mercoledì 6 giugno 2007

Al di là del comunismo - Marinetti


estratto della mia tesina di maturità


AL DI LA' DEL COMUNISMO di Filippo Tommaso Marinetti

Scritto nel 1920, riferito alla rivoluzione russa.

Il futurismo si presenta come un movimento al di là delle ideologie, dinamico ed espressione
della creatività italiana e rivoluzionaria.

Questo movimento, dopo aver contribuito con la sua propaganda all'intervento alla sconfitta dell "ultra-passatista" Impero AustroUngarico, è accusato di eversione per le idee che porta

Nei confronti di Lenin e la rivoluzione russa, non si sentono nè di voler dare consigli nè di riceverne.
Il futurismo si sente più vicino all' individualismo anarchico, vista come "meta e sogno di ogni spirito forte", il comunismo rappresenta una "vecchia formula mediocrista", riverniciato dalla stanchezza e dalla paura della guerra, che ne hanno fatto una "moda spirituale".

Essendo più vicino all'anarco-individualismo , il comunismo viene visto come "l'esasperazione del cancro burocratico che ha sempre roso l'umanità", per via della nazionalità di Marx viene visto come espressione della cultura tedesca, considerata "preparatista", diremmo oggi dirigista. Per i futuristi le cose devono essere lasciate libere ed ogni "preparazione pedantesca"è anti-umana, poichè la storia, la vita e la terra appartengono agli improvvisatori. Il militarismo e il comunismo, pur antitetci nella teoria, vengono egualmente odiati.

La patria è il "massimo allargamento della generosità dell'individuo", caratterizzata da altri uomini simili a lui "simpatizzanti e simpatici", qui i due termini vengono certamente presi per la loro radice greca sympatheia (συμπάσχω), letteralmente "patire insieme", ovvero ciò che caratterizza gli appartenenti ad una nazione, composta da individui che condividono una cultura, un comun sentire, un "phatos". Il patriottismo rappresenta la solidarietà verso tutto ciò che compone la patria, la sua natura, i suoi porti, le sue fabbriche e i suoi abitanti.

Per il futurismo l'idea di patria, vista come un idea "generosa, eroica e dinamica" annulla quella di famiglia, vista come "statica, conservatrice e passatista.
Il futurismo si pone in contrasto con l'idea patriottica campanilistica, retorica, commemorativa del passato e dei morti, in questo nei fatti antitetica con il prossimo patriottismo del regime fascista. Il patriottismo futurista è invece una "passione accanita, per il divenire-progresso-rivoluzione della razza", qui la razza non è vista in senso biologico, ma spirituale, come la comunità di italiani. La patria è il "massimo prolungamento dell'individuo", vista come un immenso corpo, "capace di vivere lungamente, dirigere, dominare e difendere tutte le parti del suo corpo".

L'abolire l'idea di patria, equivale a rifugiarsi nell'egoismo. L'idea di patria è eterna.
Coloro che sognano il comunismo sono attratti dall'uniformità perchè "stancati dalla varietà tempestosa-dinamica della vita". Il comunismo promettendo il livellamento non tiene conto che la via è fatta da difficoltà, da "punte e contrasti".
L'umanità sogna di sfuggire alle leggi della natura, castrandosi negando qualunque conflitto.
La pace relativa è presente dopo le guerre o le rivoluzioni, la pace assoluta si avrà con la “sparizione delle razze umane”. La conflittualità è quindi insita nella natura umana. Viene comunque riconosciuta alla rivoluzione russa lo status di antidoto allo czarismo, anche se “violento e vendicativo

Secondo i futuristi, la distinzione tra borghesia e proletariato è falsa, esistono poveri e ricchi, che lo diventano per frode, avarizia, abilità, stupidità, intelligenza, sfortuna. Il futurismo quindi rifiuta il concetto di classe.

La rivoluzione russa ha il suo senso in Russia ed è provincialismo auspicarla anche in Italia poiché gli italiani e i russi sono popoli molto diversi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

segui il tuo amico bandus, leggiti paperinik. ste cose non fanno per te... ;)
JL

Beppe ha detto...

Il futurismo non fa per me?, sbagli, mi piace un casino.