lunedì 14 maggio 2007

Perchè a queste condizioni la pace non è possibile

Perchè a queste condizioni la pace non è possibile.

Statuto di Hamas,
Capitolo II - articolo 7

"Il Profeta dichiarò "L'ultimo giorno non verrà finchè tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra e l'albero diranno 'Oh musulmano, servo di Allah, c'è un ebreo nascosto dietro di me, vieni e uccidilo' "
Capitolo III – Articolo 11
"Il Movimento di resistenza islamico crede che la terra di Palestina sia un deposito legale (waqf), terra islamica affidata alle generazioni dell’islam fino al giorno della resurrezione. Non è accettabile rinunciare a nessuna parte di essa. Nessuno stato arabo, né tutti gli stati arabi nel loro insieme, nessun re o presidente, né tutti i re e i presidenti messi assieme, nessuna organizzazione, né tutte le organizzazioni palestinesi o arabe unite hanno il diritto di disporre o di cedere anche un singolo pezzo di essa, perché la Palestina è terra islamica affidata alle generazioni dell’islam sino al giorno del Giudizio. Chi, dopo tutto, potrebbe arrogarsi il diritto di agire per conto di tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del Giudizio? Questa è la regola nella Legge islamica (sharia), e la stessa regola si applica a ogni terra che i musulmani abbiano conquistato con la forza, perché al tempo della conquista i musulmani l’hanno consacrata per tutte le generazioni dell’islam fino al giorno del Giudizio."


Traduzione: niente pace, mai per nessuna ragione. Tutte le terre appartenute in passato all'Islam lo saranno per sempre, e i governi che ci sono tuttora sono illegittimi.

La Spagna, il Portogallo e la Sicilia sono avvisate.

Oltre alla sconfitta militare del terrorismo, dovrà essere battuto culturalmente anche il fondamentalismo islamista, altrimenti non si andrà da nessuna parte. E in questa battaglia l'Occidente dovrà essere unito, a fianco dei musulmani moderati. L'alternativa è : o la sconfitta o un VERO scontro di civiltà,( o meglio la civiltà contro la barbarie).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Oltre alla sconfitta militare del terrorismo, dovrà essere battuto culturalmente anche il fondamentalismo islamista, altrimenti non si andrà da nessuna parte. E in questa battaglia l'Occidente dovrà essere unito, a fianco dei musulmani moderati."

Concordo in toto! E' quello che dice ache il grande e mai sufficientemente ascoltato Magdi Allam.. E' evidente che il riconoscimento di Israele da parte di Hamas è il pre-requisito basilare per l'inizio di una trattativa seria che ambisca ad arrivare ad una soluzione seria per la questione israelo-palestinese,con buona pace della sinistra antiisraeliana che si riempie la bocca di parole come dialogo,dimenticando l'ovvio concetto che per dialogare serve la volontà di entrambe le parti,volontà che da parte di Hamas sembra mancare,visto che ha vinto le elezioni politiche conducendo una campagna elettorale feroce nei confronti di Al-Fatah accusandola,oltre che di corruzione ed inefficienza (cose vere),di essere troppo "morbida" nei confronti di Israele..
Comunque che la guerra contro il terrorismo vada combattuta principalmente sul piano culturale è fuori di dubbio..

Anonimo ha detto...

Riguardo l'argomento che hai trattato
nel post "Libertà di parola condizionata per un associazione" ho invece idee diverse,ma risponderti con un semplice commento sarebbe stato troppo lungo,per cui ho scritto a mia volta un post sul mio blog..
Ps: aspetto di leggere il tuo post sulle vere ragioni della guerra in Iraq..