giovedì 24 gennaio 2008

Quello che ho apprezzato di più di Liberal di ieri

La cosa che ho apprezzato di più di Liberal di ieri

LETTERA DALLA STORIA

Sotto il sole del Genio italiano

Illustre signore, quando ne le passate sere d’inverno leggevo
avidamente i suoi bei versi, e gli ammiravo dal profondo dell’animo, e sentivo il cuore battermi forte di affetti nuovi e liberi, mi venne molte volte il desiderio di scriverle una letterina in cui si racchiudessero tutti questi
sentimenti e questi palpiti giovanili. Prendevo il foglietto e la penna, ed
ascoltando la voce gentile dell’anima tiravo giù le prime righe con una furia e un ardore indicibili; ma nel voltar pagina mi assalivano a un tratto cento
curiosi pensieri che mi costringevano a smettere, ed a scuotere la testa come per dire: che gran sciocco son io! Io le parlo co’l cuore su le labbra, e sento
dentro di me una commozione vivissima, e mi trema la mano nel vergar queste righe.
Io voglio seguire le sue orme: voglio anch’io combattere
coraggiosamente per questa scuola che chiamano nuova, e che è destinata a vedere trionfi ben diversi da quelli della chiesa e della scuola di Manzoni; anch’io mi sento nel cervello una scintilla di genio battagliero, che mi scuote tutte le fibre, e mi mette nell’anima una smania tormentosa di gloria e di pugne; anch’io voglio consacrare a l’arte vera i baleni più fulgidi del mio ingegno, le forze più potenti della mia vita, i palpiti più santi del mio cuore, i miei sogni d’oro, le mie aspirazioni giovanili, le tremende amarezze, le gioie supreme. E voglio combattere al suo fianco, o Poeta! Ma dove mi trasporta l’ardore?

Mi perdoni signore, e pensi che io ho sedici anni e che son nato sotto il sole
degli Abruzzi.





Gabriele D’Annunzio a Giosuè Carducci.

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Quando ho letto questa perla, mi si è illuminata la giornata. A pensare che un sedicenne con quelle speranze, scrivesse così ad Carducci, per poi diventare un grande poeta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu