Per essere coerenti con ciò che si pensa. E poter dire io la mia parte l'ho fatta.
“CARTA DEI PRINCIPI”
Gli ideali politici e culturali che l’Associazione promuove si fondano sull’indiscussa centralità della PERSONA umana, contro ogni supremazia ideologica di gruppi, razze, classi o religioni; sul concetto di LIBERTÀ, che della persona umana è l’essenza più profonda ed il diritto più sacro; sull’importanza dei VALORI di cui tale Libertà deve essere riempita e della FORZA con cui essa deve essere difesa.
Nello specifico, l’Associazione si impegna a promuovere:
- la supremazia del DIRITTO ed il principio di garantismo; la certezza per ciascuno di una giustizia equa, affidabile, imparziale e gestita in tempi ragionevoli; la reale applicazione della presunzione di innocenza fino ad indubitabile prova contraria; la sovranità dei cittadini sullo Stato anziché viceversa;
- il principio della libera SCELTA, individuale e responsabile; il rifiuto dei totalitarismi e dello “stato etico”; il diritto intangibile di ciascuno alla libertà di pensiero, di coscienza, di culto, di espressione, alla sovranità sulla propria persona e sul proprio patrimonio; la consapevolezza che nessun ideale ha realmente valore se non è volontariamente scelto; la sacralità del libero arbitrio come essenza dell’uomo;
- la cultura del MERCATO e del libero scambio di beni, servizi e idee; il rifiuto del dirigismo statale; la difesa delle libertà economiche come espressione della libertà individuale; il valore sociale dell’impresa; la necessità logica della creazione di ricchezza prima di qualunque sua distribuzione; il principio virtuoso della concorrenza come migliore meccanismo di efficienza e di sviluppo continuo verso il meglio;
- l’attenzione alla SOSTENIBILITÀ del peso dello Stato; la necessità di una fiscalità sostenibile e strettamente commisurata ai servizi erogati; la lotta incessante allo statalismo ed alla burocrazia; l’importanza di riformare le istituzioni per renderle moderne, efficienti, leggere e decentrate; i principi fondamentali di sussidiarietà verticale e di federalismo, anche in senso fiscale ed amministrativo;
- il concetto di RESPONSABILITÀ del singolo, contro ogni giustificazionismo fondato su mitologie psicologiche o sociologiche; l’educazione al coraggio delle proprie azioni; i valori senza tempo di lealtà, rispetto e onore; l’importanza della coerenza e dell’onestà in ogni campo privato e pubblico;
- il rispetto della SPIRITUALITÀ e della tensione morale, come pienamente legittime e culturalmente necessarie; la lotta alla censura laicista che mira a negare la trascendenza, a vietare ogni giudizio di valore ed ogni pretesa di senso; la virtuosa valenza pubblica della religione e della famiglia; la difesa dei concetti di Tradizione e di Natura; il rifiuto della cultura dell’eccesso e della trasgressione come obbligo;
- il principio di SOLIDARIETA’; il rifiuto di una cultura totalmente individualista, che censuri la spinta universale alla socialità ed alla condivisione; la necessità di aggregazioni e corpi intermedi come tutela del singolo di fronte allo Stato; il valore del sostegno ai più deboli, esercitato dalla società tramite l’associazionismo, l’istituzione della famiglia e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale;
- la difesa della nostra IDENTITÀ, sia come appartenenza locale, che come orgoglio nazionale, che come coscienza occidentale; il riconoscimento delle radici della nostra civiltà nella cultura Cristiana, che sintetizza in sé la tradizione dell’Ebraismo, il pensiero della Grecia ed il senso di missione dell’Impero Romano, e che ha mostrato di possedere in sé un potenziale di Libertà unico in tutta la storia;
- l’importanza della SICUREZZA come “libertà dalla paura”; la dura repressione e punizione di ogni forma di criminalità; la difesa dell’incolumità fisica e patrimoniale di tutti come compito primario delle istituzioni; il controllo severo del territorio e dei flussi migratori; la lotta intransigente al terrorismo;
- la tutela della VITA umana, preziosa dall’origine sino al suo termine; la difesa della libertà di ciascuno, compresi coloro che non hanno la possibilità fisica o biologica di far udire la propria voce; il principio di precauzione, che induce ad allargare quanto più possibile il concetto di “persona” depositaria di diritti, anziché pretendere di ridurlo, per convenienza, in stretti confini ideologici e pseudo-scientifici;
- il concetto liberale di EQUITÀ, intesa come parità degli individui in dignità e diritti; la difesa del patrimonio dell’umanità e la preservazione del libero accesso alle risorse comuni; la tutela di chi non è autosufficiente; la mobilità sociale che, lungi dal richiamarsi ad un egualitarismo dispotico, rappresenta la tendenza ad una parità delle condizioni e delle opportunità , vero presupposto della meritocrazia;
- il principio di UNIVERSALITÀ dei diritti umani; il rifiuto del relativismo culturale che nega la superiorità etica dell’Occidente libero sulla barbarie, della ragione sulla violenza; il rigetto del pacifismo ipocrita; il concetto di ingerenza umanitaria contro interpretazioni assolutiste del principio di “sovranità nazionale”; la coscienza che la nostra sicurezza dipende dalla diffusione della Libertà nel mondo.
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