Eutanasia significa buona morte.
Morire di sete non è una "buona morte".
Eluana Englaro, non mi risulta si sia pronunciata in materia. Non può.
Chi può in vece sua?
Non certo lo Stato, non certo un tribunale.
E anche se decidesse in tal senso, dovrebbe decidere qualcosa di rapido ed indolore, non una lenta agonia.
Preferiscono lavarsi le mani e "lasciare fare alla natura", piuttosto di assumersi la responsabilità del gesto diretto. In fondo loro non danno la morte, ma è "il tempo".
Come se questi giudici non condannerebbero per omicidio chi chiudesse in una stanza una persona, negandogli l'alimentazione.
Se non sbaglio ci sono delle leggi sulla macellazione dei maiali che prevedono un trattamento più umano.
Detto questo, ribadisco la mia convinzione che ciascuno dovrebbe essere padrone della propria vita, e decidere in tal senso.
Non si può decidere della vita altrui.
domenica 8 febbraio 2009
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