
In questi giorni dove ricorre l'anniversario della morte di quell'assasino che deve la sua notorietà ad un bravo fotografo e ad un bella faccia, pubblico un pezzo di un altro blog che ritengo significativo.
Ci sono i testimoni e ci sono i documenti: di centinaia delle vittime del Che si sa nome, cognome e ora dell’esecuzione. Non bastasse, ci sono gli scritti dello stesso “comandante” che grondano sangue. Ma i suoi fedeli sono così ciechi che il culto sopravvive a ogni evidenza.
Da anni, il progetto Cuba Archive sta facendo il conto delle vittime della rivoluzione cubana, per le quali esista conferma da parte di almeno due fonti indipendenti e alle quali sia possibile attribuire un nome. Alla voce “Vittime di Che Guevara in Cuba” appaiono oltre duecento esecuzioni. Quattordici nemici, o presunti tali, furono eliminati dal comandante, direttamente o su suo ordine, in Sierra Maestra, durante la guerriglia contro gli uomini di Fulgencio Batista, tra il 1957 e il 1958. Dal 1 al 3 gennaio del 1959, appena catturata la cittadina di Santa Clara, mandò a morte altre 23 persone. Ma il grosso del sangue il futuro idolo dei pacifisti lo versò in qualità di comandante della Cabaña, la fortezza dell’Havana adibita a prigione. Tra il 3 gennaio e il 26 novembre del 1959 sono attribuite a Guevara ben 164 esecuzioni. Vista la metodologia dell’indagine, si tratta di numeri necessariamente approssimati per difetto: altre fonti parlano di almeno quattrocento uccisioni solo nel carcere dell’Havana. http://aconservativemind.blogspot.com/2007/10/celebrazioni-per-un-assassino.html