sabato 25 aprile 2009

I signori della morte

La barbarie terrorista colpisce volontariamente i bambini, con giocattoli bomba, uno di questi era stato posizionato vicino ad una scuola elementare femminile. 12 morti.

Il Pakistan scivola lentamente verso il baratro della barbarie talebana, gli attentati aumentano settimana dopo settimana, i talebani avanzano, i governativi indietreggiano
Il territorio da loro controllato arriva a 100 Km dalla capitale Islamabad.

Quando si sveglierà il mondo?

Il 25 aprile lo dobbiamo a loro

Ricordiamo sempre cosa vuole dire la Liberazione.



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giovedì 23 aprile 2009

Video.La tattica terroristica di Hamas a Gaza

Un video magnifico che spiega molto bene la tattica di Hamas. Come utilizza le infrastrutture civili e gli stessi civili come scudo.

Sarebbe cosa buona e giusta se qualcuno lo traducesse in italiano.


Un importante colpo nella guerra mediatica a favore di Israele.

mercoledì 22 aprile 2009

25 aprile con bandiere USA, il Giornale cita le nostre imprese.


Come avevo scritto l'anno scorso.
"Due (un po' folli) filo-americani che non trovano niente di meglio il 25 aprile che sfilare con le bandiere USA.Ovviamente l'unico modo per farlo al sicuro è andare insieme alla Brigata Ebraica che aveva già una "copertura" di sicurezza."
"Quando in piazza arrivano quelli dei centri sociali, con urla schiamazzi, lacrimogeni e carrozzoni vari , la DIGOS consiglia (ordina) di ammainare e ripiegare le bandiere."
[...]
"L'hanno prossimo giuro, saremo molti di più. "

Il 25 aprile dei centri sociali: «Pioveranno fischi»

Il Giornale, 21 Aprile 2009
Alberto Giannoni


«Partecipate dietro le insegne della Brigata Ebraica, con le bandiere degli Alleati». Sputi, insulti e aggressioni degli anni passati non sono serviti a niente. Gli Amici di Israele e gli esponenti della Comunità ebraica milanese non si sono fatti intimidire, e quest’anno rilanciano con un appello che farà parlare. L’iniziativa la spiega il segretario dell’associazione Amici di Israele, Davide Romano, già presidente dei Giovani ebrei italiani: «La Liberazione è stata anche e innanzitutto opera degli eserciti alleati. Una festa che non ricordi il valore di questo sacrificio sarebbe una festa monca. Allora noi diciamo ai cittadini milanesi, alle associazioni, ai politici: “Venite a sfilare e a festeggiare la Liberazione con noi, riempiamo le strade della città con le bandiere americane e inglesi”».
È dal 2003 che la Comunità ebraica e gli Amici di Israele partecipano alle manifestazioni dietro le insegne della Brigata Ebraica, la formazione militare inquadrata nell’esercito inglese che partecipò alla Liberazione contribuendo ad operazioni importanti. Da allora il loro drappello di manifestanti ha subito contestazioni di ogni tipo, da parte delle frange più estremiste della piazza: centri sociali e autonomi. Costretto addirittura a partecipare alla «festa» accompagnato dalle forze dell’ordine.

Gli ebrei milanesi che partecipano sotto scorta a un corteo che celebra la Liberazione dal Nazifascismo: un bel paradosso. «L’anno scorso - ricorda Romano - le forze dell’ordine, che ringraziamo, hanno addirittura consigliato a uno dei nostri amici[io, NDR] di rimettersi in tasca la bandiera americana che aveva portato con sé». Un altro paradosso, non c’è che dire. «In quel momento abbiamo pensato che, invece di metterle in qualche cassetto, quelle bandiere avremmo dovuto tirarle tutte fuori. E invitiamo i nostri concittadini a fare altrettanto. Anche perché l’omaggio ai cimiteri dei caduti americani e inglesi della Seconda guerra mondiale, se pur giusto, non basta più. La memoria è importante. E deve essere viva». Il candidato del Pdl alla Provincia, Guido Podestà, ha deciso di sfilare con la Brigata Ebraica: «Lo accoglieremo con un abbraccio, oltre che con una stretta di mano», dicono dalla Comunità.

venerdì 17 aprile 2009

L'italia solidale, gli altri no.

(ASCA) - Roma, 17 apr - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, chiede che anche il governo maltese ''faccia la sua parte'' come l'Italia nel soccorso agli immigrati clandestini nel Mediterraneo. E' stato lo stesso responsabile del Viminale stamane al margine della ''Conferenza panmediterranea sull'immigrazione clandestina e sulla sicurezza delle frontiere esterne'' che si tiene al Polo Tuscolano a Roma, a rivelare che ''i rapporti con Malta non vanno tanto bene, anzi c'e' un contenzioso'' e di aver interessato, per questo, lo stesso commissario Barrht perche' intervenga. ''C'e' oggi un dispositivo - ha spiegato Maroni - che consente a Malta di scaricare sull'Italia le responsabilita' che sono sue nel soccorso degli immigrati.

Finora lo abbiamo fatto ma continuo a chiedere a Malta di assumersi le responsabilita' che ha e che, fino ad oggi, non si sono assunti dopo aver firmato accordi internazionali''.

Maroni ha spiegato che le aree di intervento nel Mediterraneo per il soccorso agli immigrati sono ''ben definite'' ma che alcuni paesi, spesso, non intervengono.

''Noi, invece, lo facciamo, tanto e' vero che nel solo anno passato l'Italia e' intervenuta ben 80 volte in operazioni di soccorso in aree di non competenza per venire in aiuto ai barconi in difficolta' anche perche' le autorita' che lo dovevano fare non sono intervenute. Ho posto la questione a livello europeo - ha concluso il responsabile del Viminale - perche' chi si e' impegnato a fare soccorso in mare poi intervenga veramente, altrimenti si cambino le regole''.

mercoledì 1 aprile 2009

Non è un pesce d'aprile

Barack Obama sorridente con il nuovo primo ministro israeliano del Likud, Benyamin Netanyahu.
Oggi, 1 aprile 2009, uno scherzetto al mondo arabo.