sabato 21 aprile 2007

CARTA DEI PRINCIPI (circolo della Libertà)

Ecco la carta dei principi preparata da Valker (e aggiustata da alcuni di noi) per il circolo della Libertà di prossima nascita (a Milano). Sarà indipendente, ma ovviamente cercherà di collaborare con tutte le realtà dell'area culturale del centro-destra, per promuoverne la cultura, gli ideali e i principi. Per fare la propria parte in prospettiva de partito unico del centro-destra. Per non restare neutrali di fronte ai cambiamenti della politica italiana, per non subire gli avvenimenti, ma esserne partecipi.
Per essere coerenti con ciò che si pensa. E poter dire io la mia parte l'ho fatta.


“CARTA DEI PRINCIPI”

Gli ideali politici e culturali che l’Associazione promuove si fondano sull’indiscussa centralità della PERSONA umana, contro ogni supremazia ideologica di gruppi, razze, classi o religioni; sul concetto di LIBERTÀ, che della persona umana è l’essenza più profonda ed il diritto più sacro; sull’importanza dei VALORI di cui tale Libertà deve essere riempita e della FORZA con cui essa deve essere difesa.
Nello specifico, l’Associazione si impegna a promuovere:

  1. la supremazia del DIRITTO ed il principio di garantismo; la certezza per ciascuno di una giustizia equa, affidabile, imparziale e gestita in tempi ragionevoli; la reale applicazione della presunzione di innocenza fino ad indubitabile prova contraria; la sovranità dei cittadini sullo Stato anziché viceversa;
  2. il principio della libera SCELTA, individuale e responsabile; il rifiuto dei totalitarismi e dello “stato etico”; il diritto intangibile di ciascuno alla libertà di pensiero, di coscienza, di culto, di espressione, alla sovranità sulla propria persona e sul proprio patrimonio; la consapevolezza che nessun ideale ha realmente valore se non è volontariamente scelto; la sacralità del libero arbitrio come essenza dell’uomo;
  3. la cultura del MERCATO e del libero scambio di beni, servizi e idee; il rifiuto del dirigismo statale; la difesa delle libertà economiche come espressione della libertà individuale; il valore sociale dell’impresa; la necessità logica della creazione di ricchezza prima di qualunque sua distribuzione; il principio virtuoso della concorrenza come migliore meccanismo di efficienza e di sviluppo continuo verso il meglio;
  4. l’attenzione alla SOSTENIBILITÀ del peso dello Stato; la necessità di una fiscalità sostenibile e strettamente commisurata ai servizi erogati; la lotta incessante allo statalismo ed alla burocrazia; l’importanza di riformare le istituzioni per renderle moderne, efficienti, leggere e decentrate; i principi fondamentali di sussidiarietà verticale e di federalismo, anche in senso fiscale ed amministrativo;
  5. il concetto di RESPONSABILITÀ del singolo, contro ogni giustificazionismo fondato su mitologie psicologiche o sociologiche; l’educazione al coraggio delle proprie azioni; i valori senza tempo di lealtà, rispetto e onore; l’importanza della coerenza e dell’onestà in ogni campo privato e pubblico;
  6. il rispetto della SPIRITUALITÀ e della tensione morale, come pienamente legittime e culturalmente necessarie; la lotta alla censura laicista che mira a negare la trascendenza, a vietare ogni giudizio di valore ed ogni pretesa di senso; la virtuosa valenza pubblica della religione e della famiglia; la difesa dei concetti di Tradizione e di Natura; il rifiuto della cultura dell’eccesso e della trasgressione come obbligo;
  7. il principio di SOLIDARIETA’; il rifiuto di una cultura totalmente individualista, che censuri la spinta universale alla socialità ed alla condivisione; la necessità di aggregazioni e corpi intermedi come tutela del singolo di fronte allo Stato; il valore del sostegno ai più deboli, esercitato dalla società tramite l’associazionismo, l’istituzione della famiglia e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale;
  8. la difesa della nostra IDENTITÀ, sia come appartenenza locale, che come orgoglio nazionale, che come coscienza occidentale; il riconoscimento delle radici della nostra civiltà nella cultura Cristiana, che sintetizza in sé la tradizione dell’Ebraismo, il pensiero della Grecia ed il senso di missione dell’Impero Romano, e che ha mostrato di possedere in sé un potenziale di Libertà unico in tutta la storia;
  9. l’importanza della SICUREZZA come “libertà dalla paura”; la dura repressione e punizione di ogni forma di criminalità; la difesa dell’incolumità fisica e patrimoniale di tutti come compito primario delle istituzioni; il controllo severo del territorio e dei flussi migratori; la lotta intransigente al terrorismo;
  10. la tutela della VITA umana, preziosa dall’origine sino al suo termine; la difesa della libertà di ciascuno, compresi coloro che non hanno la possibilità fisica o biologica di far udire la propria voce; il principio di precauzione, che induce ad allargare quanto più possibile il concetto di “persona” depositaria di diritti, anziché pretendere di ridurlo, per convenienza, in stretti confini ideologici e pseudo-scientifici;
  11. il concetto liberale di EQUITÀ, intesa come parità degli individui in dignità e diritti; la difesa del patrimonio dell’umanità e la preservazione del libero accesso alle risorse comuni; la tutela di chi non è autosufficiente; la mobilità sociale che, lungi dal richiamarsi ad un egualitarismo dispotico, rappresenta la tendenza ad una parità delle condizioni e delle opportunità , vero presupposto della meritocrazia;
  12. il principio di UNIVERSALITÀ dei diritti umani; il rifiuto del relativismo culturale che nega la superiorità etica dell’Occidente libero sulla barbarie, della ragione sulla violenza; il rigetto del pacifismo ipocrita; il concetto di ingerenza umanitaria contro interpretazioni assolutiste del principio di “sovranità nazionale”; la coscienza che la nostra sicurezza dipende dalla diffusione della Libertà nel mondo.

Nessun commento: