sabato 3 gennaio 2009

Se la Svizzera bombardasse Como

Milizie para-naziste con un sanguinoso colpo di stato prendono il potere in Svizzera. Reprimono l'opposizione e il popolo svizzero.

Milizie del governo svizzero lanciano razzi e colpi di mortaio su Como e Cernobbio.

Il governo italiano emette un comunicato ufficiale "Condanniamo il bombardamento delle nostre città"

Il primo giorno il governo italiano convoca l'ambasciatore svizzero chiedendo spiegazioni, il quale dice, "non ci fermeremo fino a che non avremo riconquistato il posto che ci spetta nella pianura padana, voi siete degli intrusi".

Il governo italiano emette un altro comunicato "Condanniamo severamente il bombardamento delle nostre città"

Viene fatta richiesta, tramite l'ONU di smettere subito di bombardare.
Da Berna dicono "non smetteremo fino al giorno del giudizio".

Il governo italiano emette un altro comunicato "Condanniamo molto severamente il bombardamento delle nostre città"

Dopo due giorni l'ambasciatore viene espulso e quello italiano viene ritirato dalla capitale Svizzera.

L'ambasciatore italiano richiede che l'ONU emetta una risoluzione di condanna.
L'ONU dopo una settimana dice: "I bombardamenti su Como e Cernobbio non sono molto simpatici".

Il governo italiano chiede una risoluzione di condanna totale. La svizzera continua.
La NATO dice, "Non possiamo fare niente, la Svizzera è sempre stata neutrale".

Dopo due settimane l'ONU emette un comunicato "I bombardamenti su Como e Cernobbi potrebbero fare qualche danno". Una donna di Como, mentre era in macchina viene colpita da un colpo di mortaio e muore.

Il governo italiano tergiversa.

Si scopre che colpi di mortaio vengono lanciati dalle milizie da scuole elementari, chiese e case sono utilizzate come depositi di esplosivi e mortai.

I cittadini di Como e Cernobbio vivono nel terrore. Missili colpiscono, indiscriminatamente scuole, case e ospedali nei quali vengono curati anche gli svizzeri.

Passa un altra settimana.

Il governo italiano dichiara guerra alla Svizzera. L'ONU condanna l'azione "eccessiva e poco diplomatica dell'Italia".

Si decide di colpire i capi paranazisti e i depositi di missili.
L'ONU dice "E' una reazione esagerata".

Le milizie svizzere continuano il bombardamento. Per oltre un anno si va avanti con azioni punitive, ma queste non servono.

Il governo svizzero chiede una tregua. Il governo italiano accetta di buon grado, ma i bombardamenti non cessano un solo giorno, diminuiscono quel tanto che basta per fare disinteressare l'ONU della questione.

A fine novembre la svizzera interrompe la tregua e lancia sempre più missili giorno dopo giorno.

La vigilia di Natale più di 80 missili vengono lanciati.

A Natale un gruppo di 150 pellegrini svizzeri diretti a Roma si salva per miracolo quando una bomba di mortaio sparata da miliziani svizzeri è caduta vicino all'autostrada dei laghi colpendo un albergo nel quale stavano, ma senza scoppiare.

Il 26 dicembre un missile che va fuori rotta uccide due sorelle svizzere.

Il giorno dopo il governo italiano dopo avere individuato le postazioni delle milizie decide di eliminarle, preparandosi, pare per un attacco di terra per porre fine alla minaccia e liberare il popolo svizzero dai nazisti che li tengono in ostaggio.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo .

Anonimo ha detto...

I miei complimenti
Liberaliperisraele

Anonimo ha detto...

Ma certo! E se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola, non ce lo vogliamo mettere?
Ma dove pensiamo mai di andare quando vogliamo spiegare un fatto con un esempio che è assolutamente imparagonabile?
Mah!
Kinisera

aracK ha detto...

Peccato che la Svizzera non sia sotto embargo.

PALESTINA LIBERA!

Beppe ha detto...

La svizzera sarebbe sotto embargo se bombardasse l'italia ,non credi?

Non lo era certo Gaza quando Israele si è ritirata unilaterlamente nel 2005.


@Kinisera

credo invece he il paragone calzi, che dovrebbe fare il governo del tuo paese in una situazione simile?

aracK ha detto...

l'italia non ha mai spodestato, occupato, colonizzato la svizzera dalla penisola italica, nel senso che lo stato d'israele si trova comunque in quella che si chiama terra di palestina.

il ritiro unilaterale da Gaza significava risolvere il "problema" demografico dei sionisti i quali hanno comunque tenuto in mano le sorti di quel fazzoletto di terra.

io in linea teorica, anche perchè principalmente anarchico, sarei per una convivenza senza distinzione di religione o di benessere, ma vedo così tanto razzismo da una parte (credersi ancora, se non a parole ma nel cuore, il popolo eletto, cos'è?) e così tanto odio in generale che purtroppo mi sembra ovvio che vincerà chi ha più soldi, altro che ragioni.

E comunque fino al 4 Novembre mi sembra che quella tregua reggesse, ma l'embargo, da quando ha vinto Hamas, non è mai stato rimosso.
Israele si crede tanto civile e democratico e quindi proprio per questo avrebbe dovuto provare a trattare direttamente col nemico, che mai a fatti, a risorse, riuscirebbe a distruggere la potenza sionista. Il fondamentalismo non lo concepisco neanch'io, ma per me anche il sionismo lo è, un fondamentalismo capitalista.

Anonimo ha detto...

@Django

No, il paragone non calza!
Altrimenti è valida anche la prima parte del mio precedente commento.
Parlare per ipotesi non porta da nessuna parte.
Allora mettiamola così: se uno svizzero viene a bussare alla tua porta e ti dice che te ne devi andare perchè da quel momento quella è casa sua, tu che fai? Prendi i piedi e te ne vai senza fiatare? Oppure dici "no"! E se lo svizzero ti ci butta fuori con la forza, tu che fai? Dici, vabbe'... se proprio vuole, la casa è sua ... vorrà dire che mi accontenterò di vivere come un barbone.
Allora, cosa faresti in una situazione simile?
Kinisera

Beppe ha detto...

L'ipotetica svizzera non è mai stata uno stato... ma lasciamo perdere.
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Hamas è la prima a non volere alcun tipo di trattativa.

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"Il fondamentalismo non lo concepisco neanch'io, ma per me anche il sionismo lo è, un fondamentalismo capitalista."

mi sa che non ci hai capito proprio niente. ti consiglio di leggere "Lo stato Ebraico" di Herzl, leggi poi qualche buon libro sui kibbutz.

Quelle balle che dici tu, derivano dalla propaganda sovietica, che dal '67 in poi decise che stare con gli arabi conveniva e creò la balla di Israele capitalista.

Israele è nato su basi socialiste,laiche e democratiche.
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Il paragone calza perchè non è andata proprio come dici tu.