lunedì 2 febbraio 2009

Paolo Guzzanti lascia il PDL per il PLI

E' la conclusione di un percorso.

Dal tradimento delle istanze liberali, alla vicinanza di Berlusconi al dittatore Putin (e l'accondiscendenza per le sue politiche criminali), al monarchismo assoluto nel PDL che non lascia spazio al dissenso. Soprattuto sulle questioni fondamentali.

Paolo Guzzanti, per quel che ne sappia io è l'unico politico che si mette sullo stesso piano della gente comune, dialogando con loro, tutti i giorni sul suo blog.

C'è chi cambia idee per non cambiare partito, chi invece, come lui cambia partito per non cambiare idee.
L'impresa è rianimare il PLI, a rischio OPA ostile. Il rischio e che venga inglobato e annichilito all'interno di un mastodontico e poco liberale PDL.

L'appuntamento è per le elezioni europee. Per vedere quello che si può fare.

Viva la Rivoluzione Italiana.

(ANSA) - ROMA, 2 FEB - Paolo Guzzanti annuncia, con una lettera aperta a Silvio Berlusconi, di lasciare da oggi il gruppo parlamentare del Pdl alla Camera, iscrivendosi a quello misto, e il partito. Infatti, il deputato annuncia la sua iscrizione al Partito Liberale Italiano con l’idea di candidarsi per prossime responsabilita’ politiche.
Due gli elementi che motivano la scelta di Guzzanti: il sostegno ‘entusiasta, personale e amicale al signor Vladimir Putin’ da parte di Silvio Berlusconi per la ‘criminale invasione della Georgia, la prima di uno Stato europeo da parte di un altro Stato europeo dal 1 settembre del ‘39 quando Hitler invase la Polonia’.
Il secondo motivo sta nella condizione ‘preagonica della democrazia parlamentare italiana’. ‘Il Parlamento - scrive Guzzanti - e’ oggi ridotto al rango di cane da slitta del governo, costretto a correre sotto i colpi di frusta dei voti di fiducia (11, mentre 44 delle leggi approvate su un totale di 45 portano la firma del governo) con cui approvare decreti legge che meriterebbero invece ampia, autonoma e approfondita discussione e correzione da parte dei rappresentanti del popolo’.


PDL: GUZZANTI A BERLUSCONI, LASCIO FI E VADO NEL PLI (3) =
KERMESSE FORZA ITALIA COME FESTE COMPLEANNO KIM IL SUNG

(Adnkronos) - Guzzanti denuncia poi la “condizione pre-agonica della democrazia parlamentare italiana alla quale spesso tu alludi con insofferenza parlando di ‘lacci e lacciuoli’ per sottolineare l’impaccio che provi di fronte alle regole e alle procedure che dovrebbero garantire autonomia e autorita’ del Parlamento nel suo rapporto con l’esecutivo. Il Parlamento e’ oggi ridotto al rango di cane da slitta del Governo, costretto a correre sotto i colpi di frusta dei voti di fiducia (undici, mentre 44 delle leggi approvate su un totale di 45 portano la firma del Governo) con cui approvare decreti legge che meriterebbero invece ampia, autonoma e approfondita discussione e correzione da parte dei rappresentanti del popolo”.
Cosi’ “oggi il Parlamento prende ordini dal Governo anziche’ esserne il controllore,essendone semmai il controllato, cio’ che rende la democrazia parlamentare un cadavere o meglio uno zombie”.

Guzzanti lamenta inoltre “la totale assenza, malgrado operazioni di facciata come i ridicoli gazebo, di una sia pur larvata forma di democrazia interna in Forza Italia, partito diventato sempre piu’ un organismo autoritario e piramidale, incapace persino di celebrare un vero Congresso in cui poter ascoltare e votare voci sia discordi che concordi. Ho assistito per anni con imbarazzo, condiviso anche da tantissimi colleghi, a delle kermesse che potevano essere indifferentemente manifestazioni di Forza Italia o celebrazioni per il compleanno di Kim Il Sung. Tu sei l’unico leader di partito che si presenta alla sua gente sul palco di un teatro circondato dai gorilla con la radiolina nell’orecchio, anche quando non e’ primo ministro.

“Politica estera, collasso istituzionale e assenza di democrazia interna -riassume in conclusione il giornalista- mi inducono a prendere la sofferta decisione di andarmene, non senza averti pero’ prima dato atto di aver realizzato progressi storici e positivi verso il bipartitismo, di aver in particolare creato dal nulla con uno sforzo personale e insostituibile una destra democratica che all’Italia mancava e che oggi, grazie al tuo lavoro, esiste anche se soffre di gravi menomazioni. L’ultima mia delusione e’ di vedere che nel corso dei quasi 15 anni del tuo impegno politico, non hai fatto nulla per dare a questo Paese la tanto attesa rivoluzione liberale che le grandi democrazie hanno avuto e che all’Italia e’ stata negata.
Questo e’ il motivo per cui ho scelto di proseguire la mia battaglia nel rinascente Partito liberale che fu di Einaudi e Malagodi”.

(Sam/Ct/Adnkronos) 02-FEB-09 14:19

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per leggere diverse posizioni su questa faccenda di Guzzanti, del PLI e della candidatura di Arturo Diaconale alla segreteria del PLI, delle contromosse di Stefano De Luca... vi consiglio di leggere www.neolib.eu

Ciao!
Gionata Pacor

Anonimo ha detto...

eppur si muove!

Jean Lafitte

BIO ha detto...

Devo fare i complimenti alla scelta coraggiosa, onesta e non certamente di comodo di Guzzanti.
Mi ha stupito in positivo.
Ha fatto per cosi dire una scelta di cuore, ed aha abbandonato il partito più verticistico che ci sia cioè il PDL.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny