Due gay si baciano i pubblico. Denunciati, sono rinviati a giudizio. Accusati di aver fatto un vero e prorpio atto sessuale(nello specifico orale), sostengono che invece era un bacio e chiamano a testimone le videocamere pubbliche.
Se la cosa possa essere considerata scandalosa, ogni madre ha il diritto di coprire gli occhi di suo figlio.
Se il gesto è solo un bacio, lo Stato dovrebbe fottersene. Ma sono gay, e si sa, il codice Rocco parla chiaro...
Oppure è il codice penale Mahmud?
(Perchè ho come la sensazione che se invece che maschi fossero state due ragazze, non ci sarebbe stata nessuna denuncia?)
martedì 23 settembre 2008
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7 commenti:
In effetti ci scandalizziamo tanto per Ahmadinejad, facciamo manifestazioni contro l'Iran e poi...
la mia ovviamente è una provocazione.
Di manifestazioni contro hamadinejad ne ho fatta una, un sit-in davanti all'ambasciata iraniana a Milano, credo 3 anni fa, il 27 gennaio.
Spero che se ne possano fare altre, soprattutto ora che è vicino alla bomba.
Per il resto vediamo la sentenza e se era solo un bacio, come dice la difesa.
>Di manifestazioni contro hamadinejad ne ho fatta una, un sit-in davanti all'ambasciata iraniana a Milano, credo 3 anni fa, il 27 gennaio.
spero per la tua salute mentale che ci fosse una buona ragione (leggasi come presenza massiccia di figa al sit-in, o di cazzo, a seconda dei tuoi gusti).
ciao
JL
per JL, fantomatico "comunista"...
Leggi un po' qui, prima di dire idiozie...
Ecco quello che pensano i comunisti iraniani del regime di Teheran...
Prova ad andare a fare il comunista in Iran e poi dimmi se è divertente...
Parafrasando Nanni Moretti fino a che ci saranno "comunisti" come te non si andrà da nessuna parte...
Messaggio al Congresso di Fondazione del Partito Comunista di Iran (Marxista-Leninista-Maoista)
Comitato del Movimento Rivoluzionario Internazionalista
Cari compagni:
quasi mai un partito d’avanguardia del proletariato è stato tanto necessario, né si è formato con tanta attenzione e cura come l’appena fondato Partito Comunista dell’Iran (Marxista-Leninista-Maoista) [PCI(MLM)]. Già prima della formazione dell’Unione dei Comunisti dell’Iran (Sarbedaran) nel 1976, i rivoluzionari del vostro paese, armati dell’ideologia emancipatrice del marxismo-leninismo-maoismo, lottarono duramente, affinché l’ideologia mettesse radici nelle lotte dei popoli dell’Iran, e perché si costruisse un partito proletario, che è l’unico che può dirigere il popolo per eliminare per sempre l’inferno a cui lo incatenano l’imperialismo, il feudalesimo e il capitalismo burocratico.
La storia degli ultimi decenni è abbastanza nota: prolungate lotte contro il regine dello Scià foraggiato dagli yankee; lotte nel movimento rivoluzionario iraniano tra coloro che cercavano la via facile per il potere, legandosi alla superpotenza sovietica, e i maoisti che difendevano la via della guerra popolare; e l’entusiasmo del popolo iraniano quando infine l’odiato despota ha dovuto abbandonare il trono.
In questo grande movimento rivoluzionario, le nascenti forze del movimento maoista iraniano ebbero un ruolo attivo e crebbero a passi da gigante per numero e influenza. Ma il movimento comunista del vostro paese ancora non aveva fatto il passo critico, quello di formare un partito d’avanguardia del proletariato. Per questo e altri fattori, il proletariato, sebbene lottasse con eroismo, non riuscì a mettersi alla testa di tutto il popolo.
Invece una banda di mullah, rappresentanti di una ideologia feudale reazionaria, riuscì ad ingannare i tanti che erano stanchi della “modernizzazione” dello Scià, alimentata dall’imperialismo. Per le loro debolezze e per certi errori politici e ideologici, i comunisti faticarono parecchio ad “andare contro la corrente” che attraversava il paese in quel momento, e non si fece una lotta conseguente all’ascesa di Komeini.
I tragici risultati del tradimento di Komeini sono noti: le migliaia di esecuzioni; l’abolizione di ogni diritto democratico; l’oppressione delle minoranze etniche; la barbara repressione delle donne iraniane, il cui spirito rivoluzionario si era potentemente sviluppato nella rivoluzione contro lo Scià; un terrore generalizzato nella società, al cui confronto la stessa politica repressiva dello Scià sembrava blanda. Ciononostante, nel mezzo dell’ondata fascista e oscurantista contro il popolo e la rivoluzione, i compagni dell’unione dei Comunisti dell’Iran (Sarbedaran) alzarono la bandiera rossa della rivoluzione armata nella città e nei boschi di Amol. Anche se la rivolta fu schiacciata, i Sarbedaran scrissero comunque una pagina gloriosa nella storia della lotta del popolo, che neanche i massacri, la tortura, e gli amari anni dell’esilio possono far dimenticare.
Tra le tortuosità e i tornati della lotta rivoluzionaria in Iran, nei momenti più duri come nelle fasi di poderosa ondata rivoluzionaria, i maoisti, e solo i maoisti, rappresentarono gli interessi a lungo termine del proletariato e del popolo. E sono solo gli autentici comunisti hanno potuto trarre lezione dall’esperienza delle masse e dai propri errori, dare una direzione chiara e corretta, senza rinunciare mai alla concezione e orientamento e di lottare per porre fine allo sfruttamento di classe in tutto il mondo.
La formazione del partito d’avanguardia in Iran è un passo veramente importante nella storia della lotta di classe nel vostro paese, e senza dubbia avrà profonde ripercussioni in tutta la regione e in altre parti del mondo. Anche se la formazione del partito non è in sé la soluzione automatica dei problemi di direzione che porti ad un avanzamento della rivoluzione, è una condizione indispensabile e necessaria per questo avanzamento.
Mao ci ha insegnato: “Se la linea ideologica e politica è corretta oppure no, questo decide tutto”. Anche la storia del movimento comunista iraniano prova entrambi gli aspetti di questa profonda verità. Che fine hanno fatto le grandi organizzazioni opportuniste del passato? Con i loro errori di destra e di “sinistra”, hanno fatto bancarotta politica, ideologica e organizzativa. Il futuro appartiene a un partito proletario d’avanguardia che abbia solide basi marxiste-leniniste-maoiste e con un nucleo di quadri provati, preparati e temprati, che dedicano la vita alla causa del popolo. Con tale partito si realizzeranno grandi imprese.
Fin dalla formazione del Movimento Rivoluzionario Internazionalista i compagni iraniani hanno avuto un ruolo centrale. Nonostante i pesanti attacchi del nemico vi abbiano indebolito, le vostre forze hanno assunto una grande responsabilità nella lotta per la linea maoista a livello mondiale e la vostra determinazione di classe e ottimismo rivoluzionario hanno dato una giusta spinta al nostro lavoro iniziale teso a riunire le autentiche forze maoiste. Insieme ci siamo rafforzati, abbiamo imparato gli uni dagli altri, e abbiamo raggiunto un’unità molto forte.
Oggi, le masse dell’Iran vivono di nuovo un risveglio politico. Il terrore del nemico, sebbene non sia diminuito, non intimidisce più come prima. L’illusione delle “riforme” del cosiddetto “settore democratico” delle classi dominati è malamente caduta, malgrado gli sforzi di molti opportunisti che vorrebbero rianimarla. Le condizioni di vita delle masse sono intollerabili ed esse aspirano alla rivoluzione.
La storia, in Iran e in tutto il mondo, insegna che per quanto eroica possa essere la lotta del popolo, solo con la direzione del partito proletario riesce a conquistare una vera liberazione. Solo con una guerra popolare di lunga durata si può strappare l’Iran dalla morsa dell’imperialismo, del feudalesimo e del capitalismo burocratico, curare e chiudere le ferite ancora aperte che il dominio della reazione hanno prodotto. Sappiamo che il PCI (MLM) si imposto il compito sommamente difficile di organizzare, iniziare e dirigere una guerra popolare che vuole arrivare alla vittoria. Abbiamo fiducia che, con una linea marxista-leninista-maoista alla guida, le forze autenticamente rivoluzionarie del vostro paese e in special modo gli operai e i contadini poveri, arriveranno a comprendere che solo questa linea, e nessun’altra, che unicamente questo partito, e nessun altro, possono aprire la via verso il futuro.
Compagni: per difficile e tortuoso che sia il cammino che avete davanti, con la formazione del vostro partito, il futuro delle masse dell’Iran e di tutto il proletariato internazionale sarà ancora più luminoso.
Viva il
Partito Comunista dell’Iran (MLM)!
Gloria ai caduti del movimento comunista iraniano!
Avanti verso la guerra popolare!
Viva l’internazionalismo proletario!
Viva il comunismo!
Interessante, da dove l'hai preso?
Ma il partito comunista iraniano,non si chiamava Tudeh ?
Dal sito "Un mondo da conquistare"
http://www.aworldtowin.org/italy/index.htm
Sezione Iran
ho già risposto alle tue boiate sul mio blog.
JL
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