domenica 15 aprile 2007

La Cina censura internet, vediamo cosa


Non so quanto sia affidabile, ma questo sito , http://greatfirewallofchina.org/test/ rileva se un URL è bloccato in Cina. Parrebbe di si.

Facciamo delle prove allora.

http://www.tocque-ville.it/ BLOCCATO
http://www.forzaitalia.it BLOCCATO
http://www.ilgiulivo.com BLOCCATO
http://www.corriere.it/ BLOCCATO
http://wikipedia.org BLOCCATO



http://www.rifondazione.it/ LIBERO
http://www.dsonline.it/ LIBERO
http://www.unita.it/ LIBERO
http://www.repubblica.it/ LIBERO

E questo per capire cosa è considerato pericoloso e cosa non lo è.
Ma voi ve lo immaginate un dipartimento governativo cinese che ha il compito di scovare ciò che parla male della Cina che deve essere bloccato. E' ridicolo. Anzi è triste, parecchio.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Un bell'attacco informatico i nnome della libertà di espressione dei vari no global no, eh?

Strano :)

Anonimo ha detto...

eccolo qui il ballista django pescato un' altra volta. ho fatto il test e poi ho chiesto a una mia amica che era in cina per lavoro se le cose combaciavano. ovviamente no. sai cosa se ne fottono in cina di tacqueville...
ridicolo...
JL-rosso

Beppe ha detto...

pronto protolino???
infatti ho scritto:"Non so quanto sia affidabile, ma questo sito ..."

Anonimo ha detto...

però intanto scrivi...
come dire..."ho sentito dire che Prodi è un pedofilo... però non l'ho detto io"
JL

Anonimo ha detto...

probabilmente sono in ritardo sulla discussione comunque una mia carissima amica è di Pechino, lavora con me in università, e ci siamo trovate a collaborare con continuità con alcune università cinesi. anche se ultimamente il controllo si sta allentando (ma a noi pare ancora molto stretto per i nostri canoni) la censura c'è sia su internet che sulla tv ed è molta. Per gli stranieri che lavorano in Cina ci sono permessi particolari che allentano un pò la censura, e sotto olimpiadi si sta cercando di farla apparire meno forte. Ma in università, lavorandocon altri studenti ho avuto difficoltà con internet.

Anonimo ha detto...

PS: http://it.wikinews.org/wiki/La_Cina_censura_anche_la_voce

Anonimo ha detto...

anchi'io in università ho difficoltà con internet. non si connettono proprio alcuni. solo alla banca dati della bibliteca. e sono in italia. magari prova ad andare in un internet-coffee vedi che cambia la cosa. mia cognata è tornata da pechino e shangai meno di un mese fa e non ha avuto mezzo problema.
JL

Anonimo ha detto...

hai dato un'occhiata al sito di cui ho indicato il link? Comunque le mie non sono supposizioni nè intuizioni ma ciò che mi è stato detto spiegato e mostrato da diversi cinesi in cina.Perchè vorresti dimostrare che non c'è censura in cina?Si tratta pur sempre di un paese sotto regime.sicuramente si sta allentando nell'ultimo decennio, ma la censura è una realtà di questo - comunque splendido - paese.Quando parliamo di democrazia tralatro non dobbiamo dimentica che diamo per sottointeso un background culturale che da Pericle al rinascimento ne ha creato in noi un'immagine che mai e poi mai potremmo ritrovare nella cultura cinese.Ammettere che esiste censura è molto diverso dall'esprimere un giudizio di alcun tipo nè sulla forma di governo nè tantomeno sul suo popolo.

Anonimo ha detto...

bene. perchè hai messo tra le categorie "comunismo" allora?
JL

Beppe ha detto...

ma parli da solo o cosa?

Anonimo ha detto...

io non ho inserito nessuna categoria... mi sono imbattuta per caso in questo blog e ho letto il tuo commento quindi ho deciso di risponderti. Spero che le mie informazioni possano esserti state utili per delineare meglio la tua opinione rigardo al tema "censura in cina" e credo che le recentinotizie riguardo ai rapporti Dalailama/Cina abbiano aggiunto un altro tassello.