martedì 3 aprile 2007

Le diverse idee sulla libertà e sul governo (Hobbes, Locke e Rosseau)

Hobbes afferma che non vi nè bene ne male se non in forza di legge.
Locke invece crede che vi siano dei diritti naturali inalienabili, presenti nell'animo umano e che il solo compito dello Stato sia proteggerli e garantirli.
non crearli, perché quasti sono già presenti nell'animo umano.
la concezione di Hobbes,identifica la morale e quindi il bene e il male solo in funzione della legge, qualunque legge creata dallo stato è giusta di per se ,
Per Locke lo Stato ha il compito di tutelare i diritti naturali, la libertà , la vita e la proprietà, ed è solo in funzione di questo scopo che esiste.
Il mezzo per raggiungere questo scopo è l'uso delle forza della comunità per la salvaguardia dei diritti di ognuno.
Il potere è responsabile verso la comunità e limitato dalla legge morale e dalle tradizioni e deve avere quindi dei limiti ben precisi ed avere la fiducia della comunità.
Da qui il concetto, che se la fiducia viene meno le comunità ha il diritto di cambiare il governo , (sancito anche nella costituzione americana)

[...] allo scopo di garantire questi diritti (alla Vita, la Libertà e la ricerca delle Felicità;), sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo, tende a negare tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo governo...."


, e se il governo vi si oppone con la forza , vi è il diritto del popolo di rovesciare il governo con la forza, ecco il diritto di rivolta, ecco la democrazia e la difesa dei diritti di ognuno, ecco che l'individuo è più importante dello Stato.

Per Rousseau il contratto sociale (l'appartenere quindi ad una comunità) propone" l'alienazione totale di ogni associato e di tuti i suoi diritti , nelle mani della comunità", infatti "dato che ognuno si aliena completamente, la condizione è uguale per tutti, nessuno ha interesse di renderla più pesante agli altri" ..." Dato che l'alienazione avviene senza riserve"dice ancora Rousseau "l'unione risulta la più perfetta possibile se nessun associato ha più motivo di reclamare"
Ognuno mette in comune la sua persona [...] e noi accogliamo a nostra volta ogni membro come parte indivisibile del tutto" Così le persone singole scompaiono è l'associazione produce un corpo morale e collettivo, un "io comune". "Mediante il contratto sociale l'uomo perde la sua libertà naturale" e sempre secondo Rousseau quello che guadagna è la libertà civile.

La sovranità spetta alla volontà generale ed è veramente assoluta "chiunque rifiuti di obbedire alla volontà vi è è costretto dal corpo" quindi l'individuo sarà "costretto a essere libero".
"Se lo Stato rappresenta una persona morale [...] ad esso occorre una forza universale e coercitiva per muovere il tutto [...] il patto sociale da al corpo un potere assoluto su tutti i suoi componenti"
Lo scopo della società è per Rousseau "la più piena eguaglianza fra i cittadini".

Una società alla Rousseau è una società per formiche, allo scopo di garantire il benessere e l'uguaglianza vi è il potere centrale assoluto, a cui tutti debbono sottostare che può andare bene solo quando gli individui non valgono niente, invece la società alla Locke è quella americana.

Si ringrazia la Prof.ssa Peretto Pellicanò per gli appunti.

2 commenti:

AlbOne ha detto...

ciao, complimenti per il blog. ho visto che hai inserito un link diretto al mio sito, ho ricambiato inserendo un link sul mio, nell'apposita pagina LINK.
P.s.: il collegamento che hai inserito è con nome Lex Luthor ma indirizzato alla mia Homepage!

a presto
Alby88
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Unknown ha detto...

Il tuo è un punto di vista superficiale e incompleto, leggi il contratto social prima di trarre certe conclusioni..