venerdì 29 febbraio 2008

Ecco il programma del Popolo della Libertà (sesta missione: il federalismo)

Sesta missione: il federalismo

La riforma del Titolo V della Costituzione ha posto le premesse per avviare un ampio processo di trasferimento di poteri dal centro alla periferia. Per il riconoscimento di una effettiva autonomia delle Regioni e degli enti locali occorre realizzare il federalismo fiscale, che comporta il trasferimento di risorse finanziarie dal centro alla periferia, a parità di spesa pubblica e di pressione fiscale complessiva.

• attuazione al disposto dell’articolo 119 della Costituzione, assegnando agli enti territoriali le più idonee fonti di finanziamento, trovando il giusto equilibrio tra autonomia, equità ed efficienza;
• approvazione, a tal fine, da parte del Parlamento della proposta di legge "Nuove norme per l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione", adottata dal Consiglio Regionale della Lombardia il 19 giugno 2007;
• garanzia della massima trasparenza ed efficienza nelle decisioni di entrata e di spesa, così da permettere il controllo della collettività sulle politiche fiscali e di spesa delle amministrazioni locali;
• garanzia che la perequazione riduca ma non annulli le differenze di capacità fiscale, fermo il principio costituzionale di giusto equilibrio tra solidarietà ed efficienza, premiando i comportamenti finanziari virtuosi e le regioni con una minore evasione fiscale.
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Leggi le altre missioni : 1, 2, 3, 4, 5, 7
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Da ilVelino.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

questo argomento mi stà particolarmente a cuore.
Spero venga approvato nel giro di pochi mesi, ne abbiamo un disperato bisogno!

Esempio: per l'alta velocità che passera a Bergamo e Brescia, decine di comuni, province d enti interessati sono tutti d'accordo su un progetto, quello originario, ma il ministero di punto in bianco ne vuole un'altro che non piace a nessuno... chi conosce meglio le esigenze del territorio? e perchè devono subire un'imposizione dall'alto?
Scandaloso il fatto che la riunione volevano farla a Roma, così invece di spostarsi i 2 0 3 del ministero si sarebbero spostati circa 200 amministratori lombardi, gli hanno imposto di scendere a Roma col cappello in mano ad elemosinare... per fortuna sono stati convinti a muovere il culo dalla poltrona e a riunirsi a Brescia!