Eutanasia significa buona morte.
Morire di sete non è una "buona morte".
Eluana Englaro, non mi risulta si sia pronunciata in materia. Non può.
Chi può in vece sua?
Non certo lo Stato, non certo un tribunale.
E anche se decidesse in tal senso, dovrebbe decidere qualcosa di rapido ed indolore, non una lenta agonia.
Preferiscono lavarsi le mani e "lasciare fare alla natura", piuttosto di assumersi la responsabilità del gesto diretto. In fondo loro non danno la morte, ma è "il tempo".
Come se questi giudici non condannerebbero per omicidio chi chiudesse in una stanza una persona, negandogli l'alimentazione.
Se non sbaglio ci sono delle leggi sulla macellazione dei maiali che prevedono un trattamento più umano.
Detto questo, ribadisco la mia convinzione che ciascuno dovrebbe essere padrone della propria vita, e decidere in tal senso.
Non si può decidere della vita altrui.
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domenica 8 febbraio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
La tregua sarebbe sproporzionata
Una tregua che non risolva il problema, sarebbe la vera sproporzione.
Una reazione israeliana che si fermasse qui, renderebbe devvero inutili i costi in vittime civili.
Che senso avrebbe se in capo ad un anno ci si troverebbe nella stessa identica situazione?
Va fatto notare fra l'altro che il potenziale di Hamas stava e sta crescendo. Una tregua ora gli consentirebbe di rialzarsi e avere a disposizione armi in grado di colpire la centrale nucleare israeliana. E questo, evidentemente è da evitare.
Ci si potrebbe anche fermare qui, ma la comunità internazionale dovrebbe assumersene la responsabilità.
Non sono un esperto, ma provo ad ipotizzare.
Occupazione di Gaza da parte di una coalizione internazionale di 10.000 soldati di varie nazioni, (non Israele), con mandato di sparare a vista se vedono qualcuno che lancia razzi o coli di mortaio. Pattugliamento del mare e dell'accesso all'Egitto. Mandato di requisire Qassam e altri aggeggi vari.
Eliminazione della propaganda pro-suicidio.
Hamas sarebbe ancora a Gaza, ma, si spera non in grado più di nuocere.
Già che ci siamo, eliminazione dell'UNWRA e accorpamento all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, con medesimo trattamento,giuridico ed economico?
Sogno, lo so.
Una reazione israeliana che si fermasse qui, renderebbe devvero inutili i costi in vittime civili.
Che senso avrebbe se in capo ad un anno ci si troverebbe nella stessa identica situazione?
Va fatto notare fra l'altro che il potenziale di Hamas stava e sta crescendo. Una tregua ora gli consentirebbe di rialzarsi e avere a disposizione armi in grado di colpire la centrale nucleare israeliana. E questo, evidentemente è da evitare.
Ci si potrebbe anche fermare qui, ma la comunità internazionale dovrebbe assumersene la responsabilità.
Non sono un esperto, ma provo ad ipotizzare.
Occupazione di Gaza da parte di una coalizione internazionale di 10.000 soldati di varie nazioni, (non Israele), con mandato di sparare a vista se vedono qualcuno che lancia razzi o coli di mortaio. Pattugliamento del mare e dell'accesso all'Egitto. Mandato di requisire Qassam e altri aggeggi vari.
Eliminazione della propaganda pro-suicidio.
Hamas sarebbe ancora a Gaza, ma, si spera non in grado più di nuocere.
Già che ci siamo, eliminazione dell'UNWRA e accorpamento all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, con medesimo trattamento,giuridico ed economico?
Sogno, lo so.
domenica 4 gennaio 2009
Le cose che diamo per scontate
Qualche volta non sono andato a scuola perché non ne avevo voglia.
Ma ci sono studenti che ci vanno anche se c'è il pericolo che un colpo di mortaio sfondi il tetto della scuola. (è successo)
Qualche volta non sono andato a scuola per lo sciopero dei mezzi pubblici.
Ma ci sono stati studenti che a scuola ci andavano anche quando i bus saltavano in aria.
In tutte le democrazie c'è una fascia, dal 20-30% di persone che alle elezioni non vanno a votare. Magari non ne hanno voglia. Magari non gli ne frega niente.
Ma ci sono state otto milioni di persone che il 30 gennaio 2005 hanno sfidato la morte per potere apporre il loro voto nell'urna.
Io sono nato in una famiglia cristiana, ora sono ateo, se mi girasse domani potrei essere buddista, il giorno dopo indù, poi animista, musulmano o crearmi la mia religione personale.
Ma ci sono persone che rischiano galera, tortura o morte perché la loro convinzione in una fede non è quella che dovrebbe essere.
Posso, se ne ho voglia rappresentare Benedetto XVI come un malvagio Sith. Ma se qualcuno in Iran facesse la stessa cosa con Khomeini, rischierebbe di brutto.
Tutti noi possiamo criticare, denigrare e sfottere un governo.
Anche in altre parti del mondo c'è chi lo fa. Ma poi sparisce.
Normalmente le ragazze possono fare garrire al vento i loro capelli, ma da qualche parte questo è punibile con il carcere.
Normalmente è una faccenda fra marito e moglie, ma da qualche parte se questa tradisce il marito, può venire lapidata.
Nel mondo occidentale ci sono molti gay pride, ma in alcuni paesi alcune pratiche sessuali sono punibili con pene che vanno dalla galera al cappio.
Ma ci sono studenti che ci vanno anche se c'è il pericolo che un colpo di mortaio sfondi il tetto della scuola. (è successo)
Qualche volta non sono andato a scuola per lo sciopero dei mezzi pubblici.
Ma ci sono stati studenti che a scuola ci andavano anche quando i bus saltavano in aria.
In tutte le democrazie c'è una fascia, dal 20-30% di persone che alle elezioni non vanno a votare. Magari non ne hanno voglia. Magari non gli ne frega niente.
Ma ci sono state otto milioni di persone che il 30 gennaio 2005 hanno sfidato la morte per potere apporre il loro voto nell'urna.
Io sono nato in una famiglia cristiana, ora sono ateo, se mi girasse domani potrei essere buddista, il giorno dopo indù, poi animista, musulmano o crearmi la mia religione personale.
Ma ci sono persone che rischiano galera, tortura o morte perché la loro convinzione in una fede non è quella che dovrebbe essere.
Posso, se ne ho voglia rappresentare Benedetto XVI come un malvagio Sith. Ma se qualcuno in Iran facesse la stessa cosa con Khomeini, rischierebbe di brutto.
Tutti noi possiamo criticare, denigrare e sfottere un governo.
Anche in altre parti del mondo c'è chi lo fa. Ma poi sparisce.
Normalmente le ragazze possono fare garrire al vento i loro capelli, ma da qualche parte questo è punibile con il carcere.
Normalmente è una faccenda fra marito e moglie, ma da qualche parte se questa tradisce il marito, può venire lapidata.
Nel mondo occidentale ci sono molti gay pride, ma in alcuni paesi alcune pratiche sessuali sono punibili con pene che vanno dalla galera al cappio.
martedì 6 maggio 2008
Milano, Università Statale. No global contro la polizia ?
Oggi vicino all'università Statale di Milano è successa una cosa piuttosto strana.
Esco verso le 18.40 e vedo un auto in "borghese"che a sirene spiegate e velocemente va verso via Bergamini, (una traversa di via festa del Perdono, la via della Statale.) Vedo meglio e ci sono almeno altre 3 auto della polizia locale.
Sento dire "sono stati degli estremisti"
E giuro che la prima cosa che ho pensato era all'estrema destra, neonazisti o qualcosa del genere.
Chiedo in giro ad un po'di persone e la versione dei fatti è più o meno questa:
Alcuni ragazzi dei centri sociali stanno facendo un murales con la scritta "Ieri come oggi, FASCISTI ASSASSINI". Un negoziante chiama la polizia locale, ne arriva uno che dice di smetterla, poi circa 25-30 no-global:
a seconda delle versioni:
a) circondano il poliziotto
b) fanno "casino"
secondo una voce che girava lo avrebbero pestato
E dopo arrivano tutte le altre auto.
ma mi sembra molto poco probabile, anche perchè credo che il casino sarebbe stato maggiore, un TG ne avrebbe parlato. Niente ambulanza.
Però era troppa la polizia per un sempilce murales, magari hanno fatto paura al poliziotto e si temeva qualcosa di molto peggio. Però perchè 3 auto della locale e una "in borghese" con la sirena?
Ma sembra tutto molto strano.
Quello che è accaduto pare non avere senso.
Non mi è stato possibile informarmi meglio. Non ho chiesto alla polizia perchè non mi sembrava il caso.
Una riflessione, da ottobre alla Statale è il terzo atto di intolleranza/violenza riconducibile all'estrema sinistra.
(pestaggio a quelli di Azione Universiaria, idranti contro i volantini di CL, e ora questo)
Mi pare evidente, il fascismo sta a sinistra.
Esco verso le 18.40 e vedo un auto in "borghese"che a sirene spiegate e velocemente va verso via Bergamini, (una traversa di via festa del Perdono, la via della Statale.) Vedo meglio e ci sono almeno altre 3 auto della polizia locale.
Sento dire "sono stati degli estremisti"
E giuro che la prima cosa che ho pensato era all'estrema destra, neonazisti o qualcosa del genere.
Chiedo in giro ad un po'di persone e la versione dei fatti è più o meno questa:
Alcuni ragazzi dei centri sociali stanno facendo un murales con la scritta "Ieri come oggi, FASCISTI ASSASSINI". Un negoziante chiama la polizia locale, ne arriva uno che dice di smetterla, poi circa 25-30 no-global:
a seconda delle versioni:
a) circondano il poliziotto
b) fanno "casino"
secondo una voce che girava lo avrebbero pestato
E dopo arrivano tutte le altre auto.
ma mi sembra molto poco probabile, anche perchè credo che il casino sarebbe stato maggiore, un TG ne avrebbe parlato. Niente ambulanza.
Però era troppa la polizia per un sempilce murales, magari hanno fatto paura al poliziotto e si temeva qualcosa di molto peggio. Però perchè 3 auto della locale e una "in borghese" con la sirena?
Ma sembra tutto molto strano.
Quello che è accaduto pare non avere senso.
Non mi è stato possibile informarmi meglio. Non ho chiesto alla polizia perchè non mi sembrava il caso.
Una riflessione, da ottobre alla Statale è il terzo atto di intolleranza/violenza riconducibile all'estrema sinistra.
(pestaggio a quelli di Azione Universiaria, idranti contro i volantini di CL, e ora questo)
Mi pare evidente, il fascismo sta a sinistra.
sabato 19 aprile 2008
Benedetto XVI, un Papa neocon?
Tratto da "Benedetto W. XVI" di Christian Rocca
---
Per Benedetto XVI difendere i diritti umani è “la strategia più efficace” non solo “per eliminare le disuguaglianze”, ma anche per “aumentare la sicurezza”.
Ha legittimato il diritto all’ingerenza della comunità internazionale “con i mezzi giuridici previsti nello Statuto dell’Onu e da altri strumenti internazionali”, sulla base del principio che “ogni stato ha il dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani, come pure dalle conseguenze delle crisi umanitarie, provocate sia dalla natura che dall’uomo”
Benedetto ha specificato che l’azione della comunità internazionale “non deve mai essere interpretata come un’imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità”. Al contrario, ha spiegato, “è l’indifferenza o la mancanza di intervento che recano un danno reale”.
----
Aggiungiamoci poi lo scritto " L' Occidente, l'Islam e i fondamenti della pace"(Vita e e Pensiero) del settembre 2004 , quando non era ancora Papa.
E otterremo un Papa neocon a tutti gli effetti.
"Quando il 5 giugno del 1944, iniziò lo sbarco delle truppe alleate nella Francia occupata dalla Wermacht, l'evento rappresentò per il mondo intero, compresa una gran parte dei tedeschi, un segnale di speranza: la speranza che presto in Europa sarebbero arrivate la pace e la libertà... Oggi noi siamo grati al fatto che questo sia avvenuto. E ad essere grati non sono soltanto i paesi occupati dalle truppe tedesche. Noi stessi i tedeschi siamo grati perché, con l'aiuto di quell'impegno, abbiamo recuperato la libertà e il diritto. Se mai si è verificato nella storia un bellum justum è qui che lo troviamo, nell'impegno degli Alleati, perché il loro intervento aveva come scopo il bene anche di coloro contro cui il Paese la guerra era condotta"
...
"Questa constatazione mi pare importante perché mostra, sulla base di un intervento storico, l'insostenibilità di un pacifismo assoluto. E ciò non ci esenta in alcun modo dal porci con molto rigore la domanda se oggi sia ancora possibile, e a quali condizioni, qualcosa di simile ad una guerra giusta, vale a dire un intervento militare, posto al servizio della pace e guidato dai suoi criteri morali, contro i regimi ingiusti"
...
"La pace e il diritto, la pace e la giustizia sono inseparabilmente connessi. Quando il diritto è distrutto, quando l'ingiustizia prende il potere, la pace è sempre minacciata ed è già, almeno in parte, compromessa"
Il terrorismo " è diventato con il tempo una sorta di nuova guerra mondiale: una guerra senza un fronte fisso, che può colpire ovunque e non conosce distinzione tra combattenti e popolazione civile"
"Cosa possiamo fare in questa situazione? Non è possibile venire a capo del terrore, cioè della forza opposta al diritto e separata dalla morale, con il solo mezzo della forza. Certamente la difesa del diritto può e deve, in alcuni casi, far ricorso ad una forza commisurata. Un pacifismo assoluto che neghi al diritto l'uso di qualunque mezzo coercitivo, si risolverebbe ad una capitolazione davanti all'iniquità, ne sanzionerebbe la presa del potere, e abbandonerebbe il mondo al diktat della violenza. Ma per evitare che la forza del diritto si trasformi essa stessa in iniquità, è necessario sottometterla a criteri rigorosi e riconoscibili tali da parte di tutti. Essa deve interrogarsi sulle cause del terrore, il quale spesso trova la sua scaturigine in una situazione di ingiustizia alla quale non vengono opposte misure efficaci"
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Per Benedetto XVI difendere i diritti umani è “la strategia più efficace” non solo “per eliminare le disuguaglianze”, ma anche per “aumentare la sicurezza”.
Ha legittimato il diritto all’ingerenza della comunità internazionale “con i mezzi giuridici previsti nello Statuto dell’Onu e da altri strumenti internazionali”, sulla base del principio che “ogni stato ha il dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani, come pure dalle conseguenze delle crisi umanitarie, provocate sia dalla natura che dall’uomo”
Benedetto ha specificato che l’azione della comunità internazionale “non deve mai essere interpretata come un’imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità”. Al contrario, ha spiegato, “è l’indifferenza o la mancanza di intervento che recano un danno reale”.
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Aggiungiamoci poi lo scritto " L' Occidente, l'Islam e i fondamenti della pace"(Vita e e Pensiero) del settembre 2004 , quando non era ancora Papa.
E otterremo un Papa neocon a tutti gli effetti.
"Quando il 5 giugno del 1944, iniziò lo sbarco delle truppe alleate nella Francia occupata dalla Wermacht, l'evento rappresentò per il mondo intero, compresa una gran parte dei tedeschi, un segnale di speranza: la speranza che presto in Europa sarebbero arrivate la pace e la libertà... Oggi noi siamo grati al fatto che questo sia avvenuto. E ad essere grati non sono soltanto i paesi occupati dalle truppe tedesche. Noi stessi i tedeschi siamo grati perché, con l'aiuto di quell'impegno, abbiamo recuperato la libertà e il diritto. Se mai si è verificato nella storia un bellum justum è qui che lo troviamo, nell'impegno degli Alleati, perché il loro intervento aveva come scopo il bene anche di coloro contro cui il Paese la guerra era condotta"
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"Questa constatazione mi pare importante perché mostra, sulla base di un intervento storico, l'insostenibilità di un pacifismo assoluto. E ciò non ci esenta in alcun modo dal porci con molto rigore la domanda se oggi sia ancora possibile, e a quali condizioni, qualcosa di simile ad una guerra giusta, vale a dire un intervento militare, posto al servizio della pace e guidato dai suoi criteri morali, contro i regimi ingiusti"
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"La pace e il diritto, la pace e la giustizia sono inseparabilmente connessi. Quando il diritto è distrutto, quando l'ingiustizia prende il potere, la pace è sempre minacciata ed è già, almeno in parte, compromessa"
Il terrorismo " è diventato con il tempo una sorta di nuova guerra mondiale: una guerra senza un fronte fisso, che può colpire ovunque e non conosce distinzione tra combattenti e popolazione civile"
"Cosa possiamo fare in questa situazione? Non è possibile venire a capo del terrore, cioè della forza opposta al diritto e separata dalla morale, con il solo mezzo della forza. Certamente la difesa del diritto può e deve, in alcuni casi, far ricorso ad una forza commisurata. Un pacifismo assoluto che neghi al diritto l'uso di qualunque mezzo coercitivo, si risolverebbe ad una capitolazione davanti all'iniquità, ne sanzionerebbe la presa del potere, e abbandonerebbe il mondo al diktat della violenza. Ma per evitare che la forza del diritto si trasformi essa stessa in iniquità, è necessario sottometterla a criteri rigorosi e riconoscibili tali da parte di tutti. Essa deve interrogarsi sulle cause del terrore, il quale spesso trova la sua scaturigine in una situazione di ingiustizia alla quale non vengono opposte misure efficaci"
mercoledì 9 aprile 2008
Ultimi giorni di campagna elettorale.
A molti questa campagna elettorale ha deluso. Forse non a torto.
Tuttavia bisogna considerare che veniamo da 19 mesi di un governo che non c'era.
E se c'era, dormiva. E se dormiva sognava un altra cosa.
La gente è stanca, il Paese e stanco, l'economia anche. Nulla di strano che anche la campagna elettorale ne risenta.
Gli ultimi giorni sono comunque quelli in cui si gioca il tutto per tutto.
Nel 2001 Berlusconi tirò fuori il contratto con gli Italiani, nel 2006 l'abolizione dell'ICI. Ha già preannunciato un secondo contratto, ma nessuno sa quale sarà la "bomba". Ne se ci sarà.
Ma conoscendo il personaggio, qualcosa dal cilindro la tirerà fuori.
Veniamo all'altro. Walter. Ha dimostrato una capacità copiativa che neanche una carta carbone, neanche un "Crtl+c.
Ha copiato Obama, Berlusconi, Capezzone, il mulino bianco, Topo Gigio e padre Pio.
Il tutto rigorosamente in salsa nuovista e "yes we can".
Tirerà fuori qualcosa anche lui?
I problemi sono due.
1) Non sarà l'ultimo a parlare nello studio di Porta a Porta.
2) Ormai ne ha sparate così tante che manca solo il paradiso e la felicità eterna. Una priorità del programma la giorno,poi, di fatto le annulla poiché se tutte le tematiche stanno al primo posto, non cambia nulla.
Chi vivrà vedrà, e manca davvero poco.
Per fortuna.
Tuttavia bisogna considerare che veniamo da 19 mesi di un governo che non c'era.
E se c'era, dormiva. E se dormiva sognava un altra cosa.
La gente è stanca, il Paese e stanco, l'economia anche. Nulla di strano che anche la campagna elettorale ne risenta.
Gli ultimi giorni sono comunque quelli in cui si gioca il tutto per tutto.
Nel 2001 Berlusconi tirò fuori il contratto con gli Italiani, nel 2006 l'abolizione dell'ICI. Ha già preannunciato un secondo contratto, ma nessuno sa quale sarà la "bomba". Ne se ci sarà.
Ma conoscendo il personaggio, qualcosa dal cilindro la tirerà fuori.
Veniamo all'altro. Walter. Ha dimostrato una capacità copiativa che neanche una carta carbone, neanche un "Crtl+c.
Ha copiato Obama, Berlusconi, Capezzone, il mulino bianco, Topo Gigio e padre Pio.
Il tutto rigorosamente in salsa nuovista e "yes we can".
Tirerà fuori qualcosa anche lui?
I problemi sono due.
1) Non sarà l'ultimo a parlare nello studio di Porta a Porta.
2) Ormai ne ha sparate così tante che manca solo il paradiso e la felicità eterna. Una priorità del programma la giorno,poi, di fatto le annulla poiché se tutte le tematiche stanno al primo posto, non cambia nulla.
Chi vivrà vedrà, e manca davvero poco.
Per fortuna.
venerdì 4 aprile 2008
Una considerazione sull'aborto
Tutti quelli favorevoli all'aborto sono già nati.
Ipocriti!
Ipocriti!
(parafrasato da Ronald Reagan, 22 settembre 1980)
sabato 23 febbraio 2008
Si può fare, si può anche copiare.Veltroni copia Zapatero o Prodi?
Veltroni copia Obama e Berlusconi, ma anche Zapatero.
Non solo quindi, Yes we can, e un oratoria immaginifica presa da Obama.
Non solo "meno tasse per tutti" e una mediaticità presa da Berlusconi.
Non solo vuole fare i circoli del Partito democratico (se proprio voleva fare associazioni simili , almeno non chiamarle circoli..)
Ma ha anche copiato la proposta di Zapatero, di nuovo spudoratamente.
Zapatero:
Veltroni:
Ma Veltroni, qualcosa di originale, di SUO, c'è l'ha? Oppure è tutto un copia-incolla?
Quando cita Kennedy, forse non sa che alla sua base non piace quello che ha fatto in Vietnam, e quello che ha tentato di fare a Cuba e in Medio Oriente. Quando parla di Obama, le sa le sue posizioni sull'Iran e sul Pakistan. Su quello è un vero "falco".
Ma a lui non interessa, interessa l'immagine e l'effetto mediatco, perchè "Si può fare" (tutto e il contrario di tutto) Radicali e giustizialisti, Bonino e Binetti.
Nessuno che gli dica No, you can't ?
Ricordo che berlsconi non ha paura di dire cose scomode, non ha avuto paura nel 1994 di dire apertamente di essere amico di Craxi, quando la maggioranza degli italiani lo voleva in prigione.
Veltroni no. E' fatto di pasta didò. Ce lo vedo bene in una pubblicità del mulino bianco.
Non solo quindi, Yes we can, e un oratoria immaginifica presa da Obama.
Non solo "meno tasse per tutti" e una mediaticità presa da Berlusconi.
Non solo vuole fare i circoli del Partito democratico (se proprio voleva fare associazioni simili , almeno non chiamarle circoli..)
Ma ha anche copiato la proposta di Zapatero, di nuovo spudoratamente.
Zapatero:
Madrid, 5 luglio 2007. Il Capo del Governo spagnolo, Josè Luis Rodríguez Zapatero, ha ufficializzato la decisione dell'esecutivo di offrire un bonus di 2500 euro ad ogni famiglia residente legalmente nel Paese che darà alla luce un figlio. L'incentivo, cumulabile per chi deciderà di dare alla luce più di un bambino, rientra in un programma nazionale di sostegno alla natalità che «sarà ulteriormente sviluppato nei prossimi anni».
Veltroni:
La dote, come ha spiegato Veltroni, partirà da un valore di 2500 euro annuo sul primo figlio «aumentando col numero dei figli secondo parametri di equivalenza e riducendosi regolarmente in funzione del reddito familiare ma in modo da migliorare i trattamenti anche per i redditi medi e medio-alti».
Ma qui veramente non si riesce a capire, se lui ha copiato Zapatero o Zapatero ha copiato... Prodi. Si perchè la proposta era anche di prodi del 2006
la proposta di Prodi di assegnare un bonus di 2500 euro ad ogni bambino da 0 a 3 anniIl punto è che sappiamo benissimo che fine ha fatto quella proposta. Carta straccia come tutto il programma.
Ma Veltroni, qualcosa di originale, di SUO, c'è l'ha? Oppure è tutto un copia-incolla?
Quando cita Kennedy, forse non sa che alla sua base non piace quello che ha fatto in Vietnam, e quello che ha tentato di fare a Cuba e in Medio Oriente. Quando parla di Obama, le sa le sue posizioni sull'Iran e sul Pakistan. Su quello è un vero "falco".
Ma a lui non interessa, interessa l'immagine e l'effetto mediatco, perchè "Si può fare" (tutto e il contrario di tutto) Radicali e giustizialisti, Bonino e Binetti.
Nessuno che gli dica No, you can't ?
Ricordo che berlsconi non ha paura di dire cose scomode, non ha avuto paura nel 1994 di dire apertamente di essere amico di Craxi, quando la maggioranza degli italiani lo voleva in prigione.
Veltroni no. E' fatto di pasta didò. Ce lo vedo bene in una pubblicità del mulino bianco.
lunedì 18 febbraio 2008
Lo schiavismo in Italia - 1
Esiste lo schiavismo in Italia?
Legalmente ovviamente no.
Di fatto si.
Non so i dati, le cifre, ma spesso dimentichiamo una cosa. Esistono migliaia di donne e bambini costretti in una condizione non dissimile da quella dello schiavo.
Esistono migliaia di donne, per lo più straniere costrette a vendere il proprio corpo. Lo abbiamo dimenticato? Possiamo accettarlo come una cosa endemica, naturale? La risposta non può essere che no. Cosa si fa per impedirlo? Sicuramente non abbastanza. I cittadini che vivono la loro quotidianità sono veramente più a conoscenza di questi fenomeni che le forze dell'ordine? Io non credo. Credo piuttosto che si sia rinunciato a perseguire lo sfruttamento della prostituzione per quello che è, schiavismo. E contro lo schiavismo bisogna "sguinzagliare" le forze dell'ordine in una intransigente caccia allo schiavista. Non sono ammessi compromessi.
Come debellare questo fenomeno? In Italia la legge Merlin rese i "bordelli" illegali, ma non di fatto la prostituzione. Lasciandola a metà strada fra il permesso e l'illegale. Ed è li che il mercato delle piccole e grandi mafie si è insediato. Ed è quello da sconfiggere. Anche se, supponiamo l'azione di polizia togliesse qualunque prostituzione dalle strade, questa verrebbe esercitata al chiuso e sarebbe più nascosta e imprendibile. Questo perchè ci sarà sempre una clientela disposta a pagare.
La soluzione è togliere il mercato alle mafie e legalizzare la prostituzione. Facendo di quelle donne che veramente vogliono esercitare questa "professione" delle imprenditrici di se stesse. Con tanto di partita IVA, bollo e controlli medici. Il caso dei Paesi Bassi è estremo, nessuno credo le vorrebbe addittura in vetrina, ma almeno legalizzate, si.
Legalmente ovviamente no.
Di fatto si.
Non so i dati, le cifre, ma spesso dimentichiamo una cosa. Esistono migliaia di donne e bambini costretti in una condizione non dissimile da quella dello schiavo.
Esistono migliaia di donne, per lo più straniere costrette a vendere il proprio corpo. Lo abbiamo dimenticato? Possiamo accettarlo come una cosa endemica, naturale? La risposta non può essere che no. Cosa si fa per impedirlo? Sicuramente non abbastanza. I cittadini che vivono la loro quotidianità sono veramente più a conoscenza di questi fenomeni che le forze dell'ordine? Io non credo. Credo piuttosto che si sia rinunciato a perseguire lo sfruttamento della prostituzione per quello che è, schiavismo. E contro lo schiavismo bisogna "sguinzagliare" le forze dell'ordine in una intransigente caccia allo schiavista. Non sono ammessi compromessi.
Come debellare questo fenomeno? In Italia la legge Merlin rese i "bordelli" illegali, ma non di fatto la prostituzione. Lasciandola a metà strada fra il permesso e l'illegale. Ed è li che il mercato delle piccole e grandi mafie si è insediato. Ed è quello da sconfiggere. Anche se, supponiamo l'azione di polizia togliesse qualunque prostituzione dalle strade, questa verrebbe esercitata al chiuso e sarebbe più nascosta e imprendibile. Questo perchè ci sarà sempre una clientela disposta a pagare.
La soluzione è togliere il mercato alle mafie e legalizzare la prostituzione. Facendo di quelle donne che veramente vogliono esercitare questa "professione" delle imprenditrici di se stesse. Con tanto di partita IVA, bollo e controlli medici. Il caso dei Paesi Bassi è estremo, nessuno credo le vorrebbe addittura in vetrina, ma almeno legalizzate, si.
giovedì 17 gennaio 2008
Fascisti rossi vs libera espressione alla Statale , Milano
Non se ne vedevano dagli anni '20. Almeno allora erano in divisa. Vedevi nero e capivi chi erano.
Ora no, sono di tutti i colori, talvolta come bandiera hanno l'arcobaleno. Ma generalmente sono "rossi". Si, avete capito, sto parlando dei fascisti. Quella gentaglia intollerante, quelli che hanno paura dell'espressione del pensiero altrui. Si, proprio paura, così tanta che tentano sempre di disturbalo ogni volta che possono.
Università Statale, Milano - Mattino.
Quelli di CL sono proprio scatenati, quella censura sul Papa non l'hanno proprio mandata giù. Per protesta, e soprattutto per far conoscere quali terribili cose avrebbe detto Benedetto XVI, decidono di volantinarne il contenuto.
Orrore orrore, quali cose, inquisitoriali.
Si parla della verità, di che cos'è, come la si riconosce, si cita Socrate, Aristotele, gente che con la "Sapienza" non ha proprio a che fare. Parla del tema della ragione. Parla e ritorna più volte del perché il Papa parla in una università.
Quale scandalo.
E veniamo ai fascisti rossi. Essi, proprio perché le loro povere menti non riescono a sopportare un opinione diversa, hanno l'idea di allagare con idranti l'atrio dove sono esposti i cartelloni riguardante la faccenda del Papa e dove avvengono i volantinaggi.
Quale incredibile idiozia. Un gesto talmente infantile, da credere che non siano universitari, ma bambinetti delle elementari cresciuti un po' troppo. Colpa degli omogenizzati.
Laicità vuol dire "garantire incondizionatamente la propria libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico, rispetto a chi, invece, ritiene di dover conciliare o sottomettere la sua libertà all'autorità di un'ideologia o di un credo religioso"
Che Laicità è impedire di esprimere le opinioni, siano del Papa o di ragazzi di CL?
Non so più cosa dire perché mi pare di aver detto l'essenziale.
Ci sarà sempre una piazzale Loreto. Non in senso fisico, per carità...
In senso culturale, quello si.
P.S.
Fuori dall'università ignaro di tutto c'era un tipo con un telecamera che riprendeva tutto divertito, con la gente sghignazzante dietro, l'attacco di manifesti deridenti Papa benedetto XVI.
La cosa in se non era neanche così male. Si faceva notare sotto la scritta "L'impero colpisce ancora" la somiglianza tra Ratzinger e l'imperatore Palpatine di Guerre Stellari.
Io, che né cattolico, né credente non sono toccato religiosamente dalla cosa, mi chiedo, "ma deridere qualcuno al quale si impedisce di parlare, non è segno di vigliaccheria?" Il Papa non è considerato dai cattolici il vicario di Cristo? Non è una cosa da poco. Provatelo a fare con Maometto. Non lo fate? Forse perché temete un taglio da lobo a lobo? E allora siete persone proprio misere.
Ora no, sono di tutti i colori, talvolta come bandiera hanno l'arcobaleno. Ma generalmente sono "rossi". Si, avete capito, sto parlando dei fascisti. Quella gentaglia intollerante, quelli che hanno paura dell'espressione del pensiero altrui. Si, proprio paura, così tanta che tentano sempre di disturbalo ogni volta che possono.
Università Statale, Milano - Mattino.
Quelli di CL sono proprio scatenati, quella censura sul Papa non l'hanno proprio mandata giù. Per protesta, e soprattutto per far conoscere quali terribili cose avrebbe detto Benedetto XVI, decidono di volantinarne il contenuto.
Orrore orrore, quali cose, inquisitoriali.
Si parla della verità, di che cos'è, come la si riconosce, si cita Socrate, Aristotele, gente che con la "Sapienza" non ha proprio a che fare. Parla del tema della ragione. Parla e ritorna più volte del perché il Papa parla in una università.
Quale scandalo.
E veniamo ai fascisti rossi. Essi, proprio perché le loro povere menti non riescono a sopportare un opinione diversa, hanno l'idea di allagare con idranti l'atrio dove sono esposti i cartelloni riguardante la faccenda del Papa e dove avvengono i volantinaggi.
Quale incredibile idiozia. Un gesto talmente infantile, da credere che non siano universitari, ma bambinetti delle elementari cresciuti un po' troppo. Colpa degli omogenizzati.
Laicità vuol dire "garantire incondizionatamente la propria libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico, rispetto a chi, invece, ritiene di dover conciliare o sottomettere la sua libertà all'autorità di un'ideologia o di un credo religioso"
Che Laicità è impedire di esprimere le opinioni, siano del Papa o di ragazzi di CL?
Non so più cosa dire perché mi pare di aver detto l'essenziale.
Ci sarà sempre una piazzale Loreto. Non in senso fisico, per carità...
In senso culturale, quello si.
P.S.
Fuori dall'università ignaro di tutto c'era un tipo con un telecamera che riprendeva tutto divertito, con la gente sghignazzante dietro, l'attacco di manifesti deridenti Papa benedetto XVI.
La cosa in se non era neanche così male. Si faceva notare sotto la scritta "L'impero colpisce ancora" la somiglianza tra Ratzinger e l'imperatore Palpatine di Guerre Stellari.
Io, che né cattolico, né credente non sono toccato religiosamente dalla cosa, mi chiedo, "ma deridere qualcuno al quale si impedisce di parlare, non è segno di vigliaccheria?" Il Papa non è considerato dai cattolici il vicario di Cristo? Non è una cosa da poco. Provatelo a fare con Maometto. Non lo fate? Forse perché temete un taglio da lobo a lobo? E allora siete persone proprio misere.
mercoledì 16 gennaio 2008
Puntata di matrix sui rifiuti MEMORABILE
Entro 24 ore sarà risolto tutto , diceva il governo il 7 gennaio.
La puntata di oggi di Matrix era da vedere. Sarà tra un po' disponibile qui
Sconvolgente.
Di Pietro un po' mi ha fatto compassione. Ha detto delle cose giuste, per carità. Cose che non mi sarei mai aspettato da un esponente del governo. Ma lui nel governo c'è, sembra non esserci quasi un anno fa sono state dette esattamente le stesse cose. Cosa è successo? Nulla.
Di Pietro non solo ha ribadito, stra-ribadito la totaleinefficienza e incompetenza di Bassolino,ha detto di aver propostola sfiducia a Bassolino. Anche un anno fa. Dice che ci vogliono le firme di 7 consiglieri regionali. Ad oggi pare che non ce ne sia neanche una. E, prosegue Di Pietro si che ci sono 3 dell'Italia dei Valori in quel consiglio. Non è riuscito a far firmare neanche uno del suo stesso partito. Pazzesco.
Ad un certo punto, dopo i servizi mi è sembrato quasi sull'orlo del pianto, giuro. Aveva gli occhi rossi, umidi e la voce tremolante e acuta. Cioè più del solito.
Una cosa certo mi ha fatto sobbalzare, un dato. In campania le persone che a vario titolo si occupano di spazzatura sono 1 ogni 400, la media nazionale è 1 ogni 9000 .
Perchè a Napoli e dintorni si e ovunque no?
Un azienda vicino Napoli che ricicla bottiglie di plastica le compra dalle regioni vicine, li non si trovano.
Lo si sa, la camorra, unita ad una classe direngente che non riesce a fare niente. A sinistra perchè la governa la regione e a destra perchè non riesce a governare.
Cosa succederà alle prossime elezioni regionali? Verrà di nuovo eletto con oltre il 60% dei voti?
Non aggiungo nient'altro. Chi vuole capire capisca.
-----------
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martedì 11 dicembre 2007
Attentati ad Algeri e "torture" della Cia , una riflessione
Due cose mi hanno colpito oggi, gli infami attentati ad Algeri e la polemica sull'ex ufficiale della Cia che giustifica un metodo definito di tortura per far parlare i terroristi.
Veniamo al primo.
Algeri, due quartieri nel sangue nel giro di pochi minuti. Il primo, un autobomba su uno scuolabus, il secondo un kamikaze davanti alla sede dell’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati. Tipico. Prima strage più infame, verso i più innocenti e poi contro un simbolo di pace e speranza.
Gli attentati che contano più di 60 vittime sono avvenuti poco dopo uno scontro armato dove hanno perso la vita quattro poliziotti, non sono ancora stati rivendicati. Ma la mano è molto probabilmente quella di Al-Qaida. Il numero 11 del mese salta lampante all'occhio, 11 settembre 2001, New York, 11 marzo 2004 Madrid, 11 luglio 2006 Bombay, e ancora ad Algeri 11 aprile dell'anno scorso.
Un richiamo all'assedio di Vienna l'11 settembre 1683 mise definitivamente la parola fine all'espansione islamica in Europa? Secondo gli ideologi del terrore, questa è la prosecuzione della lotta contro gli infedeli e gli eterodossi?
Veniamo alla seconda notizia.
Personalmente sono contro la tortura, e certamente in casi normali, tali metodi sarebbero da appellarsi alla corte dei diritti umani. Ora io non so le specifiche dei casi, ma quello descritto, il Water-boarding (tenere la testa del detenuto avvolta in un asciugamano sott'acqua) sottoposto ad Abu Zubayda ha permesso secondo l'ufficiale della Cia di prevenire altri attacchi e di avere notizie utili per la cattura di altri terroristi.
Stendiamo un velo pietoso su quelli che non vedono le torture sistematiche e ben più brutali dei paesi mediorientali (1) e non democratici di vario genere. Per non parlare della fabbrica di torture e teste tagliate che è Al-Qaida.
Veniamo a noi che su quelle cose non tacciamo. Un tribunale sicuramente condannerebbe questi metodi "poco ortodossi", ma se questo è il solo metodo per sventare attentati e salvare innocenti vite umane, bè come posso seriamente oppormi? Chi di noi non vi ricorrebbe se potesse sventare un attentato nel suo paese o addirittura nella sua città? E solo perchè avvengono in "luoghi lontani" bisogna rispettare l'etichetta in nome del regolamento?
Non stiamo parlando di mutilazioni, pestaggi o danni permanenti. Stiamo parlando di maltrattamenti (a scopo psicologico) e di un grosso spavento.
La guerra è guerra e il lusso del rispetto delle regole convenzionali è spesso troppo alto.
(1) Fra l'altro i detenuti di guantanamo si appellano alle corti dei diritti umani per restare là e non tornare nelle loro patrie galere dove verrebbero torturati.
----Aggiornamento----
Al-Qaeda rivendica attentato all'Onu
Come dice giustamente Aribandus, non ce ne era bisogno.
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domenica 18 novembre 2007
Riflessioni sulla crisi attuale.
La finanziaria dell'anno scorso ha fatto tanto schifo che si è persino parlato di abolirla e tornare alla situazione precedente.
Si è parlato di crisi della politica, quando la sola crisi è quella che ha governo sin dal primo giorno, anzi prima, già la maggioranza a parlamento insediato faceva i giochini sul nome del futuro presidente della camera. Non è una maggioranza, non si può attribuirle nessun aggettivo positivo: è una non minoranza.
La finanziaria di quest'anno non riduce le tasse, le spende. E basta.
Il problema è, una volta caduto (definitivamente) il governo, quanto tempo ci vorrà per riparare a tutti i suoi danni?
Ma non basta tornare al governo, ci si deve tornare con una politica nuova, con proposte nuove (qualcuno lo ha già detto e io lo condivido: tornare allo spirito del '94).
Le elezioni non le abbiamo perse per i 25.000 voti, le abbiamo perse (anche) perchè non abbiamo detto nulla di nuovo, Berlusconi ha semplicemente detto, continueremo a svolgere il programma precedente. E questo significa accontentarsi. Accontentarsi di un programma vecchio di 5 anni. Uno stupendo programma. Ma non è solo la gente a volere qualcosa di nuovo, è il Paese ad averne bisogno.
Sul sito di Forza Italia prima delle elezioni c'era una stupenda ed esauriente documentazione su quello che aveva fatto il governo, ma ben poco su quello che si sarebbe apprestato a fare.
E anche adesso le proposte non è che fioccano.
Stride il paragone con il Berlusconi del 2001 che aveva moltissime idee nuove.
Il governo Prodi, non è che sta avendo una crisi, E' una crisi.
Se c'è una cosa che ha fato questo governo veramente bene è FOTTERE il futuro dei cittadini italiani in nome di un tranquillo e pacifico (per il governo) presente.
Si continua a parlare di crisi. Crisi dell'economia. Crisi della politica. Crisi dell'Italia. Crisi della civiltà occidentale. L'unico modo certo per favorire (e creare) una crisi è essere profondamente convinti che non si possa fare nient'altro. E' la passività. La rinuncia all'azione. L'accettazione delle cose che non vanno.
Io non so bene spiegarlo, ma tutto questo sembra saltato fuori con il governo Prodi.
La (supposta) crisi della civiltà occidentale ovviamente no. Però sono i Prodi di questo mondo che l'hanno alimentata, e forse creata.
Speriamo Bene.
Si è parlato di crisi della politica, quando la sola crisi è quella che ha governo sin dal primo giorno, anzi prima, già la maggioranza a parlamento insediato faceva i giochini sul nome del futuro presidente della camera. Non è una maggioranza, non si può attribuirle nessun aggettivo positivo: è una non minoranza.
La finanziaria di quest'anno non riduce le tasse, le spende. E basta.
Il problema è, una volta caduto (definitivamente) il governo, quanto tempo ci vorrà per riparare a tutti i suoi danni?
Ma non basta tornare al governo, ci si deve tornare con una politica nuova, con proposte nuove (qualcuno lo ha già detto e io lo condivido: tornare allo spirito del '94).
Le elezioni non le abbiamo perse per i 25.000 voti, le abbiamo perse (anche) perchè non abbiamo detto nulla di nuovo, Berlusconi ha semplicemente detto, continueremo a svolgere il programma precedente. E questo significa accontentarsi. Accontentarsi di un programma vecchio di 5 anni. Uno stupendo programma. Ma non è solo la gente a volere qualcosa di nuovo, è il Paese ad averne bisogno.
Sul sito di Forza Italia prima delle elezioni c'era una stupenda ed esauriente documentazione su quello che aveva fatto il governo, ma ben poco su quello che si sarebbe apprestato a fare.
E anche adesso le proposte non è che fioccano.
Stride il paragone con il Berlusconi del 2001 che aveva moltissime idee nuove.
Il governo Prodi, non è che sta avendo una crisi, E' una crisi.
Se c'è una cosa che ha fato questo governo veramente bene è FOTTERE il futuro dei cittadini italiani in nome di un tranquillo e pacifico (per il governo) presente.
Si continua a parlare di crisi. Crisi dell'economia. Crisi della politica. Crisi dell'Italia. Crisi della civiltà occidentale. L'unico modo certo per favorire (e creare) una crisi è essere profondamente convinti che non si possa fare nient'altro. E' la passività. La rinuncia all'azione. L'accettazione delle cose che non vanno.
Io non so bene spiegarlo, ma tutto questo sembra saltato fuori con il governo Prodi.
La (supposta) crisi della civiltà occidentale ovviamente no. Però sono i Prodi di questo mondo che l'hanno alimentata, e forse creata.
Speriamo Bene.
martedì 18 settembre 2007
Ritornano i nazisti?
A proposito del Movimento dei Lavoratori nazionalista e socialista.
A guardare il nome è uguale allo NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori), l'originale, per intendersi. E le parole sembrano disposte per rimarcarlo.
Non sembra neanche che si siano preoccupati di nasconderlo. I passato gruppi neofascisti messi fuori legge per razzismo avevano nomi tipo "Base autonoma", "Meridiano zero", "L'uomo libero".
E quelli erano neofascisti, non neonazisti.
La cosa più preoccupante è che sembrerebbe un movimento che agiva alla luce del sole, non clandestino. Alcuni appartenenti a questo moviment erano stati eletti nel 2004 in alcune liste civiche.
Non sembra che ci siano all'attivo violenze, anche questo fa risaltare questo gruppo rispetto ad un "semplice" gruppo di naziskin, gente dedita alla pura e semplice violenza.
Questo è molto più grave, si tratta di politica. Lucida e consapevole azione politica.
Ideologicamente
E' vero è un gruppuscolo, formato da poche decine di persone, ma è forse indice di quanto adesso lo stato sia debole nei confronti dell'apologia di razzismo e di terrorismo. Perchè in fondo sono due facce della stessa medaglia, il limite entro il quale si può agire politicamente può essere violato impunemente?
E' ora che lo Stato faccia sentire la sua forza, sia nei confronti di questi idioti che degli apologeti del terrorismo.
Entrambi predicatori d'odio.
A guardare il nome è uguale allo NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori), l'originale, per intendersi. E le parole sembrano disposte per rimarcarlo.
Non sembra neanche che si siano preoccupati di nasconderlo. I passato gruppi neofascisti messi fuori legge per razzismo avevano nomi tipo "Base autonoma", "Meridiano zero", "L'uomo libero".
E quelli erano neofascisti, non neonazisti.
La cosa più preoccupante è che sembrerebbe un movimento che agiva alla luce del sole, non clandestino. Alcuni appartenenti a questo moviment erano stati eletti nel 2004 in alcune liste civiche.
Non sembra che ci siano all'attivo violenze, anche questo fa risaltare questo gruppo rispetto ad un "semplice" gruppo di naziskin, gente dedita alla pura e semplice violenza.
Questo è molto più grave, si tratta di politica. Lucida e consapevole azione politica.
Ideologicamente
E' vero è un gruppuscolo, formato da poche decine di persone, ma è forse indice di quanto adesso lo stato sia debole nei confronti dell'apologia di razzismo e di terrorismo. Perchè in fondo sono due facce della stessa medaglia, il limite entro il quale si può agire politicamente può essere violato impunemente?
E' ora che lo Stato faccia sentire la sua forza, sia nei confronti di questi idioti che degli apologeti del terrorismo.
Entrambi predicatori d'odio.
giovedì 6 settembre 2007
Guerra al terrore senza se e senza ma.
Evocare la guerra è un concetto forte. Un concetto talmente forte da essere inaccettabile.
Il problema è che l'alternativa non è la pace, l'alternativa è la sottomissione, la morte morale e forse fisica.
E questo nessun paese civile può accettarlo.
Di solito si cerca la pace con il proprio nemico, ma quando il nemico è permeato da un ideologia totalitaria questo risulta impossibile.
Se l'odio rivolto verso la civiltà occidentale, America e Israele in primis, è un odio irrazionale, indipendente da qualsiasi altro fattore, ma che si nasconde dietro alla tenace volontà di esistere e difendersi, allora una pace non sarà possibile. E non per colpa nostra; quando annunciano con enfasi religiosa che la conquista del mondo è solo un processo interrotto da Poiters, Lepanto o Vienna, annunciano una continuità con "l'imperialismo islamico" medioevale.
Per essi il concetto di tregua non è come per noi il primo passo verso la pace, ma una subdola e paziente strategia verso la vittoria finale.
Forse, anzi probabilmente, per gli ideologi del terrore questi secoli di storia e di evoluzione della civiltà sono stati una paziente attesa del momento propizio, per continuare l'espansione verso "l'islam mondiale".
E' un movimento lento, ma che affonda le sue radici ben prima d'Israele e del supposto "Imperialismo Americano".
Quando Hamas propone una tregua ventennale, che poi neanche rispetta, lo fa nella convinzione che dopo sarà più forte e potrà vincere più facilmente.
Hamas fa parte della Fratellanza Musulmana, il movimento estremista fondato nel 1928, dopo la caduta dell'Impero Ottomano, che causò una sorta di trauma e fece riemergere il fondamentalismo.
Il motto Hamas è "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il jihad è la nostra via. Morire nella via di Allah è la nostra suprema speranza".
Ha compiuto e compie innumerevoli attentati terroristici, l'obiettivo principale sono i civili inermi nei luoghi dove si svolge la vita quotidiana , strade, mercati, discoteche e autobus.
Riceve finanziamenti, supporti materiali e morali dall'Iran.
Nonostante ciò riusciamo neanche considerarlo come un vero pericolo.
Il fondamentalismo terrorista islamico si presenta sotto innumerevoli forme, più o meno esplicitamente terroristiche, più o meno clandestine, e come l'idra le teste che tagliamo ricrescono e spesso non sappiamo neppure dove sono.
La prima guerra da vincere è la guerra culturale.
L'Occidente, e in particolare l'Europa, non riesce più a concepire il concetto di difesa.
Difendersi dagli attacchi e prevenirli, viene quasi considerato un aggressione.
Almeno è così che i media, o certi media li presentano.
Mostrano la reazione nascondendo l'aggressione. E non so quando intenzionalmente, è un male serio, un cancro che corrode l'Occidente dall'interno.
La violenza è l'ultima risorsa degli incapaci, ma non ricorrervi quando è veramente necessario per la propria difesa è da stupidi.
L'Europa non è riuscita a dare una risposta ad Hitler, lasciandolo agire indisturbato fino a che non era più possibile far altrimenti.
Questo, credo sia da ricondurre alla I guerra mondiale, dove la difesa della Serbia e del Belgio scatenò la più grande carneficina fino ad allora vista.
E da questo trauma non si è più ripresa.
E' l'ora dell'assunzione delle responsabilità. Una guerra costa, non solo economicamente, ma deve essere presa in considerazione l'eventualità del costo umano. E fino a che avremo che fare con assassini che utilizzano scudi umani, anche con vittime civili.
Occorre decisione. Più che falsi compromessi e finti dialoghi ci serve fiducia in noi stessi, nella sostanziale bontà della democrazia e della civiltà occidentale.
Il problema è che l'alternativa non è la pace, l'alternativa è la sottomissione, la morte morale e forse fisica.
E questo nessun paese civile può accettarlo.
Di solito si cerca la pace con il proprio nemico, ma quando il nemico è permeato da un ideologia totalitaria questo risulta impossibile.
Se l'odio rivolto verso la civiltà occidentale, America e Israele in primis, è un odio irrazionale, indipendente da qualsiasi altro fattore, ma che si nasconde dietro alla tenace volontà di esistere e difendersi, allora una pace non sarà possibile. E non per colpa nostra; quando annunciano con enfasi religiosa che la conquista del mondo è solo un processo interrotto da Poiters, Lepanto o Vienna, annunciano una continuità con "l'imperialismo islamico" medioevale.
Per essi il concetto di tregua non è come per noi il primo passo verso la pace, ma una subdola e paziente strategia verso la vittoria finale.
Forse, anzi probabilmente, per gli ideologi del terrore questi secoli di storia e di evoluzione della civiltà sono stati una paziente attesa del momento propizio, per continuare l'espansione verso "l'islam mondiale".
E' un movimento lento, ma che affonda le sue radici ben prima d'Israele e del supposto "Imperialismo Americano".
Quando Hamas propone una tregua ventennale, che poi neanche rispetta, lo fa nella convinzione che dopo sarà più forte e potrà vincere più facilmente.
Hamas fa parte della Fratellanza Musulmana, il movimento estremista fondato nel 1928, dopo la caduta dell'Impero Ottomano, che causò una sorta di trauma e fece riemergere il fondamentalismo.
Il motto Hamas è "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il jihad è la nostra via. Morire nella via di Allah è la nostra suprema speranza".
Ha compiuto e compie innumerevoli attentati terroristici, l'obiettivo principale sono i civili inermi nei luoghi dove si svolge la vita quotidiana , strade, mercati, discoteche e autobus.
Riceve finanziamenti, supporti materiali e morali dall'Iran.
Nonostante ciò riusciamo neanche considerarlo come un vero pericolo.
Il fondamentalismo terrorista islamico si presenta sotto innumerevoli forme, più o meno esplicitamente terroristiche, più o meno clandestine, e come l'idra le teste che tagliamo ricrescono e spesso non sappiamo neppure dove sono.
La prima guerra da vincere è la guerra culturale.
L'Occidente, e in particolare l'Europa, non riesce più a concepire il concetto di difesa.
Difendersi dagli attacchi e prevenirli, viene quasi considerato un aggressione.
Almeno è così che i media, o certi media li presentano.
Mostrano la reazione nascondendo l'aggressione. E non so quando intenzionalmente, è un male serio, un cancro che corrode l'Occidente dall'interno.
La violenza è l'ultima risorsa degli incapaci, ma non ricorrervi quando è veramente necessario per la propria difesa è da stupidi.
L'Europa non è riuscita a dare una risposta ad Hitler, lasciandolo agire indisturbato fino a che non era più possibile far altrimenti.
Questo, credo sia da ricondurre alla I guerra mondiale, dove la difesa della Serbia e del Belgio scatenò la più grande carneficina fino ad allora vista.
E da questo trauma non si è più ripresa.
E' l'ora dell'assunzione delle responsabilità. Una guerra costa, non solo economicamente, ma deve essere presa in considerazione l'eventualità del costo umano. E fino a che avremo che fare con assassini che utilizzano scudi umani, anche con vittime civili.
Occorre decisione. Più che falsi compromessi e finti dialoghi ci serve fiducia in noi stessi, nella sostanziale bontà della democrazia e della civiltà occidentale.
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sabato 7 luglio 2007
Ormai è diventata una gara chi riesce a ingoiare più schifezze.
Ormai è diventata una gara chi riesce a ingoiare più schifezze.
E non è certo un bello spettacolo.
Riuscirà il centro a sopportare le tensioni estremiste o sarà l'estrema sinistra ad accettare il centrismo?
Il centro della coalizione di (mal)governo dice che non accetterà una diversa politica sulle pensioni. Di conseguenza l'estrema sinistra per restare attaccata alla poltrona, e per non fare tornare Lui (Berlusconi) dovrà accettare il dikatat del centro, si certo, farà un po' di scena, ma appunto, di scena si tratterà. Diranno che si gioca sulla pelle dei lavoratori, magari manifesteranno pure, ma se ci fosse la fiducia, voterebbero anche delle privatizzazioni. Come fa notare Cossiga, l'unica cosa possibile è che l'estrema faccia cadere il governo sulla politica estera. L'unica cosa che non può accettare. Per il resto è vero che l'azione di governo è pesantemente influenzata verso sinistra, ma finora quello che nei momenti cruciali chi ha posto le condizioni è il centro. Hanno obbligato l'estrema sinistra ha votare i rifinanziamenti e ad accettare l'accantonamento dei DICO. Certo, per restare in sella anche il centro a dovuto ingoiare fango, ma il centro è duttile, si sa adattare, quasi a qualsiasi cosa. Finora non c'è storia, l'estrema ha quattro dita di peli nello stomaco. Potrebbe persino vincere una gara a chi mangia più panini, magari pure di Mc Donalds.
Ne consegue che è molto più attaccata al potere. Molto più opportunista.
Le ipotesi sono due, cedimento a centro, o abbandono a sinistra.
E per ora l'unica che perde è l'Italia, almeno la sua dignità.
Non durerà 5 anni, questo è certo. Molto dipenderà dall'andanmento della guerra al terrorismo. E credo che gli avvenimenti che porterebero alla caduta del governo non sono molto auspicabili.
Speriamo quindi in un cedimento al centro.
E non è certo un bello spettacolo.
Riuscirà il centro a sopportare le tensioni estremiste o sarà l'estrema sinistra ad accettare il centrismo?
Il centro della coalizione di (mal)governo dice che non accetterà una diversa politica sulle pensioni. Di conseguenza l'estrema sinistra per restare attaccata alla poltrona, e per non fare tornare Lui (Berlusconi) dovrà accettare il dikatat del centro, si certo, farà un po' di scena, ma appunto, di scena si tratterà. Diranno che si gioca sulla pelle dei lavoratori, magari manifesteranno pure, ma se ci fosse la fiducia, voterebbero anche delle privatizzazioni. Come fa notare Cossiga, l'unica cosa possibile è che l'estrema faccia cadere il governo sulla politica estera. L'unica cosa che non può accettare. Per il resto è vero che l'azione di governo è pesantemente influenzata verso sinistra, ma finora quello che nei momenti cruciali chi ha posto le condizioni è il centro. Hanno obbligato l'estrema sinistra ha votare i rifinanziamenti e ad accettare l'accantonamento dei DICO. Certo, per restare in sella anche il centro a dovuto ingoiare fango, ma il centro è duttile, si sa adattare, quasi a qualsiasi cosa. Finora non c'è storia, l'estrema ha quattro dita di peli nello stomaco. Potrebbe persino vincere una gara a chi mangia più panini, magari pure di Mc Donalds.
Ne consegue che è molto più attaccata al potere. Molto più opportunista.
Le ipotesi sono due, cedimento a centro, o abbandono a sinistra.
E per ora l'unica che perde è l'Italia, almeno la sua dignità.
Non durerà 5 anni, questo è certo. Molto dipenderà dall'andanmento della guerra al terrorismo. E credo che gli avvenimenti che porterebero alla caduta del governo non sono molto auspicabili.
Speriamo quindi in un cedimento al centro.
lunedì 2 luglio 2007
Quando il terrorista è un neurologo.
Uno degli organizzatori degli attentati nel Regno Unito era un neurologo.
Una considerazione che spiazza ulteriormente dopo quella dei cittadini Britannici che si fecero saltare in aria a Londra. Pazienza se erano cittadini, colpa di una politica permissiva, pensa l'Occidentale che vuole rassicurarsi, erano sicuramente degli emarginati, gente fragile che si è fatta dare il lavaggio del cervello. Brutte compagnie.
Ma la notizia che un neurologo e un altro medico siano dietro agli attentati che avrebbero dovuto procurare una strage più vasta possibile, è sconvolgente.
Non fa altro che confermare la matrice ideologica totalitaria che sta dietro a tutto ciò.
Fa il paio con il simpatico, buon padre di famiglia, amante della cultura e delle arti, ma nazista sterminatore.
Fin che non ci confronteremo con questa ideologia dellla morte non riusciremo a venire a capo di niente. Chissà se le sinistre idelogiche riusciranno a correlare questi casi con il degrado (colpa dell'Occidente capitalista) e l'occupazione (colpa di Israele imperialista). Voglio proprio vedere.
Non sono semplicemente luridi assassini. Allo stesso modo del nazismo c'è dietro un idelogia, per loro affascinante, (altrimenti non si spiegherebbe il suo successo) che mira a costruire un mondo migliore (PER LORO PERO'...) ed avviarlo verso l'apocalisse, ovvero il mondo intero dovrà essere musulmano alla loro maniera. Non lo fanno perchè gli piace, ma perchè lo ritengono necessario.
Basta leggere la lettera del Mullah Omar, la considerano una guerra legittima e giusta.
E vogliono vincerla.
E noi glie lo impediremo.
Una considerazione che spiazza ulteriormente dopo quella dei cittadini Britannici che si fecero saltare in aria a Londra. Pazienza se erano cittadini, colpa di una politica permissiva, pensa l'Occidentale che vuole rassicurarsi, erano sicuramente degli emarginati, gente fragile che si è fatta dare il lavaggio del cervello. Brutte compagnie.
Ma la notizia che un neurologo e un altro medico siano dietro agli attentati che avrebbero dovuto procurare una strage più vasta possibile, è sconvolgente.
Non fa altro che confermare la matrice ideologica totalitaria che sta dietro a tutto ciò.
Fa il paio con il simpatico, buon padre di famiglia, amante della cultura e delle arti, ma nazista sterminatore.
Fin che non ci confronteremo con questa ideologia dellla morte non riusciremo a venire a capo di niente. Chissà se le sinistre idelogiche riusciranno a correlare questi casi con il degrado (colpa dell'Occidente capitalista) e l'occupazione (colpa di Israele imperialista). Voglio proprio vedere.
Non sono semplicemente luridi assassini. Allo stesso modo del nazismo c'è dietro un idelogia, per loro affascinante, (altrimenti non si spiegherebbe il suo successo) che mira a costruire un mondo migliore (PER LORO PERO'...) ed avviarlo verso l'apocalisse, ovvero il mondo intero dovrà essere musulmano alla loro maniera. Non lo fanno perchè gli piace, ma perchè lo ritengono necessario.
Basta leggere la lettera del Mullah Omar, la considerano una guerra legittima e giusta.
E vogliono vincerla.
E noi glie lo impediremo.
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martedì 26 giugno 2007
Per un complottista questa sarebbe una prova
del fatto che l'Uomo non è mai andato sulla Luna.
Come potrebbe aver fatto la foto sulla Luna se era il primo uomo a scendere?
A parte gli scherzi, questo la dice lunga sull'irrazionalità dei complottisti.
Ovviamente le motivazioni erano più complesse.
Ma trovavano sfogo in un solo concetto, "Gli USA sono cattivi"
Si doveva distogliere lo sguardo dalla guerra del Vietnam, si doveva dimostrare ai Sovietici di essere tecnologicamente più avanzati ecc. ecc.
Insomma ce ne sarebbero così tante da poter convincere qualcuno che 1) pensa che l'america sia cattiva 2) e non ragiona in modo razionale.
Con il metodo dei complottisti (di qualunque genere) si può dimostrare qualsiasi cosa.
Si parte da dei frammenti, in gran parte sbagliati, per arrivare alla loro verità.
Il collante è uno solo: l' America è cattiva.
Di questo passo si potrebbe arrivare a dire che Cristoforo Colombo fa parte di un complotto per dominare il mondo.
Parecchia gente crede al complotto sull' 11 settembre, soprattutto giovani.
L'unico modo per dimostrare una cosa è il procedimento giuridico. 1) il movente (sensato e normale) 2) le prove 3) dimostrare al di fuori di ogni ragionevole dubbio.
Altrimenti è facile dire "l'acciaio fonde a 1300°, la temperatura invece non poteva superare i 1000° " Come se se a 1000° l'acciaio rimanesse perfettamente solido come a temperatura ambiente.
Provate a scaldare con un accendino un filo di ferro, prima di fondere (gocciolare cioè) subisce parecchie trasformazioni. I fatti sono moltissimi,e io non ne ho le conoscenze tecniche, ma per chi volesse farsi un idea guardi qui.
http://www.attivissimo.net/11settembre/index-datidibase.htm
http://www.attivissimo.net/11settembre/index.htm#elenco-indagini
http://www.attivissimo.net/11settembre/index-complottisti.htm
http://sulterrorismo.splinder.com/tag/11_settembre
http://nuke.crono911.org/
http://undicisettembre.blogspot.com/
Come potrebbe aver fatto la foto sulla Luna se era il primo uomo a scendere?
A parte gli scherzi, questo la dice lunga sull'irrazionalità dei complottisti.
Ovviamente le motivazioni erano più complesse.
Ma trovavano sfogo in un solo concetto, "Gli USA sono cattivi"
Si doveva distogliere lo sguardo dalla guerra del Vietnam, si doveva dimostrare ai Sovietici di essere tecnologicamente più avanzati ecc. ecc.
Insomma ce ne sarebbero così tante da poter convincere qualcuno che 1) pensa che l'america sia cattiva 2) e non ragiona in modo razionale.
Con il metodo dei complottisti (di qualunque genere) si può dimostrare qualsiasi cosa.
Si parte da dei frammenti, in gran parte sbagliati, per arrivare alla loro verità.
Il collante è uno solo: l' America è cattiva.
Di questo passo si potrebbe arrivare a dire che Cristoforo Colombo fa parte di un complotto per dominare il mondo.
Parecchia gente crede al complotto sull' 11 settembre, soprattutto giovani.
L'unico modo per dimostrare una cosa è il procedimento giuridico. 1) il movente (sensato e normale) 2) le prove 3) dimostrare al di fuori di ogni ragionevole dubbio.
Altrimenti è facile dire "l'acciaio fonde a 1300°, la temperatura invece non poteva superare i 1000° " Come se se a 1000° l'acciaio rimanesse perfettamente solido come a temperatura ambiente.
Provate a scaldare con un accendino un filo di ferro, prima di fondere (gocciolare cioè) subisce parecchie trasformazioni. I fatti sono moltissimi,e io non ne ho le conoscenze tecniche, ma per chi volesse farsi un idea guardi qui.
http://www.attivissimo.net/11settembre/index-datidibase.htm
http://www.attivissimo.net/11settembre/index.htm#elenco-indagini
http://www.attivissimo.net/11settembre/index-complottisti.htm
http://sulterrorismo.splinder.com/tag/11_settembre
http://nuke.crono911.org/
http://undicisettembre.blogspot.com/
lunedì 18 giugno 2007
Ma chi sono questi no-global?
Mi scuso anticipatamente per il linguaggio a volte scurrile.
Dicono che la globalizzazione non è un processo spontaneo.
Dicono che è studiato a tavolino.
Per dominare il mondo, una cosa così...
E naturalmente per mantenere in povertà il terzo mondo.
Roba da pazzi, che neanche i 7 Savi di Sion...
Ma che cos'è questo movimento no-global?
Una citrica al sistema è una cosa normale, il volere più attenzione per i meno fortunati è giusto, ma sfasciare vetrine e mettere a soqquadro una città mentre i "grandi della terra" stanno raddoppiando gli aiuti al terzo mondo è una stronzata.
Il comunismo era (si, mi piace parlarne al passato) un ideologia che voleva governare portando avanti delle idee, aberranti, ma almeno era chiaro ciò che volevano fare, era scritto nero su bianco nel Capitale, nel "manifesto" e più tardi negli scritti di Lenin.
Ma questi che vogliono fare?
Abbattere il capitalismo? Riformarlo? OK, ma in che modo?
Il comunismo qualche linea guida la dava...
Perchè non fanno un partito e mettono le cose in chiaro? E spiegano come farebbero le cose?
Vogliono distruggere la Nestlè? Proibire la Coca-Cola? (forse preferiscono la pepsi?).
Abolire i Mcdonalds? Obbligare tutti a mangiare Bio? Ritornare all'età della pietra, tornare in una società rurale? Vi manca l'età dell'oro?
Auto-produzione e auto-consumo?
Roba che come minimo fa più morti del comunismo e in molto meno tempo.
E invece no, non lo fanno, non fanno l'internazionale no-global, perchè?
Perchè sono solo un movimento di disturbo.
Non vogliono governare e neanche influenzare, nonostante lo vogliono far credere.
Sono come le zanzare.
Vogliono solo rompere i coglioni.
Dicono che la globalizzazione non è un processo spontaneo.
Dicono che è studiato a tavolino.
Per dominare il mondo, una cosa così...
E naturalmente per mantenere in povertà il terzo mondo.
Roba da pazzi, che neanche i 7 Savi di Sion...
Ma che cos'è questo movimento no-global?
Una citrica al sistema è una cosa normale, il volere più attenzione per i meno fortunati è giusto, ma sfasciare vetrine e mettere a soqquadro una città mentre i "grandi della terra" stanno raddoppiando gli aiuti al terzo mondo è una stronzata.
Il comunismo era (si, mi piace parlarne al passato) un ideologia che voleva governare portando avanti delle idee, aberranti, ma almeno era chiaro ciò che volevano fare, era scritto nero su bianco nel Capitale, nel "manifesto" e più tardi negli scritti di Lenin.
Ma questi che vogliono fare?
Abbattere il capitalismo? Riformarlo? OK, ma in che modo?
Il comunismo qualche linea guida la dava...
Perchè non fanno un partito e mettono le cose in chiaro? E spiegano come farebbero le cose?
Vogliono distruggere la Nestlè? Proibire la Coca-Cola? (forse preferiscono la pepsi?).
Abolire i Mcdonalds? Obbligare tutti a mangiare Bio? Ritornare all'età della pietra, tornare in una società rurale? Vi manca l'età dell'oro?
Auto-produzione e auto-consumo?
Roba che come minimo fa più morti del comunismo e in molto meno tempo.
E invece no, non lo fanno, non fanno l'internazionale no-global, perchè?
Perchè sono solo un movimento di disturbo.
Non vogliono governare e neanche influenzare, nonostante lo vogliono far credere.
Sono come le zanzare.
Vogliono solo rompere i coglioni.
sabato 2 giugno 2007
2 giugno festa della Repubblica
Mia nonna che era più tradizionalista, votò Repubblica, mio nonno che era più progressista votò la monarchia.
L'Italia si divise, e come tutti sappiamo vinse la Repubblica. Il re venne esiliato e i suoi eredi tornarono solo nel 2002.
Oggi si festeggia il giorno in cui il Popolo Italiano scelse democraticamente che forma istituzionale dare al proprio paese. Non so quanti altri paesi hanno avuto la stessa possibilità.
Ricordiamo oggi anche quegli italiani che morirono per la monarchia, che avanzavano al grido"avanti Savoia".
Perchè la festa della Repubblica è una festa di unità e non di divisione. Certo a distanza di più di 60 anni c'è ben poco da dividere. Ma la memoria resta.
Viva l'Italia e viva la Repubblica
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