martedì 29 aprile 2008

Un deputato "burlone" vota due schede.

Renato Schifani al Senato alla prima votazione. Va bene.
Nessuno ha votato Roberto Schifani o qualcosa del genere.
La scorsa volta il "Francesco Marini ". Per il senato siamo quindi a posto.

Alla Camera c'è un differente quorum, per le prime votazioni ci vuole la maggioranza dei 2/3.
Quindi si dovrà aspettare la maggioranza del 50%+1
C'è però un piccolo giallo.
Alla votazione delle 15.00 le schede votate sono risultate più dei votanti.
Un deputato ha votato due schede.
Cioè, non bastavano i "pianisti", ora ci sono i prestigiatori.
E subito in sottofondo, "E' un burlone!!"

Mah...

Una cosa è certa, abbiamo il parlamento più divertente del mondo.

venerdì 25 aprile 2008

25 aprile con le bandiere USA

Milano.
Rispetto all'anno scorso è andata molto meglio.
Nonostante tutti i (disorganizzati) sforzi organizzativi, alla fine eravamo ancora due come l'anno scorso.

Due (un po' folli) filo-americani che non trovano niente di meglio il 25 aprile che sfilare con le bandiere USA.Ovviamente l'unico modo per farlo al sicuro è andare insieme alla Brigata Ebraica che aveva già una "copertura" di sicurezza. Abbiamo avvisato preventivamente e infatti c'erano due agente della DIGOS che si preoccupavano della nostra incolumità.
Comunque è andata bene.

Si parte da corso Venezia.
La DIGOS ci ha consigliato di "ammainare" le bandiere durante il tragitto e spiergarle liberamente solo in piazza Duomo. Nonostante qualche insulto, pochi fischi, nulla di paragonabile all'anno scorso, quando piazza San Babila si era trasformata nelle forche caudine.
Gli applausi invece c'erano ed erano diluiti per buona parte del tragitto.
C'è da dire che il corteo con i centri sociali era molto più indietro.
Ad ogni modo sembrava di essere in un altro paese.

Per far sventolare le bandiere, noi quelle USA, gli altri quelle di Israele ci mettiamo come l'anno scorso sul sagrato del Duomo.
Anche qui qualche insulto, ma poca roba.
Un americano mi chiede che cavolo succede, e io dico"noi siamo filo-americani, loro: comunisti".

Ad un certo punto mi giro e vedo Fiamma Nirenstein, che piacevolmente stupita fa"ma guarda quelli con le bandiere USA". Un occasione perfetta per una foto. Diamo la macchina fotografica ad un tizio, ma sfortuna vuole che (non so perchè) le foto non sono venute e non ce ne siamo accorti. (MANNAGGIA!!)

In compenso all'inizio del percorso c'erano dei fotografi che ci hanno dedicato molta attenzione.
Spero di trovare le foto.

Quando in piazza arrivano quelli dei centri sociali, con urla schiamazzi, lacrimogeni e carrozzoni vari , la DIGOS consiglia (ordina) di ammainare e ripiegare le bandiere.

L'hanno prossimo giuro, saremo molti di più.

mercoledì 23 aprile 2008

Bertinotti, il muro caduto è davanti a te, non sopra.


Bertinotti guarda in alto, Diliberto chiude gli occhi e Cossutta guarda l'uccellino (un pettirossso , credo.) Ma si rifiutano di vedere questo.
Signori, potete sempre andare a Cuba, tanto ora lì il cellulare prende, non avete più scuse.

lunedì 21 aprile 2008

Se prende Gore, Hillary risparmia

Hillary Clinton è a corto di soldi.
Se vince le primarie è un bel problema.

Ma c'è un modo per risparmiare in grafici pubblicitari e manifesti.

Andare in tandem con Gore vicepresidente.
E' tutto già fatto.
A volte basta qualche piccola modifica...

sabato 19 aprile 2008

L’ ignoranza abissale di Fuksas, aveva ragione Berlusconi

Da il Velino
thumbnail_7337.jpgRoma, 18 apr (Velino) - Chi di citazione ferisce di citazione perisce. È il destino capitato giovedì sera all’architetto Massimiliano Fuksas che in diretta televisiva durante la puntata di Anno Zero ha messo in relazione “l’ignoranza abissale” degli italiani con la vittoria elettorale di Silvio Berlusconi commettendo a sua volta una gaffe madornale. Il premier in pectore infatti, secondo Fuksas, si sarebbe macchiato della colpa di aver di recente attribuito a Giulio Cesare la famosa frase “Meglio primo in un villaggio che secondo a Roma”. Orrore! “Quel motto non era di Giulio Cesare ma di Cicerone!” ha tuonato il Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. “E il villaggio era Tuscolo!”.

Interdetti e incerti i presenti in studio - tra cui Antonio Di Pietro, Filippo Facci, Giovanni Sartori e Marco Travaglio, oltre al conduttore Michele Santoro. Peccato - come ha scritto Renzo Rosati in una lettera a Dagospia - che Plutarco riporti quest’aneddoto proprio nella vita di Cesare, all’interno della sua opera più importante Le vite parallele: il generale romano l’avrebbe pronunciata durante la campagna di Gallia, mentre a Roma prendeva sempre più potere il suo amico-nemico e collega di triumvirato, nonché genero, Gneo Pompeo. Niente a che vedere con Marco Tullio Cicerone, che aveva ben altro di cui occuparsi tra cursus honorum, orazioni nel Foro, opere filosofiche e lotta a Catilina.

Un’altra segnalazione è ripresa da Dagospia ma arriva invece dalla community di LA7: “Gentili signori, - scrive Elite Veteran che ha inviato una e-mail anche alla redazione di Anno Zero - vorrei inoltrare, all’esimio architetto Fuksas, l’invito che egli stesso ha rivolto ai suoi interlocutori, ovvero: ‘Studiare!’. Se per ‘Si dice Waterloo (vaterlo)’, l’illustre intende riferirsi alla pronuncia autoctona, sbaglia. Essendo la località nella provincia Brabante Vallone la pronuncia corretta, in francese/vallone, è per l’appunto ‘uaterlo’.

Il belga vallone differisce dal francese, oltre che per i numeri (septante, nonante - 70 90 - invece di soixantedix, quattrevingtdix) anche per la pronuncia della ‘W’. Così Walter (valter) diventa ‘ualter’, wagon si pronuncia ‘uagon’ e via dicendo”. Ma niente drammi, per carità: “Il dado è tratto” e il Rubicone dell’ignoranza è un fiume che prima o poi attraversiamo tutti. Tanto è vero che la puntata di ieri di Anno Zero ha avuto ascolti record, con uno share del 17,39 per cento.

Benedetto XVI, un Papa neocon?

Tratto da "Benedetto W. XVI" di Christian Rocca

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Per Benedetto XVI difendere i diritti umani è “la strategia più efficace” non solo “per eliminare le disuguaglianze”, ma anche per “aumentare la sicurezza”.

Ha legittimato il diritto all’ingerenza della comunità internazionale “con i mezzi giuridici previsti nello Statuto dell’Onu e da altri strumenti internazionali”, sulla base del principio che “ogni stato ha il dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani, come pure dalle conseguenze delle crisi umanitarie, provocate sia dalla natura che dall’uomo”

Benedetto ha specificato che l’azione della comunità internazionale “non deve mai essere interpretata come un’imposizione indesiderata e una limitazione di sovranità”. Al contrario, ha spiegato, “è l’indifferenza o la mancanza di intervento che recano un danno reale”.
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Aggiungiamoci poi lo scritto " L' Occidente, l'Islam e i fondamenti della pace"(Vita e e Pensiero) del settembre 2004 , quando non era ancora Papa.

E otterremo un Papa neocon a tutti gli effetti.

"Quando il 5 giugno del 1944, iniziò lo sbarco delle truppe alleate nella Francia occupata dalla Wermacht, l'evento rappresentò per il mondo intero, compresa una gran parte dei tedeschi, un segnale di speranza: la speranza che presto in Europa sarebbero arrivate la pace e la libertà... Oggi noi siamo grati al fatto che questo sia avvenuto. E ad essere grati non sono soltanto i paesi occupati dalle truppe tedesche. Noi stessi i tedeschi siamo grati perché, con l'aiuto di quell'impegno, abbiamo recuperato la libertà e il diritto. Se mai si è verificato nella storia un bellum justum è qui che lo troviamo, nell'impegno degli Alleati, perché il loro intervento aveva come scopo il bene anche di coloro contro cui il Paese la guerra era condotta"
...
"Questa constatazione mi pare importante perché mostra, sulla base di un intervento storico, l'insostenibilità di un pacifismo assoluto. E ciò non ci esenta in alcun modo dal porci con molto rigore la domanda se oggi sia ancora possibile, e a quali condizioni, qualcosa di simile ad una guerra giusta, vale a dire un intervento militare, posto al servizio della pace e guidato dai suoi criteri morali, contro i regimi ingiusti"
...
"La pace e il diritto, la pace e la giustizia sono inseparabilmente connessi. Quando il diritto è distrutto, quando l'ingiustizia prende il potere, la pace è sempre minacciata ed è già, almeno in parte, compromessa"
Il terrorismo " è diventato con il tempo una sorta di nuova guerra mondiale: una guerra senza un fronte fisso, che può colpire ovunque e non conosce distinzione tra combattenti e popolazione civile"

"Cosa possiamo fare in questa situazione? Non è possibile venire a capo del terrore, cioè della forza opposta al diritto e separata dalla morale, con il solo mezzo della forza. Certamente la difesa del diritto può e deve, in alcuni casi, far ricorso ad una forza commisurata. Un pacifismo assoluto che neghi al diritto l'uso di qualunque mezzo coercitivo, si risolverebbe ad una capitolazione davanti all'iniquità, ne sanzionerebbe la presa del potere, e abbandonerebbe il mondo al diktat della violenza. Ma per evitare che la forza del diritto si trasformi essa stessa in iniquità, è necessario sottometterla a criteri rigorosi e riconoscibili tali da parte di tutti. Essa deve interrogarsi sulle cause del terrore, il quale spesso trova la sua scaturigine in una situazione di ingiustizia alla quale non vengono opposte misure efficaci"

martedì 15 aprile 2008

Non si può/Si può


Grazie a eragon per le immagini.

lunedì 14 aprile 2008

Fine corsa per General du Pommeau



Grazie Aramis per questa magnifica vignetta!

Diario di uno scrutatore di seggio (2° giorno, risultati)

Le considerazioni politiche del nazionale ad una altra volta.
Milano, zona 1.

Votazioni 7.00--15.00
Spoglio del seggio 15.00 -- 20.30

Si inizia alle sette.
Partendo dal 68, 64% di ieri sera, si arriva al 84, 75% per la Camera e 85,05% per il Senato.
L'affluenza è stata ancora più costante di ieri, il primo elettore alle 7 l'ultimo alle 14.58 (con il fiatone). Affluenza donne, maggiore del 2% alla Camera, 1% al Senato. Sorprende un dato, i minori di 25 anni hanno 79, 16% per i maschi e 82,8% per le femmine. Pensavo MOLTO peggio.

Rappresentanti di lista.

Quello del PD era uno simpatico che è stato li tutto il tempo, a chiaccherare con Repubblica in mano. Un altro scrutatore aveva Repubblica, io che mi sentivo circondato, durante la pausa pranzo sono andato a prendere IlFoglio.
Quello del PDL non c'è ancora.
Ad un certo punto quello del PD fa al presidente del seggio, "Se quello del PDL fa casini, si chiama il vigile" io rispondo, "Non c'è problema, Casini al PDL non va giù."

Il rappresentate del PDL arriva mezzora prima dello spoglio, doveva lavorare.
Prima di iniziare lo spoglio quello del PDL ha voluto chiamare quello del PD che era fuori a fumare. Quello del PD non aveva visto una scheda annullata che stavamo per dare al PDL e il rappresentate del PDL fa "No, è annullata"(c'erano due croci).
La rappresentante della Sinistra Arcobaleno girava solo per prendere i risultati. Quello della Lega, ancora latitante.
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*Ha votato nel nostro seggio un famoso ex-calciatore del Milan (non dico chi, c'è la privacy, provate a indovinare...)

Altro voto anarchico, un rifiuto di votare dopo aver scritto i dati dell' elettore, fra l'altro una signora di mezza età, non un ragazzo "alternativo" come ieri.
Cose come queste ci fanno perdere tempo, non tanto durante le votazioni, ma durante lo spoglio, Bisogna mettere le schede non votate in una busta apposta e segnalere la cosanei verbali i quadruplice copia. Come ha detto giustamente il mio presidente di seggio, "Sarà un diritto, ma che rottura di coglioni!!".
Altra cosa che ci fa perdere tempo è un busta imbustata dove non doveva che ci fa riaprire un po' di roba.


Spoglio, prima Senato, poi Camera.

Una scheda alla volta, sotto la supervisione dei rappresentanti di lista.
Nessuna contestazione o dubbio. Fra le nulle c'era:
"Brutti Pirla!",
"Forza Grillo, falli neri"
"Tutti a casa!"
"Forza Milan, in Italia , in Europa, OVUNQUE ..."

(mi sa che è l'ex calciatore del Milan)

Nota comica

Una signora va a votare con un bambino che avrà 4 anni, ad un certo punto scappa e passa sotto le cabine elettorali con la gente dentro che vota, uno po' sconcertato perchè si trova all'improvviso un bimbo un po' vivace che gli chiede "E tu cosa fai?" .

Milano, seggio in zona 1.

CAMERA

PDL 42,8 %
PD 32,29%
Sinistra Arcobaleno 1,29%
Lega nord 10 %
Aborto? no grazie 2,16%
UDC 2,16%
La Destra 1,73%
Italia dei Valori 2,59%
Partito socialista 1 %
Sinistra critica 0,3
Grilli 0,4

Nulle 1,4 % Bianche 0,3
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Senato

PDL 45,8 %
PD 33,8%
Lega nord 9,9 %
Sinistra Arcobaleno 2%
UDC 2,2%
La Destra 0,9%
Italia dei Valori 2%
Partito socialista 0,6 %
Sinistra critica 0,15
Grilli 0,5
Partito Liberale Italiano 0,15
Forza Nuova 0,15
Partito Comunista dei Lavoratori 0,15

Nulle 1,44 Bianche 0,15

domenica 13 aprile 2008

Diario di uno scrutatore di seggio. (1° giorno)

Milano, zona 1.

Si apre alle 8.00
Affluenza alta: 68,64% degli aventi diritto. 578 su 842

Voto uomini/donne, praticamente uguale, in proporzione.
Non ci sono state code particolari, aparte 2 o 3 monenti di confusione. I votanti sono stati praticamente costanti per tutta la durata della votazione.

Mentre sto scrivendo i dati di un votante, quello mi fa: "Io mi rifiuto di votare".
Che faccio? Il presidente è fuori. Gli faccio scrivere una dichiarazione del suo rifiuto, firma e buonanotte.

Una anziana ha fatto le scale (il nostro seggio è al primo piano) e da sola, decisa e per niente affaticata va a votare, guardo la data di nascita: 1908. Ha 100 anni, ne aveva 10 quando è finita la I guerra mondiale. 38 anni quando ha votato per la prima volta (1948) Complimenti!! Un vero esempio di dovere civico. (non glie l'ho chiesto, ma ho la sensazione che abbia partecipato a tutte le elezioni)

I giovani sotto i 25 sono un po' latitanti, ma meno di quello che mi aspettavo.
Nessun problema per i cellulari. Qualcuno su quelli che hanno di recente cambiato residenza e non sono segnati nel registro. Portiamo il seggio giù 3 volte per le persone che non possono salire.

I rappresentanti di lista del PD sono di più, e meglio organizzati. Quelli del PDL meno.
Quello della Lega non si è visto.

Chiudamo il seggio alle 22.00

A domani i risultati del seggio.
Quelli nazionali ho l'impressione che li troverete ovunque.

mercoledì 9 aprile 2008

Ultimi giorni di campagna elettorale.

A molti questa campagna elettorale ha deluso. Forse non a torto.
Tuttavia bisogna considerare che veniamo da 19 mesi di un governo che non c'era.
E se c'era, dormiva. E se dormiva sognava un altra cosa.

La gente è stanca, il Paese e stanco, l'economia anche. Nulla di strano che anche la campagna elettorale ne risenta.
Gli ultimi giorni sono comunque quelli in cui si gioca il tutto per tutto.
Nel 2001 Berlusconi tirò fuori il contratto con gli Italiani, nel 2006 l'abolizione dell'ICI. Ha già preannunciato un secondo contratto, ma nessuno sa quale sarà la "bomba". Ne se ci sarà.
Ma conoscendo il personaggio, qualcosa dal cilindro la tirerà fuori.

Veniamo all'altro. Walter. Ha dimostrato una capacità copiativa che neanche una carta carbone, neanche un "Crtl+c.
Ha copiato Obama, Berlusconi, Capezzone, il mulino bianco, Topo Gigio e padre Pio.
Il tutto rigorosamente in salsa nuovista e "yes we can".

Tirerà fuori qualcosa anche lui?
I problemi sono due.
1) Non sarà l'ultimo a parlare nello studio di Porta a Porta.
2) Ormai ne ha sparate così tante che manca solo il paradiso e la felicità eterna. Una priorità del programma la giorno,poi, di fatto le annulla poiché se tutte le tematiche stanno al primo posto, non cambia nulla.

Chi vivrà vedrà, e manca davvero poco.
Per fortuna.

venerdì 4 aprile 2008

Una considerazione sull'aborto

Tutti quelli favorevoli all'aborto sono già nati.
Ipocriti!
(parafrasato da Ronald Reagan, 22 settembre 1980)

martedì 1 aprile 2008

Bush: preso Bin Laden

Era nascosto in bagno.


Ci hai creduto?
Spero di no... perchè è ovvio, è un...

PESCE D'APRILE !!!