venerdì 24 novembre 2006

La situazione in Iraq











E' evidente a tutti che Diliberto ha partecipato a quella vergognosa manifestazione per ottenere visibilità, e smarcarsi dalla politica troppo occidentale del governo (secondo il suo punto di vista).
Già dalla campagna elettorale pensava di scavalcare a sinistra Rifrondazione, con quelle affermazioni sulle "mani sporche di sangue" di Bush, quando poi lui di quelle mani spochè ne a strette perecchie e il simbolo del suo partito di sangue ne contiene un oceano.

Qui manifestanti certamente ignoravano le centinaia di missili piovuti su Israele proprio dai territori occupati appena lasciati , ma non di può dire lo stesso dell'opinione pubblica, i media certo non aiutano, si sente solo di disgraziati errori, che colpiscono la popolazione palestinese, anche se raramente sono errori, dato che i terroristi si circondano spesso di scudi umani.

E mentre qui si oltraggiano i morti, in Iraq la guerra civile avanza, appiccata certamente dai "signori del terrore" per fini politici.
Il ritiro votato dal parlamento che dovrà avvenire entro dicembre era già stato programmato nella scorsa legislatura, ma c'è ne è veramente bisogno?
Il paese ogni giorno registra orribili fatti di sangue, li vogliamo lascire in balia di un futuro incerto? Se le tutti i paesi ritirassero le loro truppe, potrebbe il governo Iracheno tenere a freno queste violenze? Temo proprio di no, si dice che la loro presenza alimenta il terrorismo, io credo che lo scopo del terrorismo è dividere il paese e instaurarvi una teocrazia modello Iran.
Come se ne esce? Rompendo il ricatto del petrolio, che finanzia il terrore.
Più facile a dirsi che a farsi, ma credo che la direzione sia questa, instaurare una democrazia solida non è un processo semplice, è un perscorso lungo e arduo.
La situazione continua a peggiorare, potrebbe arrivare presto al punto di non ritorno, qualunque carta gli USA la giochino.

2 commenti:

a man ha detto...

Benvenuto nella Città dei Liberi! :)

a.man.
www.rightnation.it

Anonimo ha detto...

Complimenti e Forza Django!