venerdì 1 giugno 2007

Estratti da "C'eravamo tanto armati" di Christian Rocca

Estratti da C'eravamo tanto armati di Christian Rocca,26 novembre 2005

Bill Clinton, per esempio, già nel 1998, il 17 febbraio, diceva: “Vogliamo seriamente diminuire la minaccia posta dal programma iracheno di armi di distruzione di massa”. E per farlo, il presidente bombardò Baghdad. Sempre nello stesso giorno, il presidente liberal disse: “L’Iraq è uno Stato canaglia con armi di distruzione di massa, pronte a essere usate o essere fornite ai terroristi. Se non rispondiamo oggi, Saddam e tutti quelli che lo seguiranno acquisiranno fiducia domani”. Sempre Clinton, nel 1998, firmò l’Iraq Liberation Act cioè la legge che fece diventare il regime change a Baghdad la politica ufficiale degli Stati Uniti, tre anni prima della cosiddetta presa neocon di Washington. In un messaggio al Congresso del 19 maggio 1999, Clinton individuò con brevi ma dettagliati paragrafi l’intero arsenale proibito in dotazione a Saddam, quale che risultava agli ispettori dell’Onu. Ed erano “armi chimiche; armi biologiche; missili di lunga gittata; e violazioni sui programmi nucleari”.
Il 16 dicembre del 1998, Clinton parlò alla nazione in diretta televisiva e annunciò i bombardamenti sull’Iraq con queste parole che sembrano le stesse, identiche, a quelle pronunciate cinque anni dopo da Bush: “Oggi ho ordinato alle forze armate americane di colpire obiettivi militari e di sicurezza in Iraq. Agli americani si sono aggiunte le forze britanniche. La missione è quella di attaccare i programmi nucleari, chimici e biologici dell’Iraq, la sua capacità militare di minacciare i vicini… A Saddam Hussein non deve essere consentito di minacciare i suoi vicini o il mondo con le armi nucleari, con i gas venefici o con le armi biologiche. Anche altri paesi possiedono armi di distruzione di massa e missili balistici, ma con Saddam c’è una grande differenza: lui le ha già usate. Non una volta, ma ripetutamente. Sganciando armi chimiche contro le truppe iraniane nel corso di una guerra lunga dieci anni. Non solo contro i soldati ma contro i civili, lanciando missili Scud contro i cittadini di Israele, dell’Arabia Saudita, del Bahrain e dell’Iran. E non solo contro nemici stranieri, ma anche contro la sua stessa gente, gasando i civili curdi nell’Iraq del nord”.
Dal 1998 di Clinton al marzo 2003 di Bush sono successe due cose: da un lato Saddam si è rafforzato, grazie ai soldi dell’Oil for Food, dall’altro l’11 settembre ha mutato radicalmente la percezione americana del pericolo. Il fronte contrario alla destituzione del dittatore, ma consapevole del pericolo posto da Saddam, oggi dice che sarebbe stato meglio far lavorare le Nazioni Unite. Cinque anni fa ecco come Clinton liquidò il lavoro degli ispettori Onu: “Invece che disarmare Saddam, è stato Saddam a disarmare loro”.

Fuori dagli Stati Uniti, né Chirac né l’Onu misero mai in dubbio la presenza dell’arsenale proibito iracheno, un arsenale che risultava dalle stesse carte che Saddam fornì all’Onu. Lo svelò Hans Blix, il capo degli ispettori Onu, nella relazione presentata al Consiglio di sicurezza due mesi prima della guerra. Era il 27 gennaio. Blix disse che l’Iraq non collaborava pienamente, come gli imponevano le risoluzioni (e già solo per questo avrebbe dovuto subire “serie conseguenze”), ma anche che mancavano all’appello 6.500 bombe e mille tonnellate di agente chimico, sicché “in assenza di prove contrarie, dobbiamo presumere che di queste quantità non ci sia stata data spiegazione”. L’Iraq, continuò Blix, “sostiene di aver prodotto 8.500 litri di questo agente biologico bellico, ma dice di averli distrutti nell’estate del 1991. Ha fornito poche prove, nessuna convincente sulla loro distruzione. Ci sono però forti indicazioni che abbia prodotto più antrace di quanto dichiarato (…). Dovrebbe ancora esserci”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che salama mi sono dimenticata le altre puntate del kibbutz, :) rimedio presto.

Quel post non l'ho fatto io, magari... :)
Non conosco tutti i prodotti della lista ma il fatto che li boicottino mi fa automaticamente diventare un consumatore fidelizzato, spesso mettendo queste liste ci fanno solo un favore. ;)

Anonimo ha detto...

Ti copio il post sottostante :)
Poi metterò degli utili suggerimenti ai boicottatori

(sempre liberali)