martedì 26 giugno 2007

Per un complottista questa sarebbe una prova

del fatto che l'Uomo non è mai andato sulla Luna.
Come potrebbe aver fatto la foto sulla Luna se era il primo uomo a scendere?
A parte gli scherzi, questo la dice lunga sull'irrazionalità dei complottisti.
Ovviamente le motivazioni erano più complesse.
Ma trovavano sfogo in un solo concetto, "Gli USA sono cattivi"
Si doveva distogliere lo sguardo dalla guerra del Vietnam, si doveva dimostrare ai Sovietici di essere tecnologicamente più avanzati ecc. ecc.
Insomma ce ne sarebbero così tante da poter convincere qualcuno che 1) pensa che l'america sia cattiva 2) e non ragiona in modo razionale.

Con il metodo dei complottisti (di qualunque genere) si può dimostrare qualsiasi cosa.
Si parte da dei frammenti, in gran parte sbagliati, per arrivare alla loro verità.
Il collante è uno solo: l' America è cattiva.

Di questo passo si potrebbe arrivare a dire che Cristoforo Colombo fa parte di un complotto per dominare il mondo.

Parecchia gente crede al complotto sull' 11 settembre, soprattutto giovani.
L'unico modo per dimostrare una cosa è il procedimento giuridico. 1) il movente (sensato e normale) 2) le prove 3) dimostrare al di fuori di ogni ragionevole dubbio.

Altrimenti è facile dire "l'acciaio fonde a 1300°, la temperatura invece non poteva superare i 1000° " Come se se a 1000° l'acciaio rimanesse perfettamente solido come a temperatura ambiente.

Provate a scaldare con un accendino un filo di ferro, prima di fondere (gocciolare cioè) subisce parecchie trasformazioni. I fatti sono moltissimi,e io non ne ho le conoscenze tecniche, ma per chi volesse farsi un idea guardi qui.

http://www.attivissimo.net/11settembre/index-datidibase.htm

http://www.attivissimo.net/11settembre/index.htm#elenco-indagini
http://www.attivissimo.net/11settembre/index-complottisti.htm
http://sulterrorismo.splinder.com/tag/11_settembre
http://nuke.crono911.org/
http://undicisettembre.blogspot.com/

giovedì 21 giugno 2007

Israele apre ai civili palestinesi

L'esercito di Israele ha fatto evacuare un centinaio civili palestinesi bloccati da giorni al confine tra Gaza e Israele dopo la presa di potere nella Striscia da parte di Hamas. Si tratta di persone ferite che sono state trasportate in alcuni ospedali in Egitto. Evacuati anche circa 300 tra cittadini russi e ucraini: sono saliti a bordo di un autobus con destinazione Amman in Giordania.

Ieri il nuovo ministro della difesa israeliano Barak aveva ordinato alle truppe di guardia a Erez di cominciare a dare immediata assistenza ai palestinesi in fuga dalla Striscia di Gaza, e in sosta al valico nella speranza di poter entrare in Israele per raggiungere la Cisgiordania.

martedì 19 giugno 2007

lunedì 18 giugno 2007

Ma chi sono questi no-global?

Mi scuso anticipatamente per il linguaggio a volte scurrile.
Dicono che la globalizzazione non è un processo spontaneo.
Dicono che è studiato a tavolino.
Per dominare il mondo, una cosa così...
E naturalmente per mantenere in povertà il terzo mondo.
Roba da pazzi, che neanche i 7 Savi di Sion...

Ma che cos'è questo movimento no-global?
Una citrica al sistema è una cosa normale, il volere più attenzione per i meno fortunati è giusto, ma sfasciare vetrine e mettere a soqquadro una città mentre i "grandi della terra" stanno raddoppiando gli aiuti al terzo mondo è una stronzata.

Il comunismo era (si, mi piace parlarne al passato) un ideologia che voleva governare portando avanti delle idee, aberranti, ma almeno era chiaro ciò che volevano fare, era scritto nero su bianco nel Capitale, nel "manifesto" e più tardi negli scritti di Lenin.
Ma questi che vogliono fare?
Abbattere il capitalismo? Riformarlo? OK, ma in che modo?
Il comunismo qualche linea guida la dava...

Perchè non fanno un partito e mettono le cose in chiaro? E spiegano come farebbero le cose?
Vogliono distruggere la Nestlè? Proibire la Coca-Cola? (forse preferiscono la pepsi?).
Abolire i Mcdonalds? Obbligare tutti a mangiare Bio? Ritornare all'età della pietra, tornare in una società rurale? Vi manca l'età dell'oro?

Auto-produzione e auto-consumo?
Roba che come minimo fa più morti del comunismo e in molto meno tempo.

E invece no, non lo fanno, non fanno l'internazionale no-global, perchè?
Perchè sono solo un movimento di disturbo.
Non vogliono governare e neanche influenzare, nonostante lo vogliono far credere.
Sono come le zanzare.
Vogliono solo rompere i coglioni.

sabato 16 giugno 2007

A proposito di Liberazione, ovvero i comunisti del 21° secolo.


Un video tutto da ridere.
Incontro con i lettori del giornale Liberazione, nell'ambito della Festa nazionale del Partito della Rifondazione Comunista il 12 giugno.
In pratica la base comunista che critica il direttore di Liberazione Piero Sansonetti, perchè aveva "osato" criticare Cuba.
Un po' mi fanno pena.
Confondono la democrazia con la dittatura e quando un "compagno" tenta di far loro aprire gli occhi, insultano e schiamazzano.
Il vecchietto con la bandana e cappellino rosso è il migliore, parla di socialismo del 21° secolo, dice che Sansonetti è un falso compagno. Per loro sono stati articoli di un "aggressione" programmata verso Cuba. Perchè poi? Mah..
Arrivano persino a chiederne le DIMISSIONI.
(Sansonetti, per la tua lotta contro le dittature, un posto nei Radicali lo troverà)
Guai a toccare Cuba, (la più grande prigione per giornalisti del mondo) si incavolano come bestie.

Poi il top del top, un comunista che per difendere il regime di Chavez in venezuala, dice che i manifestanti (che protestavano contro la chiusura della tv privata) hanno attaccato la polizia, e la polizia di è difesa con i manganelli, lacrimogeni e proiettili di gomma. Pensate se succedesse in Italia, direbbero la polizia "nazista".
Sasonetti nella risposta parla di tutto fuor chè di Cuba e scoppiano le contestazioni "Vogliamo delle risposte"

Da vedere mangiando pop-corn.

Domande e inteventi de pubblico. 28' 37"
Piero Sansonetti. 15'.35''
Forti contestazioni dal pubblico. 2'26''
Piero Sansonetti. 14'.36''
Sergio Bellucci. 12'.40''
Contestazioni e interventi del pubblico. 9'57''
Piero Sansonetti. 2'39''

venerdì 15 giugno 2007

Un' immagine che non verrà pubblicata, un soldato israeliano a un check point,

Un' immagine che non verrà pubblicata,
un soldato israeliano a un check point
Da informazionecorretta.it

mercoledì 13 giugno 2007

I 12 punti di Rudy Giuliani per la conquista della casa bianca.

1) Io manterrò l'America all'offensiva nella Guerra al Terrore.

2) Metterò fine all'immigrazione illegale, renderò sicuri i nostri confini e identificherò ogni individuo presente nella nostra nazione che non sia cittadino americano.

3) Ristabilirò la disciplina fiscale e taglierò gli sprechi di Washington.

4) Ridurrò le tasse e riformerò il codice fiscale.

5) Imporrò il principio della responsabilità a Washington.

6) Condurrò l'America verso l'indipendenza energetica.

7) Darò agli americani più controllo su, ed accesso a, prestazioni sanitarie economicamente accessibili, offerte tramite soluzioni di libero mercato.

8) Aumenterò le adozioni, diminuirò gli aborti e proteggerò la qualità della vita dei nostri figli.

9) Riformerò il sistema legale e nominerò giudici rigorosi nell'interpretazione delle leggi.

10) Assicurerò che ogni comunità in America sia preparata per affrontare attacchi terroristici e disastri naturali.

11) Garantirò accesso all'educazione di qualità a ogni ragazzo in America, dando ai genitori il diritto di scegliere la scuola che preferiscono.

12) Aumenterò la partecipazione americana nell'economia mondiale e rafforzerò la nostra reputazione nel mondo.



C'è ancora tempo per diventare cittadini statunitensi?,Voglio votarlo

martedì 12 giugno 2007

Conferenza Le quindici domande senza risposte sulla vicenda Telekom-Serbia

Conferenza di mezz'ora Le quindici domande senza risposte sulla vicenda Telekom-Serbia
Torino, 11 giugno 2007- 12:04 su radio radicale.

La storia ci ha insegnato che finanziare i dittatori è un grave, grave errore

Silvio Viale


  • Silvio Viale, segretario dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta (RADICALI ITALIANI)


  • Bruno Mellano, deputato (LA ROSA NEL PUGNO)


  • Giulio Manfredi, membro dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta (RADICALI ITALIANI)

venerdì 8 giugno 2007

Il nucleo del terrore



mercoledì 6 giugno 2007

Colpo di Senato




Rapporto di Freedom House 2006. La Libertà nel mondo.



Cambiano i governi, ma la libertà di stampa in Italia(secondo Freedom House) non migliora, anzi, peggiora, dal 77° al 79° posto. Dietro la Mongolia e insieme al Botswana.

Nell'area dell' Europa occidentale siamo al penultimo posto, prima della Turchia.

In Italia per la stampa, secondo Freedom, ci sono influenze politiche, 13 punti, pressioni economiche 13 , e l'ambiente legale 9 punti. Totale 35 punti. La Francia 9, 7 e 5, totale 21.

I Paesi con meno libertà di stampa del mondo sono: La Libia, la Birmania (Mynamar), Turkmenistan e Cuba con 96 punti. Il peggiore la Corea del Nord con 97 punti.

P.S. se qualcuno aveva dubbi, Israele è l'unico paese libero del medio oriente.
Sia per la libertà di stampa che in generale.

La Libertà è classificata secondo due parametri, i diritti politici e le libertà civili.
Israele 1 e 2 (il motivo è la sicurezza per il terrorismo, in piena intifada era 3), l'Italia 1 e 1.

Birmania, Cuba, Libia, Nord Corea, Sudan, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan 7 e7. Cina 7 e 6 , Iran 6 e 6.

LA LIBERTA' NEL MONDO, 2006

I paesi arabi rispetto al 2005 hanno mostrato un modesto , ma significativo incremento dei diritti politici e delle libertà civili. I Paesi non liberi, passano da 49 a 45, l'Afghanistan passa da "Not free" a "Partly free". L'Iraq è sulla buona strada. Buon segno.

Al di là del comunismo - Marinetti


estratto della mia tesina di maturità


AL DI LA' DEL COMUNISMO di Filippo Tommaso Marinetti

Scritto nel 1920, riferito alla rivoluzione russa.

Il futurismo si presenta come un movimento al di là delle ideologie, dinamico ed espressione
della creatività italiana e rivoluzionaria.

Questo movimento, dopo aver contribuito con la sua propaganda all'intervento alla sconfitta dell "ultra-passatista" Impero AustroUngarico, è accusato di eversione per le idee che porta

Nei confronti di Lenin e la rivoluzione russa, non si sentono nè di voler dare consigli nè di riceverne.
Il futurismo si sente più vicino all' individualismo anarchico, vista come "meta e sogno di ogni spirito forte", il comunismo rappresenta una "vecchia formula mediocrista", riverniciato dalla stanchezza e dalla paura della guerra, che ne hanno fatto una "moda spirituale".

Essendo più vicino all'anarco-individualismo , il comunismo viene visto come "l'esasperazione del cancro burocratico che ha sempre roso l'umanità", per via della nazionalità di Marx viene visto come espressione della cultura tedesca, considerata "preparatista", diremmo oggi dirigista. Per i futuristi le cose devono essere lasciate libere ed ogni "preparazione pedantesca"è anti-umana, poichè la storia, la vita e la terra appartengono agli improvvisatori. Il militarismo e il comunismo, pur antitetci nella teoria, vengono egualmente odiati.

La patria è il "massimo allargamento della generosità dell'individuo", caratterizzata da altri uomini simili a lui "simpatizzanti e simpatici", qui i due termini vengono certamente presi per la loro radice greca sympatheia (συμπάσχω), letteralmente "patire insieme", ovvero ciò che caratterizza gli appartenenti ad una nazione, composta da individui che condividono una cultura, un comun sentire, un "phatos". Il patriottismo rappresenta la solidarietà verso tutto ciò che compone la patria, la sua natura, i suoi porti, le sue fabbriche e i suoi abitanti.

Per il futurismo l'idea di patria, vista come un idea "generosa, eroica e dinamica" annulla quella di famiglia, vista come "statica, conservatrice e passatista.
Il futurismo si pone in contrasto con l'idea patriottica campanilistica, retorica, commemorativa del passato e dei morti, in questo nei fatti antitetica con il prossimo patriottismo del regime fascista. Il patriottismo futurista è invece una "passione accanita, per il divenire-progresso-rivoluzione della razza", qui la razza non è vista in senso biologico, ma spirituale, come la comunità di italiani. La patria è il "massimo prolungamento dell'individuo", vista come un immenso corpo, "capace di vivere lungamente, dirigere, dominare e difendere tutte le parti del suo corpo".

L'abolire l'idea di patria, equivale a rifugiarsi nell'egoismo. L'idea di patria è eterna.
Coloro che sognano il comunismo sono attratti dall'uniformità perchè "stancati dalla varietà tempestosa-dinamica della vita". Il comunismo promettendo il livellamento non tiene conto che la via è fatta da difficoltà, da "punte e contrasti".
L'umanità sogna di sfuggire alle leggi della natura, castrandosi negando qualunque conflitto.
La pace relativa è presente dopo le guerre o le rivoluzioni, la pace assoluta si avrà con la “sparizione delle razze umane”. La conflittualità è quindi insita nella natura umana. Viene comunque riconosciuta alla rivoluzione russa lo status di antidoto allo czarismo, anche se “violento e vendicativo

Secondo i futuristi, la distinzione tra borghesia e proletariato è falsa, esistono poveri e ricchi, che lo diventano per frode, avarizia, abilità, stupidità, intelligenza, sfortuna. Il futurismo quindi rifiuta il concetto di classe.

La rivoluzione russa ha il suo senso in Russia ed è provincialismo auspicarla anche in Italia poiché gli italiani e i russi sono popoli molto diversi.

lunedì 4 giugno 2007

4 giugno di 18 anni fa, il massacro di piazza Tienanmen

La protesta per la democrazia iniziò il 15 aprile e finì il 4 giugno nel sangue.
I morti furono, il numero non si sa per certo, da 2.600 a12.000.
Un manifestante sconosciuto si fermò davanti ai carri armati, questi cercarono di girargli intorno, ma il ragazzo li bloccò più volte, mettendosi di fronte a loro ripetutamente.
Non si sà niente di lui.

domenica 3 giugno 2007

E tu, quale delega toglieresti?


di Aramis

Ragazzi, questa storia delle deleghe è veramente fantastica, e c'è da chiedersi: "Ma perchè non averci pensato prima?"
Uno fa qualche stupidata nell'esercizio delle sue funzioni? basta togliergli qualche delega, no.
E si potrebbe anche giocare d'anticipo.
Perchè chiedere tutti i giorni le dimissioni di questo governo scellerato.. togliamo solo qualche delega.
Che siano poi i legittimi titolari di certe funzioni poco importa, ridiamo il potere al popolo e le deleghe ai legittimi titolari, cioè noi.

A Visco e a Padoa Schioppa togliamogli la delega sulle tasse; facciano pure la finanziaria che vogliono, ma non con i nostri soldi.
A D'alema gli togliamo la delega ai rapporti con il medio oriente (in particolare con i terroristi) e con i grandi Stati, tipo gli Stati Uniti; al massimo, o al Massimo, gli lasciamo i rapporti con SanMarino.
A Rutelli, manco a dirlo, via la delega per la rappresentanza dell'Italia all'estero: che lasci le lingue straniere a chi le conosce.
A Bersani, via la delega ai coordinati letto: basta lenzuolate, per carità.
Alla Bindi togliamogli la delega sulla famiglia, così invece di fare e disfare le famiglie altrui potrà pensare a farsene una tutta sua, magari facendosi registrare la convivenza con un inconsapevole partner (se no, come ci riesce) e avvisandolo per raccomandata ad un indirizzo sbagliato.
A Pecoraro Scanio, gli togliamo prima di tutto la delega alla protezione degli orsi bruni e quella sulle emergenze siccità (da quando se n'è fatto carico lui, non fa che piovere); e poi, per sicurezza, tutte le deleghe sull'ambiente; se proprio vuole restare nel campo può occuparsi della pulizia delle strade al termine delle manifestazioni gay.
Non dimentichiamo naturalmente il Mortadella.
Prima di tutto, via la delega al buonismo. Che si tolga quel sorriso da ebete dalla faccia e ci metta un'espressione intelligente; e se proprio non ci riesce che se la faccia prestare.
Poi, ovviamente, via tutte le deleghe alle politiche industriali, visto che nessuno riesce a fargli capire che l'IRI non esiste più e non può più fare le porcate del passato.


Pensate inoltre come sarebbe stata diversa la storia se si fosse adottata prima questa possibilità.
Niente guerra in Afghanistan o in Iraq; bastava togliere a Bin Laden la delega ai trasporti aerei, no?
Perchè fare tutto quel casino di Tangentopoli? bastava togliere le deleghe ai finanziamenti illeciti a qualche dirigente del pentapartito.
Per parcondicio (anche se i compagni sono riusciti ad affossare tutta la storia) si poteva togliere la delega ai finanziamenti segreti dall'URSS ai dirigenti del PCI, già PDS, verdi e Rifondazione, già DS, verdi, Rifondazione e Comunisti Italiani, già Democratici, Verdi, Rifondazione, Comunisti Italiani e chissàquantialtri.
Potevamo anche tenerci Moggi: bastava togliergli la delega alla chiusura degli spogliatoi e quella per le comunicazioni telefoniche.

E ancora:
via la delega alla guerra e alle leggi razziali a Hitler.
Via la delega alle epurazioni a Stalin.
Via la delega ai servizi antincendio a Nerone.
Via la delega alle pene capitali a Ponzio Pilato.
(bisognava però evitare di informare lo stesso Ponzio Pilato di questa possibilità delle deleghe, altrimenti poteva pensare di togliere la delega per i miracoli a Gesù Cristo, se non l'intero Ministero delle Divinità).

Tornando al nostro governo, l'elenco potrebbe essere molto lungo, perciò proviamo un nuovo gioco :

Tu, che delega toglieresti?

Venghino, Signori, venghino!!
Dite le vostra, e la proposta più divertente riceverà in premio una bella coppa,
anzi no, una mortadella, o qualche altro insaccato.

sabato 2 giugno 2007

2 giugno festa della Repubblica


Mia nonna che era più tradizionalista, votò Repubblica, mio nonno che era più progressista votò la monarchia.
L'Italia si divise, e come tutti sappiamo vinse la Repubblica. Il re venne esiliato e i suoi eredi tornarono solo nel 2002.
Oggi si festeggia il giorno in cui il Popolo Italiano scelse democraticamente che forma istituzionale dare al proprio paese. Non so quanti altri paesi hanno avuto la stessa possibilità.

Ricordiamo oggi anche quegli italiani che morirono per la monarchia, che avanzavano al grido"avanti Savoia".
Perchè la festa della Repubblica è una festa di unità e non di divisione. Certo a distanza di più di 60 anni c'è ben poco da dividere. Ma la memoria resta.
Viva l'Italia e viva la Repubblica

venerdì 1 giugno 2007

Estratti da "C'eravamo tanto armati" di Christian Rocca

Estratti da C'eravamo tanto armati di Christian Rocca,26 novembre 2005

Bill Clinton, per esempio, già nel 1998, il 17 febbraio, diceva: “Vogliamo seriamente diminuire la minaccia posta dal programma iracheno di armi di distruzione di massa”. E per farlo, il presidente bombardò Baghdad. Sempre nello stesso giorno, il presidente liberal disse: “L’Iraq è uno Stato canaglia con armi di distruzione di massa, pronte a essere usate o essere fornite ai terroristi. Se non rispondiamo oggi, Saddam e tutti quelli che lo seguiranno acquisiranno fiducia domani”. Sempre Clinton, nel 1998, firmò l’Iraq Liberation Act cioè la legge che fece diventare il regime change a Baghdad la politica ufficiale degli Stati Uniti, tre anni prima della cosiddetta presa neocon di Washington. In un messaggio al Congresso del 19 maggio 1999, Clinton individuò con brevi ma dettagliati paragrafi l’intero arsenale proibito in dotazione a Saddam, quale che risultava agli ispettori dell’Onu. Ed erano “armi chimiche; armi biologiche; missili di lunga gittata; e violazioni sui programmi nucleari”.
Il 16 dicembre del 1998, Clinton parlò alla nazione in diretta televisiva e annunciò i bombardamenti sull’Iraq con queste parole che sembrano le stesse, identiche, a quelle pronunciate cinque anni dopo da Bush: “Oggi ho ordinato alle forze armate americane di colpire obiettivi militari e di sicurezza in Iraq. Agli americani si sono aggiunte le forze britanniche. La missione è quella di attaccare i programmi nucleari, chimici e biologici dell’Iraq, la sua capacità militare di minacciare i vicini… A Saddam Hussein non deve essere consentito di minacciare i suoi vicini o il mondo con le armi nucleari, con i gas venefici o con le armi biologiche. Anche altri paesi possiedono armi di distruzione di massa e missili balistici, ma con Saddam c’è una grande differenza: lui le ha già usate. Non una volta, ma ripetutamente. Sganciando armi chimiche contro le truppe iraniane nel corso di una guerra lunga dieci anni. Non solo contro i soldati ma contro i civili, lanciando missili Scud contro i cittadini di Israele, dell’Arabia Saudita, del Bahrain e dell’Iran. E non solo contro nemici stranieri, ma anche contro la sua stessa gente, gasando i civili curdi nell’Iraq del nord”.
Dal 1998 di Clinton al marzo 2003 di Bush sono successe due cose: da un lato Saddam si è rafforzato, grazie ai soldi dell’Oil for Food, dall’altro l’11 settembre ha mutato radicalmente la percezione americana del pericolo. Il fronte contrario alla destituzione del dittatore, ma consapevole del pericolo posto da Saddam, oggi dice che sarebbe stato meglio far lavorare le Nazioni Unite. Cinque anni fa ecco come Clinton liquidò il lavoro degli ispettori Onu: “Invece che disarmare Saddam, è stato Saddam a disarmare loro”.

Fuori dagli Stati Uniti, né Chirac né l’Onu misero mai in dubbio la presenza dell’arsenale proibito iracheno, un arsenale che risultava dalle stesse carte che Saddam fornì all’Onu. Lo svelò Hans Blix, il capo degli ispettori Onu, nella relazione presentata al Consiglio di sicurezza due mesi prima della guerra. Era il 27 gennaio. Blix disse che l’Iraq non collaborava pienamente, come gli imponevano le risoluzioni (e già solo per questo avrebbe dovuto subire “serie conseguenze”), ma anche che mancavano all’appello 6.500 bombe e mille tonnellate di agente chimico, sicché “in assenza di prove contrarie, dobbiamo presumere che di queste quantità non ci sia stata data spiegazione”. L’Iraq, continuò Blix, “sostiene di aver prodotto 8.500 litri di questo agente biologico bellico, ma dice di averli distrutti nell’estate del 1991. Ha fornito poche prove, nessuna convincente sulla loro distruzione. Ci sono però forti indicazioni che abbia prodotto più antrace di quanto dichiarato (…). Dovrebbe ancora esserci”.