Repubblica Democratica Tedesca, 1984.
Data scelta non ha caso per richiamare all'attenzione il magnifico romanzo di Orwell che descrive la vita nel più totalitario e oppressivo dei mondi possibili.
Forse.
Leggendo il libro di Orwell si rimane sconvolti dal grado di oppressione, la vita privata che non esiste più, chiunque può essere una spia, microfono in casa.
Ma la fantasia scritta dalla scrittore inglese è stata realtà per milioni di persone fino al crollo del comunismo. No, non è vero.
E' realtà ancora adesso, è bene ricordarlo. Cina, Corea del nord e Cuba. E chissà quanti altri Stati, pur non comunisti applicano gli stessi metodi.
(Attenzione viene rilevata la trama del film. Se vuoi vederlo non leggere, ti rovinerai la visione, fidati.)
Il capitano della Stasi Gerd Wiesler, il servizio segreto delle repubblica democratica, ha il compito di scoprire coloro che attentano al socialismo. e' un agente spietato, tiene lezioni all'università su come interrogare i sospetti. Se dopo 24 ore di interrogatorio urlano sono innocenti , se piangono e ripetono sempre la stessa cosa sono colpevoli, quando uno studente chiede se questo non è inumano Wiesler mette una croce sul suo nome, inadatto a diventare un agente della Stasi.
Wiesler viene incaricato di spiare Georg Dreyman, scrittore di teatro famoso e fedele al regime.
Spiando giorno e notte la vita privata dell'artista entra in crisi la sua fedeltà al regime comunista.
Quando in ascensore un bambino con un pallone gli chiede se è un agente della Stasi, lui chiede perchè, il bambino risponde che suo padre dice che gli agenti sono cattivi, Wiesler gli chiede come si chiama, ma ha un esitazione e domanda come si chiama il pallone del bambino.
Scena buffa, ma significativa.
Da li in poi scopre che l'autore di teatro sta tramando qualcosa, ma nei rapporti non scrive niente. Dreyman sta scrivendo un reportage sull'impressionante numero di suicidi nella DDR che vuole spedire nella repubblica Federale.
Per "testare" se la casa di Dreyman è priva di microfoni fa una sceneggiata dove fa rilevare ad uno che passerà il confine con una persona nel bagagliaio. Il capitano della Stasi non se la sente di denunciarlo, successivamente, quando scopre che Dreyman sta scrivendo il reportage, corre dal suo superiore, ma dopo aver sentito cosa aspetta alla tipologia caratteriale n°2 dell'ambiente artistico,secondo la quale è classificato Dreyman.
L'articolo viene pubblicato su "Der Spiegel" e questo fa imbestialire gli alti papaveri della Stasi che vogliono cercare assolutamente i responsabili. Grazie ad un informatore vengono in possesso del manoscritto originale ed individuata il tipo unico di macchina da scrivere dal quale proviene. La compagna di Dreyman viene interrogata. L’appartamento di Dreyman viene subito ispezionato ma la macchina da scrivere non si trova. L'aveva nascosta Wiesler.
Per incapacità Wiesler viene degradato.
Dopo qualche anno, in seguito alla riunificazione, Dreyman legge perplesso i documenti dello Stasi relativi alla sua persona dove scopre che l’agente dello Stasi "HGW XX/7" lo ha coperto. Due anni dopo Wiesler vede per caso il manifesto del romanzo “Die Sonate vom guten Menschen” (sonata per gli uomini buoni), scritto da Dreyman. L’intestazione reca la scritta "a HGW XX/7, in riconoscenza", il nome in codice di Wiesler presso lo Stasi. Wiesler compra il libro. Alla domanda del negoziante, se gli debba fare un pacchetto regalo, Wiesler risponde: "No, è per me".
Uno dei pochi film sulla DDR dopo "Goodbye Lenin", l'unico che dia l'idea dello stato di polizia durante il regime. Tra spie e collaboratori, quasi 200.000 persone lavoravano per la Stasi, un tedesco orientale su 100.