domenica 27 maggio 2007

Gay Pride a Mosca, quando a Tehran?

Manifestazione gay e radicale a Mosca nella giornata in cui si celebra l'anniversario della depenalizzazione dell'omosessualità(14 anni fa, con la fine dell'URSS). Erano presenti radicali nostrani e il deputato di rifondazione Luxuria.
Iniziativa importante e lodevole. Si sono messi di mezzo degli estremisti ortodossi e la polizia, perchè la manifestazione era stata proibita dalle autorità.
E' finita con violenze e la polizia ha arrestato fra gli altri l'eurodeputato Marco Cappato (nella foto trascinato via dalla polizia) e un suo collega tedesco.

Come è ovvio dure reazioni internazionali, per la gravità della situazione. La russia si riconferma, ancora una volta pericolosamente autoritaria.
Qualche esponente italiano ha persino chiesto il rispetto dei diritti umani in cambio dei rapporti commerciali.
Nulla da eccepire, sono d'accordo.
Ma tutto questo succede dopo che vengono coninveolti esponeti politici italiani ed europei.
Perchè non dicono la stessa cosa per la Cina, dove il problema non è un polizia violenta ed autoritaria e uno Stato a rischio democratico, lì c'è una dittatura tout court, li milioni di persone sono schiave nei laogai per crimini di pensiero.

Perchè non fate un gay pride a Tehran, dove l'omosessulità è un reato punibile con la morte? O in Arabia Saudita?

Due pesi e due misure veramente insopportabili.

Dove sono le voci di sdegno per quelle situazioni?
Io sinceramente non le ho mai sentite.

5 commenti:

Antonio Candeliere ha detto...

Giusta osservazione, soprettutto la parte finale!

Anonimo ha detto...

Con me sfondi un porta aperta
però una volta ci potremmo anche conoscere per telefono se vuoi da me c'è "scrivimi" contattami.

Anonimo ha detto...

Per fortuna alcune voci di sdegno si levano nche nei confronti della Cina o dell'Iran,ma sono sempre troppo deboli rispetto alla gravità di quello che succede in quei Paesi,e comunque sono troppo poco ascoltate..

Anonimo ha detto...

A proposito di Iran..
Sul blog di Illaicista (http://illaicista.ilcannocchiale.it/)
proprio oggi un fenomeno mi ha risposto questo:
"Voglio ricordare a Gohan che dice che bisogna sempre difendere i regimi laici, che anche il regime di Hitler e di Stalin erano regimi laici ed atei.
Voglio altresì ricordare che in tutto il mondo c'è un solo regime seriamente e davvero "teocratico" ed l'Iran.
In un angolino dell'intero mondo c'è solo una piccolissima eccezione: ti dà tutto questo fastidio questa rara eccezione ?
Hai tutto il mondo laico a disposizione perchè ti impunti su un piccolo fazzoletto di terra rispetto al mondo intero ? In Iran il popolo con una rivoluzione ha voluto tale regime - volontà che è confermata con periodiche elezioni . Perchè non lasciarli in pace con la loro morale e le loro tradizioni ?
Mi vengono in mente i regimi cristiani del 1400 che non tolleravano che al mondo potessero esistere popoli non cristiani e sentivano una irrefrenabile vocazione ad esportare il cristianesimo con la forza e, a loro dire, lo facevano per il bene dei popoli stessi. Proprio come succede oggi con l'esportazione della cosiddetta democrazia a suon di bombe.
Non si tollera che in un angolino di mondo ci sia una rara eccezione alla regola della laicità globale e mondiale (non si tollera la diversità) e ciò suscita sentimenti di prepotenza e prevaricazione.
Ecco, questo contesto a tanti che attaccano l'Iran: non tollerano la diversità ! Si credono i depositari del bene assoluto proprio come i cristiani spagnoli che evangelizzarono violentemente le americhe nel 500.

Io invece adoro le eccezioni e le cose rare ... sono affascinato dall'idea che in un angolino di mondo esista un sistema di vita e di valori diverso dal nostro."

Direi che di fronte ad affermazioni del genere non vale neanche la pena di perdere tempo a rispondere..
Il guaio è che di persone che ragionano così ce ne sono parecchie!

Anonimo ha detto...

Keep up the good work.