interessa andare a manifestare contro la TAV ?"
" Ma a me piace la TAV"
"ma scusa, tu non sei un compagno, non sei di sinistra?"
risposta: sfilo la bandiera USA e lei " ah"

scena n° 2
uno mi si avvicina e fa "bruciala" (riferito chiaramente alla bandiera)
"No!, ma guarda che ci hanno liberato!"
" si , si come no, potevano arrivare prima"
"ma guarda che sono morti tanti, più di 65.000"

Raggiungo Giacomo, che è con la "brigata ebraica" e anche lui ha la bandiera americana
In San Babila, da una parte ci sono degli idioti che gridano "intifada fino alla vittoria", fischi e urla. Un pazzo urlante mi ha quasi preso, insomma ho richiato di prenderele.
In corso Vittorio Emanuele almeno riceviamo qualche applauso.
In Duomo c'è abbastanza calma per lasciar garrire al vento le bandiere.
Discorso della Moratti, fischi indecenti e fumogeni.
Quelli che paiono poliziotti in borghese ci hanno consigliato, una volta andati di ripiegare le nostre bandiere.
Arrivederci al prossimo 25 aprile.

PS
ci sono delle foto bellissime che ci è stato detto che presto saranno pubblicate su www.amicidisraele.org/

martedì 24 aprile 2007

Finita la tregua con Hamas, disinformazione

Le brigate Izzedine al-Qassam hanno detto di aver sparato 40 razzi e 70 colpi di mortaio, in risposta «ai continui crimini dei sionisti contro il nostro popolo in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza».
Il riferimento è ai nove palestinesi uccisi nell’ultimo fine settimana dall’esercito israeliano, gran parte dei quali miliziani di gruppi armati.

Il Corriere della Sera omette il motivo dell'intervento Israeliano, e pare leggendolo senza motivo.
Insomma dall'articolo si evince che Hamas ha rispettato la tregua e che Israele l'ha rotta senza una buona ragione.

In un intervista al Giornale di oggi (24 aprile) l'ambasciatore Israeliano afferma «La striscia di Gaza è un arsenale pronto a esplodere. Nelle ultime settimane abbiamo sventato due enormi attentati e sappiamo che aumenta il numero dei missili Kassam che vengono nascosti. Solo il nostro esercito e la nostra intelligence riescono a sventare le minacce che ci sono portate quotidiamente».




sabato 21 aprile 2007

CARTA DEI PRINCIPI (circolo della Libertà)

Ecco la carta dei principi preparata da Valker (e aggiustata da alcuni di noi) per il circolo della Libertà di prossima nascita (a Milano). Sarà indipendente, ma ovviamente cercherà di collaborare con tutte le realtà dell'area culturale del centro-destra, per promuoverne la cultura, gli ideali e i principi. Per fare la propria parte in prospettiva de partito unico del centro-destra. Per non restare neutrali di fronte ai cambiamenti della politica italiana, per non subire gli avvenimenti, ma esserne partecipi.
Per essere coerenti con ciò che si pensa. E poter dire io la mia parte l'ho fatta.


“CARTA DEI PRINCIPI”

Gli ideali politici e culturali che l’Associazione promuove si fondano sull’indiscussa centralità della PERSONA umana, contro ogni supremazia ideologica di gruppi, razze, classi o religioni; sul concetto di LIBERTÀ, che della persona umana è l’essenza più profonda ed il diritto più sacro; sull’importanza dei VALORI di cui tale Libertà deve essere riempita e della FORZA con cui essa deve essere difesa.
Nello specifico, l’Associazione si impegna a promuovere:

  1. la supremazia del DIRITTO ed il principio di garantismo; la certezza per ciascuno di una giustizia equa, affidabile, imparziale e gestita in tempi ragionevoli; la reale applicazione della presunzione di innocenza fino ad indubitabile prova contraria; la sovranità dei cittadini sullo Stato anziché viceversa;
  2. il principio della libera SCELTA, individuale e responsabile; il rifiuto dei totalitarismi e dello “stato etico”; il diritto intangibile di ciascuno alla libertà di pensiero, di coscienza, di culto, di espressione, alla sovranità sulla propria persona e sul proprio patrimonio; la consapevolezza che nessun ideale ha realmente valore se non è volontariamente scelto; la sacralità del libero arbitrio come essenza dell’uomo;
  3. la cultura del MERCATO e del libero scambio di beni, servizi e idee; il rifiuto del dirigismo statale; la difesa delle libertà economiche come espressione della libertà individuale; il valore sociale dell’impresa; la necessità logica della creazione di ricchezza prima di qualunque sua distribuzione; il principio virtuoso della concorrenza come migliore meccanismo di efficienza e di sviluppo continuo verso il meglio;
  4. l’attenzione alla SOSTENIBILITÀ del peso dello Stato; la necessità di una fiscalità sostenibile e strettamente commisurata ai servizi erogati; la lotta incessante allo statalismo ed alla burocrazia; l’importanza di riformare le istituzioni per renderle moderne, efficienti, leggere e decentrate; i principi fondamentali di sussidiarietà verticale e di federalismo, anche in senso fiscale ed amministrativo;
  5. il concetto di RESPONSABILITÀ del singolo, contro ogni giustificazionismo fondato su mitologie psicologiche o sociologiche; l’educazione al coraggio delle proprie azioni; i valori senza tempo di lealtà, rispetto e onore; l’importanza della coerenza e dell’onestà in ogni campo privato e pubblico;
  6. il rispetto della SPIRITUALITÀ e della tensione morale, come pienamente legittime e culturalmente necessarie; la lotta alla censura laicista che mira a negare la trascendenza, a vietare ogni giudizio di valore ed ogni pretesa di senso; la virtuosa valenza pubblica della religione e della famiglia; la difesa dei concetti di Tradizione e di Natura; il rifiuto della cultura dell’eccesso e della trasgressione come obbligo;
  7. il principio di SOLIDARIETA’; il rifiuto di una cultura totalmente individualista, che censuri la spinta universale alla socialità ed alla condivisione; la necessità di aggregazioni e corpi intermedi come tutela del singolo di fronte allo Stato; il valore del sostegno ai più deboli, esercitato dalla società tramite l’associazionismo, l’istituzione della famiglia e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale;
  8. la difesa della nostra IDENTITÀ, sia come appartenenza locale, che come orgoglio nazionale, che come coscienza occidentale; il riconoscimento delle radici della nostra civiltà nella cultura Cristiana, che sintetizza in sé la tradizione dell’Ebraismo, il pensiero della Grecia ed il senso di missione dell’Impero Romano, e che ha mostrato di possedere in sé un potenziale di Libertà unico in tutta la storia;
  9. l’importanza della SICUREZZA come “libertà dalla paura”; la dura repressione e punizione di ogni forma di criminalità; la difesa dell’incolumità fisica e patrimoniale di tutti come compito primario delle istituzioni; il controllo severo del territorio e dei flussi migratori; la lotta intransigente al terrorismo;
  10. la tutela della VITA umana, preziosa dall’origine sino al suo termine; la difesa della libertà di ciascuno, compresi coloro che non hanno la possibilità fisica o biologica di far udire la propria voce; il principio di precauzione, che induce ad allargare quanto più possibile il concetto di “persona” depositaria di diritti, anziché pretendere di ridurlo, per convenienza, in stretti confini ideologici e pseudo-scientifici;
  11. il concetto liberale di EQUITÀ, intesa come parità degli individui in dignità e diritti; la difesa del patrimonio dell’umanità e la preservazione del libero accesso alle risorse comuni; la tutela di chi non è autosufficiente; la mobilità sociale che, lungi dal richiamarsi ad un egualitarismo dispotico, rappresenta la tendenza ad una parità delle condizioni e delle opportunità , vero presupposto della meritocrazia;
  12. il principio di UNIVERSALITÀ dei diritti umani; il rifiuto del relativismo culturale che nega la superiorità etica dell’Occidente libero sulla barbarie, della ragione sulla violenza; il rigetto del pacifismo ipocrita; il concetto di ingerenza umanitaria contro interpretazioni assolutiste del principio di “sovranità nazionale”; la coscienza che la nostra sicurezza dipende dalla diffusione della Libertà nel mondo.

venerdì 20 aprile 2007

La foto vincitrice del premio Pulizer



Parla la ragazza ritratta nello scatto premiato con il Pulitzer: «Non c'è niente di cui essere orgogliosi, distruggono le case degli ebrei» sgombero dei "territori occupati" nel gennaio del 2006)

E questo in nome della pace.

mercoledì 18 aprile 2007

Chi era veramente Ernesto "Che" Guevara ?


Chi era veramente Ernesto Guevara?
Per la cultura di sinistra, un mito, "quello delle magliette", la cui iconografia ha ampiamente sfondato il mutro del ridicolo.
Merito di un bravo fotografo e di una faccia fotogienica. Ma non solo questo, Guevara rappresenta il mito del ribelle , della rivoluzione.
Un mito talmente ingombrante che si fa fatica a contenere ideologicamente e tanta gente per ignoranzalo considera tale. Anche a destra.
Lasciamo stare il mito, che va bene per le magliette e addentriamoci nella realtà.
Innanzitutto che tipo di comunismo voleva? Diceva "Chi non ha letto i 14 volumi degli scritti di Stalin non può dirsi un vero comunista"
Nei primi mesi della rivoluzione castrista diventa responsabile del dipartimento militare de la Cabana, antica fortezza coloniale, trasformata in carcere e mattatoio.
E in quel periodo di consumano dopo processi sommari le esecuzione dei "collaboratori" di Batista, ritenute necessarie per evitare un controrivoluzione. Tra questi 131 sacerdoti, che come è noto sono sempre pericolosissimi Non si sa di preciso quenti siano stati in morti. Forse non oltre i 20.000, molti dei quali sotto la diretta responsabilità di Guevara.
Venne definito "il macellaio del carcere - mattatoio di La Cabana". Si oppose con forza alla proposta di sospendere le fucilazioni dei "criminali di guerra".
Per difenedere l'operato della rivoluzione Guevara dirà " Abbiamo fucilato, fuciliamo e continueremo a fucilare finchè sarà necessario. La nostra è una lotta senza quartiere".
Finiti i "collusi" con la precendente dittatura si passa agli stessi rivoluzionari che criticavano i metodi rivoluzionari, Huber matos, uno dei principali collaboratori di Castro gli scrive una lettera, Cienfuegos, comandanti militari della rivoluzione si rifiuta, Matos viene condannato a 20 anni, Cienfuegos muore in un incidente aereo, ma ne il corpo ne l'aereo furono mai trovati.
Mentre i suoi compagni di guerriglia vengono procesati o muoiono in circostanze misteriose a Guevare vengono asseganti nuovi incarichi.
E per Cuba sarebbe stato meglio che continuasse le fucilazioni.
Nel dicembre 1959 diviene presidente della Banca Centrale di Cuba,dal 1961 alla primavera del 1964 è ministro dell'industria, si progettano grandi industrie cantieri navali e impianti siderurgici, ma mancano i burocrati e i tecnici per eseguire quei provvedimenti. Nello stesso periodo il debito pubblico passa da 12,3 miliardi di pesos a 322,2 miliaridi, trentuplicato.
Le terre vennero tutte confiscato ai contadini, quindi non solo ai ricchi possidenti terrieri, qualunque appezzamento di terra.
Finiti i Cubani da fucilare o da rovinare economicamente Guevara decise di andare a provarci da altre parti.
E venne spedito da Castro in Congo, perchè evidentemente aveva fatto troppi danni.
(continua)
fonte : Storia in rete - marzo 2007 e Il Timone luglio/agosto 2002

domenica 15 aprile 2007

La Cina censura internet, vediamo cosa


Non so quanto sia affidabile, ma questo sito , http://greatfirewallofchina.org/test/ rileva se un URL è bloccato in Cina. Parrebbe di si.

Facciamo delle prove allora.

http://www.tocque-ville.it/ BLOCCATO
http://www.forzaitalia.it BLOCCATO
http://www.ilgiulivo.com BLOCCATO
http://www.corriere.it/ BLOCCATO
http://wikipedia.org BLOCCATO



http://www.rifondazione.it/ LIBERO
http://www.dsonline.it/ LIBERO
http://www.unita.it/ LIBERO
http://www.repubblica.it/ LIBERO

E questo per capire cosa è considerato pericoloso e cosa non lo è.
Ma voi ve lo immaginate un dipartimento governativo cinese che ha il compito di scovare ciò che parla male della Cina che deve essere bloccato. E' ridicolo. Anzi è triste, parecchio.

Antisemitismo di ritorno 2

Secondo un recente studio condotto dalla fondazione Bertelsmann e diffusa dal quotidiano tedesco "Welt am Sonntag" quasi il 40% dei tedeschi trova che il nazismo abbia avuto lati positivi quanto negativi.
Una percentuale che ovviamente sale per gli anziani e coloro che hanno un istruzione elementare.
Il 55% ritiene che il nazismo abbia avuto aspetti solo o in gran parte negativi.
Lo studio esamina poi i rapporti fra tedeschi ed ebrei, condotto in Germania, USA e Israele, per esaminare l'attitudine degli ebrei verso i tedeschi, il 91% ritiene che sia possibile una riconciliazione con la Germania, contrari il restante 9%
Il 74% è favorevole ad un invio di un contingente tedesco in Libano contro il 49% dei tedeschi.

Per quel che riguarda l'antisemitismo in Germania il 15% degli intervistati ha, secondo lo studio un atteggiamento antisemita, il 33% ritiene che gli ebrei abbiano troppa influenza nel mondo e che gli israeliani tentino di trarre profitto dal passato.

Non so che pensare, in Germania per le strade è presente pubblicità progresso in ricordo della Shoah, quidni il problema della memoria è sentito, ma a quanto pare gli strascichi sonoparecchio evidenti.

( fonte, Storia in rete)

mercoledì 11 aprile 2007

Rifondare il comunismo?

Riporto un pensiero non mio, ma che condivido.

Immaginate il Papa che vuole rifondare l'Inquisizione. O l'Opus Dei che vuole riconquistare il Centro e Sud America portandosi dietro i gesuiti e i domenicani. Oppure Fini che annuncia la rifondazione del PNF. Che diremmo? Che sono rincoglioniti. Eppure, da noi in Italia, c'è un partito che vuole "rifondare" il Comunismo, nonostante il suo fallimento apocalittico e la scia di sangue, di distruzioni, di lutti e tragedie incommensurabili che ha lasciato dietro di sé. Strano, ma nessuno si chiede in quale manicomio ricoverare questi signori. Ma anzi si tende a dialogare con loro.

sabato 7 aprile 2007

Il centro-destra su YouTube

Come utilizza internet la politica?
Antonio Palmieri , responsabile intenet di Forza Italia dice che il suo partito è attivo con i blog, ma fermo con i video e afferma "Stiamo studiando il mezzo". Bonaiuti "Forse faremo qualcosa per le comunali". (fonte: Corriere della sera Magazine)

E intanto se la base di destra con la satira si difende bene, la classe dirigente è indietro. Prosperini è l'unico che utilizza internet bene mettendo i suoi video sul suo sito, registrati nelle tv locali. Ma non sfrutta YouTube per far rendere meglio il mezzo e intanto ci pensano i simpatizzanti. Formigoni ha un proprio canale da dicembre, ma non va molto bene, il video più visto è un intervista sulla passione che ha Formigoni per la scherma. Ad oggi 284 visioni.
Di Pietro ha fatto meglio, forse perchè è ministro (di certo non perchè parla meglio), forse perchè ha ricevuto pubblicità dai media tradizionali , presentando il ministro come "quello avanti".
Ma anche un video artigianale di politica può superare quella cifra.
La politica è vero si fa con i grandi numeri, e in questo la televisione è imbattibile, ma certo non è una buona ragione per sottovalutare un mezzo dal costo praticamente 0.

Personalmente ho provato a fare un video blog (pseudo tv on demand) per raccogliere i video più interessanti ( http://videodestra.splinder.com/)
Ma se da lassù qualcuno non si muove è facile venire scavalcati.
PS
Palmieri pensaci tu.

venerdì 6 aprile 2007

Esercitazione per l'esame di blogger.

Esercitazione per l'esame di blogger.

Il candidato consideri che:

Questo personaggio ha tentato un golpe militare nel 1992, e dopo aver scontato un breve condanna, grazie ad un'amnistia è uscito prima della condanna.
Espulso dall'esercito ha fondato un nuovo partito e ha vinto le elezioni nel 1998.
Ha fatto aumentare la povertà dal 42,2% del 1999 al 60% del 2004.
Ha moltiplicato il debito pubblico per 10 da da 2,3 a 23 miliardi di dollari
Ha stretto amicizie verso tutte le dittature del mondo.
Si è imposto chiedendo pieni poteri e ora governa per decreto.
Secondo Amnesty International , ha reso la vita sempre più difficile ai quotidiani non governativi con ogni sorta di ostacoli e complicazioni amministrative.
Secondo l'opposizione, processa 248 persone per crimini politici, come aver organizzato manifestazioni e aver apertamente dissentito dal capo del governo e dai suoi metodi

scegliere fra:

a) Silvio Berlusconi
b) Hugo Chavez
c) George Bush

Il canditato ha due ore e mezza per rispondere quali due vengono additati in Italia come dittatori e quale viene celebrato come un eroe dalla stampa di sinistra. Motivare la risposta con almeno 2 parole.

martedì 3 aprile 2007

Le diverse idee sulla libertà e sul governo (Hobbes, Locke e Rosseau)

Hobbes afferma che non vi nè bene ne male se non in forza di legge.
Locke invece crede che vi siano dei diritti naturali inalienabili, presenti nell'animo umano e che il solo compito dello Stato sia proteggerli e garantirli.
non crearli, perché quasti sono già presenti nell'animo umano.
la concezione di Hobbes,identifica la morale e quindi il bene e il male solo in funzione della legge, qualunque legge creata dallo stato è giusta di per se ,
Per Locke lo Stato ha il compito di tutelare i diritti naturali, la libertà , la vita e la proprietà, ed è solo in funzione di questo scopo che esiste.
Il mezzo per raggiungere questo scopo è l'uso delle forza della comunità per la salvaguardia dei diritti di ognuno.
Il potere è responsabile verso la comunità e limitato dalla legge morale e dalle tradizioni e deve avere quindi dei limiti ben precisi ed avere la fiducia della comunità.
Da qui il concetto, che se la fiducia viene meno le comunità ha il diritto di cambiare il governo , (sancito anche nella costituzione americana)

[...] allo scopo di garantire questi diritti (alla Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità;), sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo...."


, e se il governo vi si oppone con la forza , vi è il diritto del popolo di rovesciare il governo con la forza, ecco il diritto di rivolta, ecco la democrazia e la difesa dei diritti di ognuno, ecco che l'individuo è più importante dello Stato.

Per Rousseau il contratto sociale (l'appartenere quindi ad una comunità) propone" l'alienazione totale di ogni associato e di tuti i suoi diritti , nelle mani della comunità", infatti "dato che ognuno si aliena completamente, la condizione è uguale per tutti, nessuno ha interesse di renderla più pesante agli altri" ..." Dato che l'alienazione avviene senza riserve"dice ancora Rousseau "l'unione risulta la più perfetta possibile se nessun associato ha più motivo di reclamare"
Ognuno mette in comune la sua persona [...] e noi accogliamo a nostra volta ogni membro come parte indivisibile del tutto" Così le persone singole scompaiono è l'associazione produce un corpo morale e collettivo, un "io comune". "Mediante il contratto sociale l'uomo perde la sua libertà naturale" e sempre secondo Rousseau quello che guadagna è la libertà civile.

La sovranità spetta alla volontà generale ed è veramente assoluta "chiunque rifiuti di obbedire alla volontà vi è è costretto dal corpo" quindi l'individuo sarà "costretto a essere libero".
"Se lo Stato rappresenta una persona morale [...] ad esso occorre una forza universale e coercitiva per muovere il tutto [...] il patto sociale da al corpo un potere assoluto su tutti i suoi componenti"
Lo scopo della società è per Rousseau "la più piena eguaglianza fra i cittadini".

Una società alla Rousseau è una società per formiche, allo scopo di garantire il benessere e l'uguaglianza vi è il potere centrale assoluto, a cui tutti debbono sottostare che può andare bene solo quando gli individui non valgono niente, invece la società alla Locke è quella americana.

Si ringrazia la Prof.ssa Peretto Pellicanò per gli appunti.